Concetti Chiave
- Le invasioni barbariche hanno portato a modifiche significative negli insediamenti, con villaggi fortificati in risposta all'insicurezza crescente.
- L'archeologia funeraria rivela nuovi stili di sepoltura, con uomini sepolti con armi e donne con gioielli, indicando influenze barbariche.
- Alcuni archeologi suggeriscono che anche i Romani abbienti abbiano adottato usanze barbariche, rendendo complessa la distinzione etnica.
- Le tombe dei capi barbari mostrano un'integrazione culturale, con elementi sia romani che pagani, come nell'esempio del re franco Childerico.
- L'archeologia evidenzia la coesistenza e l'integrazione difficoltosa tra le società barbariche e romane durante le invasioni.
Indice
Le fonti delle invasioni barbariche
Quel che sappiamo sulle invasioni barbariche proviene innanzitutto dalle cronache scritte in quell’epoca; ma oggi anche l’archeologia ci fornisce informazioni sempre più abbondanti.
Scoperte archeologiche e insediamenti
Gli archeologi hanno scoperto che i continui movimenti di popoli barbari e di eserciti contrapposti crearono un’insicurezza tale che molti villaggi si ritirarono verso le alture e vennero fortificati, una precauzione a cui nessuno avrebbe pensato nei secoli della Pax Romana.
Qualche scavo ha rivelato la presenza nelle campagne italiane o francesi di un’edilizia di tipo nuovo, con capanne di legno seminterrate, simili a quelle in uso nelle regioni da cui provenivano i barbari.Usanze funerarie e status sociale
Ma è soprattutto l’archeologia funeraria, quella cioè che analizza i ritrovamenti nelle tombe, a fornire le informazioni più interessanti. Ovunque nell’epoca delle invasioni barbariche compaiono cimiteri di tipo nuovo, con le tombe disposte in lunghe file, e dove molti uomini sono sepolti con le loro armi: un’usanza sconosciuta ai Romani. Nelle tombe delle donne si ritrovano invece gioielli, specialmente orecchini o fibbie, di fattura barbarica. Secondo certi archeologi queste sono tutte tombe di barbari, come conferma anche l’alta statura delle persone sepolte; la loro presenza permette di creare la mappa degli insediamenti barbarici in Occidente.
Influenze reciproche tra barbari e romani
Altri archeologi pensano che in realtà anche i Romani più ricchi abbiano cominciato in quest’epoca a imitare le usanze dei barbari, a portare spade e gioielli di nuovo genere, nella vita e anche nella tomba; per cui questi oggetti non rappresenterebbero l’appartenenza etnica, ma lo status sociale dei defunti. I capi barbari, a loro volta, apprezzavano le usanze romane e le imitavano, e sono proprio le loro tombe a dimostrarlo. Il re franco Childerico, sepolto intorno al 482, aveva al dito un anello d’oro usato come sigillo, secondo l’abitudine degli alti funzionari imperiali; sull’anello era rappresentato il suo busto in veste di generale romano, con la scritta latina «Childirici regis». Vicino a lui, però, erano stati seppelliti anche i suoi cavalli, sacrificati per seguire il re nell’aldilà, secondo un’usanza pagana che avrà fatto inorridire i Romani della Gallia, cristiani da un bel pezzo. La testimonianza dell’archeologia dimostra così, al tempo stesso, la distanza fra la società barbarica e quella romana, e la faticosa integrazione in corso.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali fonti di informazione sulle invasioni barbariche?
- Quali cambiamenti architettonici sono stati osservati durante le invasioni barbariche?
- Cosa rivelano le tombe dell'epoca delle invasioni barbariche?
Le principali fonti di informazione sulle invasioni barbariche provengono dalle cronache scritte dell'epoca e dalle scoperte archeologiche, che forniscono dati sempre più abbondanti.
Durante le invasioni barbariche, molti villaggi si ritirarono verso le alture e vennero fortificati. Inoltre, sono state scoperte capanne di legno seminterrate nelle campagne italiane e francesi, simili a quelle delle regioni di origine dei barbari.
Le tombe dell'epoca delle invasioni barbariche rivelano cimiteri di tipo nuovo con tombe disposte in lunghe file. Gli uomini spesso erano sepolti con le loro armi, mentre nelle tombe delle donne si trovavano gioielli di fattura barbarica, indicando una possibile mappa degli insediamenti barbarici in Occidente.