Concetti Chiave
- Teodosio è stato un imperatore chiave che ha cercato di mantenere l'unità dell'impero attraverso l'incorporazione dei germani come alleati e la dichiarazione del cristianesimo come religione ufficiale.
- L'impero romano affrontava pressioni esterne dai goti, spinti dagli unni, culminando nella sconfitta nella battaglia di Adrianopoli del 378.
- Le divisioni religiose tra cristianesimo ortodosso e arianesimo, insieme ai conflitti tra pagani e cristiani, caratterizzavano il periodo post-Costantino.
- I romani definivano "barbari" i popoli oltre il confine renano-danubiano, ma le popolazioni germaniche avevano una cultura seminomade e un'economia basata su agricoltura e allevamento.
- I rapporti tra romani e germani erano complessi, caratterizzati da conflitti e scambi culturali, inclusa la cristianizzazione ariana e l'arruolamento militare.
Indice
Dopo Costantino: crisi e divisioni
Dopo Costantino (morto nel 337), l'impero attraverso un momento difficile sia per le lotte interne, sia per le divisioni fra cri stianesimo "ortodosso" (cioè fedele alle decisioni del concilio di Nicea) e ariano, sia per il contrasto fra pagani e cristiani: effimero risulta il tentativo di restaurare IL paganesimo compiuto dall'imperatore Giuliano detto "l'Apostata" per essere tornato al paganesimo dopo un'educazione cristiana.
Un problema molto rilevante era la pressione sempre più forte che i goti, sospinti verso occidente dal popolo nomade e guerriero degli unni, esercitavano sul confine danubiano.Teodosio e l'unità dell'impero
La sconfitta subita dai romani contro i goti nella battaglia di Adrianopoli (378), in Tracia, fu vissuta come una vera catastrofe, perché per la prima volta l'esercito romano veniva battuto in campo aperto dai "barbari" Il tentativo di mantenere L'unità dell'impero ebbe un suo grande protagonista in Teodosio (379-395): egli da un lato iniziò a incorporare i germani nei territori imperiali come alleati, in cambio del loro aiuto militare, dall'altro, con l'editto di Tessalonica (380), dichiarò il cristianesimo religione ufficiale dello stato. Il paganesimo e le eresie cristiane, come l'arianesimo, venivano messi fuori legge. Con Teodosio l'impero fu unito per l'ultima volta: ma già alla sua morte la divisione ita Oriente e Occidente divenne irreversibile.
I germani e il limes romano
I romani chiamavano "barbari" i popoli che abitavano le aree oltre il confine renano-danubiano. In realtà, è più opportuno parlare di germani per indicare quelle popolazioni, caratterizzate da alcuni tratti comuni un'economia seminomade, basata sull'agricoltura e l'allevamento, integrala da scorrerie e razzie a danno dei vicini, il primato sociale e culturale della guerra, e quindi anche degli uo mini liberi, detti arimanni; la mancanza di strutture statali stabili, sostituite da legami sociali basati sul comitatus, cioè sul rapporto di dipendenza personale fra un guerriero e i suoi compagni, o gasindi; un diritto basato sulla consuetudine, in cui aveva largo spazio la vendetta privata, o faida, in seguito sostituita da un risarcimento in denaro, il guidrigildo La: storia del rapporto fra romani e germani è una storia di conflitti, ma anche di scambi e relazioni intorno al limes. L'arruolamento di germani nell'esercito, i commerci, la cristianizzazione nella forma ariana- che ebbe un grande protagonista nel vescovo Ulfila, traduttore della Bibbia in lingua gotica - furono elementi di crescente contatto e contaminazione fra questi due mondi.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali sfide affrontate dall'impero romano dopo la morte di Costantino?
- Quali furono le azioni principali di Teodosio per mantenere l'unità dell'impero?
- Come venivano percepiti i popoli oltre il confine renano-danubiano dai romani?
Dopo la morte di Costantino, l'impero romano affrontò lotte interne, divisioni religiose tra cristianesimo "ortodosso" e arianesimo, e conflitti tra pagani e cristiani. Inoltre, la pressione dei goti sul confine danubiano rappresentava una minaccia significativa.
Teodosio cercò di mantenere l'unità dell'impero incorporando i germani come alleati in cambio del loro aiuto militare e dichiarando il cristianesimo religione ufficiale dello stato con l'editto di Tessalonica, mettendo fuori legge il paganesimo e le eresie cristiane.
I romani chiamavano "barbari" i popoli oltre il confine renano-danubiano, ma è più corretto riferirsi a loro come germani, caratterizzati da un'economia seminomade, una cultura della guerra, e una società basata su legami personali e consuetudini.