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Sintesi
Introduzione Tesina terza media Impero romano e Medioevo


Questa tesina di terza media descrive il periodo storico compreso tra l'affermazione dell'Impero romano e il Medioevo. Gli argomenti trattati nella tesina sono i seguenti: in Storia Alto e Basso Medioevo, le gerarchie feudali, la crisi della Chiesa, Carlo Magno, le Crociate, dai liberi comuni alle signorie; in Letteratura la scuola siciliana e il Dolce Stil Novo (Alighieri-Petrarca e Boccaccio); in Arte lo stile gotico (Chiesa di San Francesco di Assisi).

Collegamenti

Tesina terza media Impero romano e Medioevo


Storia: Alto e Basso Medioevo, la gerarchie feudale, la crisi della Chiesa, Carlo Magno, le Crociate. Dai liberi comuni alle signorie.
Letteratura: La scuola siciliana e il Dolce Stil Novo (Alighieri-Petrarca e Boccaccio).
Arte: Lo stile gotico (Chiesa di San Francesco d'Assisi.
Estratto del documento

MEDIOEVO

• Feudalesimo

Crociate – Terza Crociata

• Carlo Magno

• Arte

Arte gotica

Letteratu Basilica di

ra San

• Dante Francesco

• Petrarca 2

Periodizzazione 3

IMPERO ROMANO 4

Dal 753 a.c. al 476 d.c.

1° periodo MONARCHIA

Dal 753 a.c. alla cacciata del re di origine etrusca

Tarquinio il superbo (509 a.C.)

I sette re di Roma (Romolo, Numa Pompilio, Tullo

Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio

e Tarquinio il Superbo)

eriodo REPUBBLICA

alla fondazione dell’impero per opera di Augusto (30 a.c.)

eriodo IMPERO

alla caduta dell'impero d'occidente (476 d.C.). 5

6

7

è quella delle e del capitalismo

FASE MONARCHICA : caste

fondiario, nella quale i ricchi proprietari diventano sempre più

ricchi, mentre i piccoli sono sempre più vincolati ai primi dai

debiti: una civiltà caratterizzata, quindi, dal fenomeno del

o del

patronato clientelismo.

è caratterizzata dalla prima espansione

FASE REPUBBLICANA :

militare, nonché dalla nascita dei primi commerci e dei primi

eserciti di professione. Si passa da una società chiusa, fondata

sulle caste (nella quale conta essenzialmente la nascita), ad una

più aperta, in quanto basata sulle (in cui anche la ricchezza

classi

diviene una fonte di potere).

è il periodo - che si estende dalla tarda

FASE IMPERIALE :

Repubblica fino al'Impero - in cui sorge e si afferma una

concezione globale dello stato. Lo stato inteso come complesso di

regioni che intrattengono tra loro degli scambi commerciali 8

e culturali. MEDIOEVO

“ETA’ DI MEZZO” periodo intermedio fra l'età antica e il

Rinascimento

Secondo Marx il Medioevo durerebbe fino alla

Rivoluzione francese, quando in Europa

cominciò a erodersi il modo di produzione

feudale con l'avvio del processo di

industrializzazione. 9

10

11

12

Fu incoronato dal

papa Leone III

Fu suddiviso in

marche e contee, i

cui marchesi e

conti erano

nominati

dall’imperatore. 13

CARLO

MAGNO

Re dei Franchi, è la figura più rilevante del

Medioevo.

Carlo Magno, ampliò il Regno dei Franchi al

di là del Reno, delle Alpi e dei Pirenei e

costituì un forte abbozzo di unità europea:

con l’Impero che la Chiesa consacrò come

"Sacro e Romano” e che i contemporanei

salutarono come ritorno di quello

dell’antica Roma.

Il sovrano fu incoronato "Sacro Romano

Imperatore" da Papa Leone III in Roma, la

notte di Natale dell’anno 800.

Carlo Magno fu un grande organizzatore:

la corte di Aquisgrana divenne il centro

motore dell’apparato amministrativo

feudale dell’impero.

L’opera legislativa di Carlo Magno è

rappresentata da una serie di leggi dette

capitolari, che regolano tutte le materie

economiche, politiche, culturali e anche

ecclesiastiche.

Carlo promosse il rifiorire dei centri di

cultura. Si costituirono una rete di scuole

per istruire i figli della nobiltà, la futura

14

classe dirigente.

Figlio di Pipino il Breve, Carlo, alla morte del

padre, si trovò in grave contrasto con il fratello

Carlomanno nella divisione dei territori e nella

gestione del potere. Al fine di porsi in

vantaggio sul fratello, Carlo cercò validi alleati

e sposò nel 770 Ermengarda, figlia del re

longobardo Desiderio.

