Concetti Chiave
- La religione etrusca inizialmente presentava divinità senza sembianze umane, a differenza dei Greci con cui erano in contatto.
- Tinia, Menerva e Nethuns erano tra le principali divinità etrusche, successivamente assimilate dai Romani come Giove, Minerva e Nettuno.
- Gli Etruschi praticavano l'aruspicina, un rituale per interpretare il volere degli dei attraverso le viscere degli animali.
- La vita dopo la morte era fondamentale per gli Etruschi, come dimostrano le ricche necropoli di Tarquinia e Cerveteri.
- Le tombe etrusche rivelano differenze di ricchezza, con ricchi sepolti in tombe elaborate e poveri in fosse comuni.
Indice
Caratteristiche uniche degli Etruschi
La civiltà degli Etruschi si distinse per delle caratteristiche uniche, diverse da quelle di ogni altra civiltà.
Religione e divinità etrusche
La religione degli Etruschi, almeno inizialmente, era molto differente da quella di altre popolazioni, quali ad esempio i Greci con cui intrattenevano contatti, infatti li dei etruschi inizialmente non erano concepiti con sembianze umane, come invece vennero identificati in seguito.
La divinità più importante era Tinia, diventato Giove dopo la conquista romana. Importante era anche Menerva (Minerva per i Romani) e Nethuns, chiamato poi Nettuno.
Gli Etruschi si caratterizzavano per un’ansia mistica, come testimoniano diverse usanze, quali l’aruspicina, che consisteva nell’osservare le viscere degli animali nel tentativo di comprendere il volere degli dei.
Importanza della vita dopo
Anche la vita dopo la morte aveva una grande importanza per gli Etruschi, come mostrano le numerose necropoli, in particolar modo quelle di Tarquinia e Cerveteri, dove sono anche stati trovati numerosi reperti, con cui è stato possibile ricostruire alcuni importanti aspetti della cultura etrusca. Come è emerso dalle tombe vi erano differenze di ricchezza e mentre i più ricchi venivano sepolti in enormi tombe con ricchi corredi ai più poveri spettava solamente una sepoltura in fosse comuni. Purtroppo alcune tombe sono state depredate, fatto che ha contribuito a diminuire drasticamente il numero di reperti a disposizione degli storici