Concetti Chiave
- Galeno, nato a Pergamo nel II secolo d.C., si forma in Asia Minore e poi si trasferisce a Roma, dove diventa medico personale di Marco Aurelio e Commodo.
- Il suo lavoro si basa sulla dottrina ippocratica, con l'obiettivo di unire le diverse scuole di medicina romane del tempo, spesso in conflitto tra loro.
- A Roma la medicina è influenzata dal culto di Esculapio, combinando pratiche scientifiche con elementi mitologici e religiosi.
- La cultura romana presenta un'anatomia simbolica in cui il cuore è visto come sede della ragione, diversamente dalla concezione moderna.
- I rimedi naturali nell'antichità includono oli e decotti, come l'olio di mirto e il latte di fico, utilizzati per diverse proprietà terapeutiche.
II Secolo d.C - Aspetto storico
Galeno nasce a Pergamo nel ii secolo d.C, dove studia con i migliori maestri e approfondisce le tecniche anatomiche e chirurgiche lavorando sul campo come medico dei gladiatori. Alla sua formazione in Asia Minore Galeno deve la conoscenza e lo studio dei tre grandi sistemi del corpo umano: nervoso, arteriale e venoso. Nel 162 d.C. il nostro personaggio per i suoi in questione sceglie di dare una svolta a quella che era la sua vita e si trasferisce a Roma e diviene medico personale dell'imperatore Marco Aurelio e di suo figlio Commodo. Galeno è un grande estimatore e continuatore della dottrina ippocratica, sulla quale basa il suo pensiero e la sua attività. Egli cerca inoltre di riunire, sulla base dei fondamenti ippocratici e in particolare della teoria degli umori, le diverse scuole di medicina romane che, al suo tempo, sono dilaniate da profonde rivalità e divergenze.
Il culto di Esculapio
Galeno e l'eredità ippocratica mostrano che, a Roma, la medicina è trattata come una vera e propria disciplina scientifica. Eppure, è importante tenere sempre presente l'importanza del patrimonio mitologico e religioso che accompagna gli antichi in ogni aspetto della loro vita. Pertanto, accanto all'osservazione dei sintomi e allo studio dell'anatomia umana trovano posto le preghiere, i rituali e i sacrifici agli dèi. Quindi vediamo che l’attenzione non era più centrata unicamente sull’anatomia e sul corpo umano, ma era ben spostata nei pressi dello spirituale e di ciò che era astratto.
Anatomia simbolica
Accanto all'anatomia scientifica, tanto accuratamente conosciuta e studiata da Galeno e da altri suoi contemporanei, la cultura romana rappresenta il corpo umano sulla base di una anatomia simbolica.Nell'anatomia simbolica degli antichi Romani uno degli organi più importanti è il cor («cuore»), che ha una funzione simbolica molto diversa da quella che riveste nella cultura moderna. Nella Roma antica, infatti, il cor non è la sede della sfera affettiva, ma è ritenuto sede della ragione e delle facoltà intellettive, un po' come il nostro cervello. È da tener presente, tuttavia, che secondo la mentalità romana antica le facoltà razionali erano assolte non solo dal cor, ma anche dalla mens («mente») e dall'animus.
Rimedi naturali
Inoltre, ogni parte della pianta veniva usata per trarne rimedi più o meno naturali: le foglie, i semi, le radici e così via.Tra i rimedi naturali nominati dal naturalista di età imperiale troviamo, fra gli altri: l'olio di mirto, con effetti astringenti e rassodanti; l'olio di alloro, cui veniva riconosciuta la capacità di scaldare il corpo umano e che era ritenuto un efficace rimedio soprattutto se applicato in occasione di crampi, sciatalgia, contusioni o mal di testa. Ancora, nella Naturalis Historia il latte di fico è presentato come antidoto al veleno degli insetti, mentre il decotto di radici di mandorle sarebbe adatto a distendere la pelle e a donarle un aspetto più luminoso.
Domande da interrogazione
- Chi era Galeno e quale fu il suo contributo alla medicina?
- Qual era il ruolo del culto di Esculapio nella medicina romana?
- Come veniva interpretata l'anatomia simbolica nella cultura romana?
- Quali erano alcuni dei rimedi naturali utilizzati nell'antica Roma?
Galeno era un medico nato a Pergamo nel II secolo d.C. che studiò i sistemi nervoso, arteriale e venoso. Si trasferì a Roma, diventando medico personale dell'imperatore Marco Aurelio e di suo figlio Commodo, e cercò di unire le diverse scuole di medicina romane basandosi sulla dottrina ippocratica.
Il culto di Esculapio dimostra che la medicina a Roma era considerata una disciplina scientifica, ma era anche influenzata da elementi mitologici e religiosi, con preghiere e rituali che accompagnavano l'osservazione dei sintomi e lo studio dell'anatomia.
Nell'anatomia simbolica romana, il cor («cuore») era considerato la sede della ragione e delle facoltà intellettive, diversamente dalla cultura moderna che lo associa alla sfera affettiva. Anche la mens («mente») e l'animus erano ritenuti responsabili delle facoltà razionali.
Tra i rimedi naturali usati nell'antica Roma vi erano l'olio di mirto per effetti astringenti, l'olio di alloro per scaldare il corpo e alleviare crampi e dolori, il latte di fico come antidoto al veleno degli insetti, e il decotto di radici di mandorle per migliorare l'aspetto della pelle.