Concetti Chiave
- L'imperium proconsulare maius et infinitum conferiva al princeps il potere di sorvegliare e dirigere i governatori provinciali.
- La tribunitia potestas, concessa vitaliziamente da una legge specifica, permetteva di convocare e presiedere il senato e intercedere contro i magistrati romani.
- Il princeps era un magistrato extra ordinem, vitalizio e monocratico, con poteri conferiti dalle assemblee popolari e dal senato.
- Per gestire le sue funzioni, il princeps nominava funzionari imperiali di fiducia responsabili di mansioni civili e militari.
- I funzionari imperiali comprendevano figure di rilievo come il praefectus urbi, il praefectus annonae, il praefectum vigilum e i praefecti pretorio.
Le potestà fondamentali
Ebbe due potestà fondamentali. L’imperium proconsulare maius et infinitum, implicò il potere di alta sorveglianza e direzione sui governatori provinciali. La tribunitia potestas fu decretata da Augusto a titolo vitalizio dal senato a lui e ai suoi successori da un’apposita lex tributa. Consistè nel potere insindacabile di convocare e presiedere il senato e di intercedere contro tutti i magistratus populi romani, Potestà minori furono l’imperium sulle province.
Il ruolo del magistrato
Egli fu un magistrato extra ordinem, vitalizio, monocratico, con poteri attribuiti dalle assemblee popolari e dal senato. In caso di mancata fiducia era destituito.
I funzionari imperiali
Le sue molte funzioni lo indussero a far ricorso ad una moltitudine crescente di fiduciari, i funzionari imperiali, da lui nominati e revocati per mansioni civili e militari.