Concetti Chiave
- Gli abitanti delle province erano sudditi obbligati a pagare imposte e tasse, senza i diritti di cittadinanza.
- Le comunità provinciali godevano di autonomia amministrativa, ma i tributi erano raccolti attraverso pubblicani che spesso imponevano tassi esosi.
- I pubblicani anticipavano le somme al fisco romano e si occupavano della riscossione con pratiche spesso contestate.
- Il governatore provinciale, spesso un ex console o pretore, aveva potere militare e giuridico, assistito da un questore per i tributi.
- Il territorio agricolo delle province era incluso nell'ager publicus e poteva essere affittato per gestire l'aumento del proletariato romano.
Indice
Condizione dei provinciali
Gli abitanti delle province (i provinciales) erano considerati sudditi e non cittadini, e perciò costretti a pagare imposte dirette (sulle proprietà o sulla persona) e indirette (tasse sull'acquisto, il trasporto o la vendita di merci e sulle concessioni di sfruttamento).
Amministrazione e riscossione
Sul piano amministrativo, Roma lasciva una certa autonomia alle comunità: erano le amministrazioni cittadine che si occupavano di versare all'erario a romano i tributi annui, che se spesso Roma concedeva a privati (i publicani) il diritto di riscossione. I pubblicani, che anticipavano l'erario la somma corrispondente al tributo fissato per un dato territorio, provvedevano poi con una propria organizzazione esattori alla riscossione delle tasse, spesso imponendo ai provinciali esosi tassi di interesse per le somme anticipate.
La rapacità dei pubblicani è il disinteresse dei governatori romani, spesso collusi, fu infatti causa di molte rivolte e di numerosi processi per malversazione.
Ruolo dei governatori
Nelle province il potere centrale era in mano a un governatore, che aveva il compito di comandare le legioni stanziate nel territorio di sua pertinenza e di amministrarvi la giustizia; si trattava in genere di consoli o pretori ai quali veniva prolungato il mandato, rispettivamente sotto il nome di proconsolato o propretura. I governatori erano coadiuvati da un questore, che controllava la riscossione dei tributi. Il territorio delle province atto alla coltivazione o all'allevamento fu annesso all'ager publicus; esso poteva essere dato in concessione, dietro il pagamento di un canone di affitto, a privato cittadini.
Utilizzo dei territori
Roma infatti cerco di utilizzare i territori per arginare il vertiginoso aumento del proletariato, dovuto all'impoverimento dei cittadini chiamati alle armi per lunghi periodi è costretti dunque a sospendere la loro attività.