L'alleanza, tuttavia, durò poco: già l'anno

successivo Carlo ripudiò la moglie e la morte

improvvisa del fratello gli consentì di

occuparne i territori senza difficoltà. Desiderio

si fece allora difensore dei diritti dei figli di

Carlomanno e chiese l'appoggio del papa. Ma

le preoccupazioni del papa Adriano I erano

altre: egli, infatti, temendo la potenza

longobarda che premeva ai confini dei suoi

domini, preferì allearsi con Carlo che,

dichiarata guerra ai Longobardi, ne occupò il

regno, costringendo a capitolare prima il

principe Adelchi a Verona, poi Desiderio stesso

assediato a Pavia (774). Ormai vecchio, 15

rattristato nei suoi ultimi anni prima dalla

FEUDALESIMO

Gerarchia

feudale

Feudalesimo = vassallaggio +

beneficio + immunità

VASSALLI o

FEUDATARI

Alti funzionari

Rendevano servizi

all’imperatore in

cambio di una

proprietà concessa

dal sovrano

chiamata FEUDO.

Comandavano le

truppe, 16

Crisi della chiesa

Tra il IX e il X secolo I vescovi erano scelti non per la

Corruzione della loro fede ma per la loro abilità di

chiesa maneggiare il denaro.

Separazione dei poteri

Concordato di Worms delle investiture laiche

nel 1122 e religiose.

Tra il papa Gregorio

VIII e

Il re Enrico IV 17

BASSO MEDIOEVO

Eventi • Assenza di

pestilenze.

• Utilizzo aratro

pesante.

• Rotazione

triennale.

• Scomparsa

della

schiavitù.

• Nuovo ceto di

proprietari

terrieri. 18

LE

CROCIAT

A partire dal XI secolo d.C. migliaia di guerrieri partirono alla

E

riconquista di Gerusalemme e della Terra Santa, cadute secoli prima

nelle mani dei musulmani.

Furono chiamati crociati perché portavano sul petto il segno della

croce. I Crociata

Dietro il motivo religioso si nascondeva il desiderio di controllare il

Organizzata dal papa Urbano II

commercio con l’Oriente

ne di Gerusalemme dai Turchi fu solo provvisoria, infatti essi ripartirono

Tra il XII E Il XIII secolo furono organizzate altre sei crociate.

PIANO POLITICO

Indebolimento sistema Feudale (i

feudatari avevano venduto le loro

terre ai servi, dopo essere partiti).

PIANO SOCIALE

Consolidamento ceto mercantile e artig

ZE

N

E

U

G

E PIANO CULTURALE

S

N

O

C Conoscenza di nuove civiltà.

19

LA TERZA CROCIATA

Verso il 1170 salì al potere in Medio Oriente un nuovo sultano, noto come

Saladino.

Saladino era determinato a riportare Gerusalemme sotto il controllo dei

musulmani. Nel 1187 mise insieme un esercito di circa 60.000 uomini e il 4

luglio sconfisse i cristiani, presso il Lago di Tiberiade, in Galilea. Le armate

musulmane riportarono una vittoria dopo l’altra. Infine, nell’ottobre dello

stesso anno, conquistarono anche Gerusalemme.

La fine di quasi 90 anni di dominio cristiano su Gerusalemme destò un

profondo allarme in Europa. Papa Gregorio VIII indisse perciò una terza

Crociata per riconquistare la città santa. Ancora una volta i sovrani cristiani

risposero prontamente. L’imperatore tedesco Federico Barbarossa partì nel

1189. Riccardo I d’Inghilterra (conosciuto come Riccardo Cuor di Leone) e

Filippo II di Francia lo seguirono l’anno successivo.

La terza crociata cominciò ad andar male quando Federico morì annegato in

Turchia mentre guardava un fiume e la maggior parte dei suoi soldati tornò in

Germania. Intanto, le pessime condizioni del tempo avevano rallentato il

20

cammino di Riccardo e di Filippo, che non riuscirono a raggiungere la Terra

REGNO SVEVO

Federico I Barbarossa fu

imperatore del Sacro Romano

Impero dal 1152 al 1190.

Dopo aver consolidato il suo

potere in Germania, manifestò

subito l’intenzione di riportare

sotto l’autorità imperiale i

comuni italiani. Dopo la vittoria a Legnano, nel

1183 Federico Barbarossa e i

comuni siglarono la pace di

Costanza, che garantì una certa

autonomia ai comuni italiani.

Dopo il matrimonio tra Enrico VI, figlio di Federico

Barbarossa, e Costanza D’Altavilla, discendente dei

Normanni, il papa temendo di perdere l’appoggio dei

Normanni, convinse Federico I a partecipare alla quarta

crociata dove morì. 21

Imperatore del Sacro Romano

Impero, re di Germania e re di Sicilia,

Federico II fu un grande mecenate.

Alla sua corte si radunarono poeti e

studiosi che provenivano da ogni

parte d'Europa e del mondo arabo.

Durante il regno di Federico II, la

Sicilia divenne un importante centro

culturale. Nel 1246 l’isola passò sotto

la corona degli Angioini fino al 1282,

quando scoppiò la rivolta dei Vespri

siciliani che portò alla cacciata dei

francesi dall’isola e all’instaurazione

degli Aragonesi sul trono di Sicilia.

