Concetti Chiave
- Il territorio dell'impero era suddiviso in municipia, province, diocesi e prefetture, con l'amministrazione affidata spesso alla chiesa e ai vescovi.
- L'Italia era governata da due vicari, responsabili rispettivamente delle province settentrionali e centromeridionali, mentre Roma era sotto il controllo del praefectus urbi.
- L'imperatore esercitava il potere confermato dall'acclamazione del senato a Roma e dall'incoronazione del patriarca a Bisanzio.
- Gli imperatori si servivano di funzionari nominati che ricoprivano cariche annuali, con una burocrazia amministrativa gerarchica.
- Le entrate dell'impero provenivano principalmente dai tributa e dai munera, con i militari pagati in natura.
Struttura del territorio imperiale
Il territorio imperiale era articolato in municipia, province, diocesi e prefetture. L’amministrazione si trasferì sulle spalle della chiesa e del suo vescovo. L’Italia fu sottoposta al governo dei 2 vicari, che sovrintendevano rispettivamente le province settentrionali e quelle centromeriodionali. Roma, invece, fu soggetta al praefectus urbi.
Amministrazione e governo
Il governo era esercitato dall’imperatore la cui sovranità era confermata, a Roma, dall’acclamazione del senato e a Bisanzio dall’incoronazione del patriarca.
Gli imperatori si avvalevano di
