Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 1
Impero Romano: dopo la morte Costantino fino a Teodosio - Spiegazione Pag. 1
1 su 1
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi

Impero Romano: dopo la morte Costantino fino a Teodosio - Spiegazione


Dopo la morte dell’imperatore Costantino, avvenuta circa nel 337 a.C., vi furono numerose lotte per la successione, le quali coinvolgevano in gran parte membri della sua famiglia: sicuramente ciò non sarebbe avvenuto con la tetrarchia di Diocleziano; d’altronde c’era da aspettarselo, dato che la tetrarchia era conclusa proprio con l’arrivo di Costantino.
Alla fine il regno fu posto nelle mani dell’imperatore Giuliano, che lo riportò all’unità nonostante rimase in carica per poco tempo(361-363 d.C.).
Egli era un generale che aveva anche studiato a Nicomedia (l’attuale Izmit, in Turchia) e si era rivelato un abile governatore quando gli fu affidata la provincia della Gallia; nel corso del suo regno, venne soprannominato dai cristiani “L’Apostata”, colui che commette atto di apostasia ripudiando la propria religione: infatti, tra i suoi obiettivi vi era anche quello di ristabilire il paganesimo come religione principale dell’impero.

Tutto ciò non fu possibile in virtù dell’enorme diffusione del cristianesimo, stimolata da quanto fatto in precedenza da Costantino (soprattutto in Oriente).
Perciò, questo suo tentativo si rivelò un vero e proprio “buco nell’acqua” e Giuliano morì durante una spedizione contro i Persiani nel 363 d.C., più precisamente a causa di una ferita riportata nel conflitto svoltosi a Maranga, nell’attuale Mesopotamia.

In seguito a tale perdita, il problema maggiore che i Romani dovettero affrontare riguardava la difesa dei confini, anche in vista della scarsità di uomini di cui disponeva l’esercito; per questo motivo l’imperatore Valente (364-378 d.C.) permise ai Visigoti di stanziarsi in Tracia, attuale zona tra Grecia e Turchia.
Ma, col passare del tempo queste scorrerie si fecero sempre più incontrollabili e nel 378 i Romani subirono una sconfitta totalmente inaspettata contro i Visigoti, ricordata anche come “disfatta di Adrianopoli”; è necessario sottolineare questo avvenimento improvviso, dato che si trattava di una battaglia a campo aperto, nella quale i Romani eccellevano e durante la loro storia militare non avevano mai “sbagliato un colpo”.

Con l’arrivo degli imperatori Graziano e Teodosio, nel 382 venne accordato il permesso a queste popolazioni di stanziarsi stabilmente in tali zone; a queste due personalità è anche da attribuire il processo che ha portato all’unicità del cristianesimo come religione dell’impero.
Già Graziano aveva rifiutato di assumere l’incarico di pontefice, in quanto avrebbe rappresentato colui che si faceva garante delle tradizioni politeistiche; in seguito, insieme a Teodosio varò a Tessalonica nel 380 d.C. (attuale Salonicco, in Grecia) un editto che proclamava il cristianesimo unica religione degli abitanti dell’impero; quanto ai pagani, invece, lo Stato non si impegnò più a sostenere le spese destinate ai culti, mentre indisse numerose persecuzioni nei confronti di coloro che erano considerati eretici.
Dettagli
Publisher
1 pagine
2 download