Alla morte di Federico II di Svevia

(1250) scoppiarono lotte tra gli eredi,

che portarono alla caduta degli Svevi

e all’arrivo della dinastia francese

degli Angioini. Questi governarono

su Napoli fino al 1442, quando furono 22

vinti dalla dinastia spagnola

DAI LIBERI COMUNI ALLE

SIGNORIE

Verso la metà del XIII secolo, la vita politica dei comuni, nonostante la

crescente ricchezza economica, divenne ogni giorno più instabile. Le famiglie

più ricche e potenti cercavano continuamente di impadronirsi del potere,

per amministrare la città a proprio vantaggio.

Per porre fine a queste lotte continue, i rappresentanti più influenti delle

corporazioni decisero di affidare l’incarico di capitano del popolo a una sola

persona. Il Signore, eletto dai cittadini, proveniva spesso dalla famiglia più

ricca e potente della città; a lui era affidato il compito di governare in modo

autorevole e imparziale, di eliminare i soprusi e le lotte interne.

Avvenne però che, nel giro di qualche decennio, la carica diventò ereditaria

e le magistrature comunali (cioè le istituzioni che facevano funzionare la

città) furono poste al servizio del Signore, che distribuiva le cariche tra i

membri della sua famiglia.

Nacque così la signoria, una forma di governo che concentrava tutti i poteri

nelle mani di una sola persona, che li trasmetteva poi ai suoi eredi. Il papa

e l’imperatore riconobbero in genere l’autorità dei signori e delle loro

famiglie, e concessero loro i titoli nobiliari di principe, conte, duca, ecc.

LE SIGNORIE ITALIANE

Nel corso del Trecento alcuni comuni come Milano, Verona, Padova, Treviso,

Mantova, Ferrara, Firenze, si trasformarono in Signorie. Le ricche e potenti

23

famiglie aristocratiche di origine feudale imposero con facilità la loro autorità.

Fu in quest’epoca che

arrivarono in Italia i

termini di “guelfo” e

“ghibellino”, che in

origine distinguevano

due fazioni interne

all’impero germanico. In

Italia, chi si schierò con

l’imperatore fu chiamato

ghibellino, mentre chi

papa

sosteneva il e

l’autonomia dei comuni

guelfo.

venne definito 24

LA SCUOLA SICILIANA IL DOLCE STIL NOVO

La scuola siciliana era un Alla fine del Duecento, a Firenze si

ristretto circolo di letterati e sviluppò un nuovo movimento

poeti che a partire dal 1230 poetico: il dolce stil novo. Al

diede inizio alla tradizione centro delle poesie degli stilnovisti

poetica italiana. La scuola vi era l’amore.

gravitava attorno alla corte Accanto alla poesia degli stilnovisti

palermitana di Federico II di si sviluppò un altro filone poetico,

Svevia. composto di rime giocose.

I poeti siciliani presero come

modello le liriche dei trovatori

provenzali. Dai provenzali i LA PROSA

poeti siciliani mutuarono le

caratteristiche formali e le Nel Duecento furono composte

tematiche: le loro poesie erano opere legate al racconto di

raffinati esercizi di stile e il tema viaggio. La testimonianza più

trattato era quello amoroso. Alla Milione, Libro

importante è il o

scuola siciliana si deve delle Meraviglie, di Marco Polo

l’invenzione del sonetto. (1254-1324). Nel libro, il mercante

veneziano raccontò del suo

viaggio in Cina. Partito da Venezia

nel 1271, Marco Polo attraversò

25

La Divina Commedia, di Dante Alighieri

LETTERATURA Il Decamerone, di Giovanni Boccaccio

Il CANZONIERE, DI FRANCESCO pETRARCA

Nel Duecento e nel

Trecento la poesia e la

prosa italiane ebbero una

grande influenza sulla

letteratura di tutta

l’Europa, grazie

soprattutto a tre poeti e

scrittori che sono

considerati i padri

fondatori della letteratura

italiana. Questi tre autori

26

GIOVANNI BOCCACCIO

è

cio

Boccac ella Giovanni Boccaccio nacque in Toscana

d

e

l’autor rande nel 1313. Nel 1327, a 14 anni, si trasferì

g

prima osa

r

p

n

i a Napoli, per fare pratica

opera eratura

tt

le mercantile con il padre, socio della

della la

:

italiana Compagnia dei Bardi. Boccaccio

di

a

raccolt preferiva frequentare la corte degli

lata

o

t

i

t

n

i

novelle Angiò, dove entrò in contatto con

.

ron

e

Decam importanti uomini di cultura e poté

dedicarsi agli amati studi letterari. Il

periodo napoletano fu un’epoca felice,

piena di promesse e speranze. A quegli

anni risalgono il romanzo in prosa

Filocolo Filostrato

e i poemetti e

Teseida . Nel 1348 era a Firenze, dove

era scoppiata una terribile epidemia di

peste. La peste gli diede lo spunto per

la composizione della sua opera più

Decameron

famosa, il .

Del 1350 è uno degli eventi più

importanti della vita di Boccaccio: 27

l’incontro con Francesco Petrarca. Tra i

Il

Decameron

Decameron è

Il una raccolta di

cento novelle divise in dieci

giornate e scritte in lingua

volgare (vale a dire nel dialetto

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