Concetti Chiave
- I primi villaggi agricoli europei risalgono al IV-V millennio a.C., successivi a quelli del Vicino Oriente.
- Dal V secolo a.C. i Celti si espansero in gran parte dell'Europa, mantenendo una struttura tribale con un'aristocrazia guerriera.
- L'Italia ha una grande varietà ambientale e una posizione geografica strategica, favorendo intense migrazioni e diversità culturale.
- L'agricoltura in Italia iniziò nel VI millennio a.C. in Puglia, influenzata da culture orientali.
- La seconda colonizzazione greca nel VIII secolo a.C. influenzò significativamente le civiltà della Magna Grecia e Sicilia.
Indice
Origini dei villaggi agricoli europei
I primi villaggi agricoli europei risalgono al V-IV millennio aC, in ritardo rispetto al Vicino Oriente. Nel II millennio aC. si diffuse la cultura dei campi d'urne e, più tardi, la più sviluppata cultura di Hallstatt, che praticava la metallurgia del ferro.
Espansione dei celti e tribù indipendenti
Dal V secolo a.C. la popolazione indoeuropea dei celti si espanse dall'area centrale del continente in buona parte dell'Europa. Le genti celtiche vissero sempre in tribù indipendenti, dominate da un'aristocrazia guerriera.
Varietà ambientale e migrazioni in Italia
Due elementi caratterizzano sin dall'età antica la penisola italiana: la grande varietà ambientale e la peculiare posizione geografica, che fa dell'Italia una sorta di "ponte" nel Mediterraneo, meta di intense migrazioni. Questi due elementi, pur all'interno di una ben marcata unità geografica, hanno determinato, sin dalle origini, la grande varietà antropica, etnica e linguistica penisola, derivante dall'intreccio fra popolazioni autoctone, popoli di origine mediterranea e altri di origine indoeuropea.
Sviluppo agricolo e culturale in Italia
In Italia agricoltura comparve nel VI millennio aC. in Puglia, importatavi dall'Oriente. Nell'età bronzo (II millennio a.C.) troviamo in area padana culture agricole come i villaggi su palafitte e poi terremare, mentre dal 1500 a.C. si sviluppò la cosiddetta cultura appenninica. Alla fine del II millennio a.C. giunsero nella penisola nuove popolazioni, tra cui i villanoviani. La Sardegna era sede della autonoma civiltà dei nuraghi.
Popolazioni e colonizzazione greca in Italia
Veneti, liguri, etruschi, latini, sanniti, iapigi, siculi non furono che alcuni dei popoli che abitavano la penisola intorno all'VIII secolo aC, cioè nel momento in cui la sua parte meridionale (Magna Grecia e Sicilia) fu meta della seconda colonizzazione greca, che ebbe rilevantissime conseguenze sull'evoluzione delle civiltà italiche.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini dei villaggi agricoli europei?
- Quali fattori hanno influenzato la varietà antropica in Italia?
- Quali furono le conseguenze della colonizzazione greca in Italia?
I primi villaggi agricoli europei risalgono al V-IV millennio a.C., con la diffusione della cultura dei campi d'urne nel II millennio a.C. e successivamente della cultura di Hallstatt, che praticava la metallurgia del ferro.
La varietà ambientale e la posizione geografica dell'Italia, che funge da "ponte" nel Mediterraneo, hanno determinato una grande varietà antropica, etnica e linguistica, derivante dall'intreccio tra popolazioni autoctone e popoli di origine mediterranea e indoeuropea.
La seconda colonizzazione greca, avvenuta nell'VIII secolo a.C. nella parte meridionale dell'Italia, ebbe rilevanti conseguenze sull'evoluzione delle civiltà italiche, influenzando popoli come i veneti, liguri, etruschi, latini, sanniti, iapigi e siculi.