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Concetti Chiave

  • Il periodo ellenistico fu caratterizzato da un notevole progresso culturale, artistico e tecnico, con una fusione di diverse culture.
  • La figura del cittadino scomparve, con la popolazione che divenne suddita sotto monarchie assolute e un potere centralizzato.
  • La società ellenistica era elitaria, escludendo i ceti poveri dalla vita politica e riservando il potere ai greco-macedoni.
  • La lingua greca, pur essendo la lingua comune, era prevalentemente utilizzata dai ceti dominanti, mentre le masse parlavano dialetti locali.
  • Un esempio di scambio culturale fu la "Bibbia dei Settanta", commissionata da Tolomeo II, che diffuse l'ebraismo nel mondo ellenistico.

Indice

  1. L'importanza del periodo ellenistico
  2. Aspetti negativi dell'ellenismo
  3. Centralizzazione del potere
  4. Elitarismo nella società ellenistica
  5. Diffusione della lingua greca

L'importanza del periodo ellenistico

Il periodo ellenistico è stato senza dubbio uno dei più importanti della storia umana, per via del forte sviluppo della cultura e dei commerci, tuttavia sono molti gli storici che si interrogano sulla positività di tale periodo.

Aspetti negativi dell'ellenismo

Senza dubbio l’ellenismo portò ad un incredibile progresso della cultura, dell’arte e dell’innovazione tecnica, favorendo un incontro e una fusione di culture diverse, tuttavia indubbiamente ebbe anche alcuni lati negativi, innanzitutto scomparve la figura del “cittadino” che aveva invece rivestito un’importanza fondamentale nel mondo greco e tutti gli abitanti tornarono semplicemente sudditi.

Centralizzazione del potere

Sparirono gli ordinamenti democratici, infatti seppur fossero ancora presenti delle assemblee con anche magistrati, il lor ruolo era solo marginale, poiché il potere divenne fortemente centralizzato e il comando fu assunto da monarchie assolute.

Elitarismo nella società ellenistica

Non bisogna inoltre dimenticare che la società ellenistica fu fortemente elitaria, poiché i ceti più poveri e umili (quali ad esempio piccoli contadini, agricoltori e artigiani) erano esclusi dalla vita politica e la loro opinione era priva di peso. Assunsero sempre più importanza i cittadini di origine greco-macedone, che occuparono gli strati più alti e ricchi della popolazione e avevano accesso al ginnasio e di conseguenza anche all’istruzione.

Diffusione della lingua greca

Naturalmente anche la diffusione della lingua greca e la sua adozione come lingua comune fu ristretta ai ceti dominanti e le masse contadine continuarono a parlare dialetti locali. Rimane comunque unico lo scambio di idee tipico dell’ellenismo, come mostra la cosiddetta “Bibbia dei Settanta”; secondo la leggenda commissionata da Tolomeo II Filadelfo re d’Egitto che fu realizzata in settanta giorni da settanta dotti ebrei e costituì il principale mezzo di diffusione dell’ebraismo in nel mondo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'importanza del periodo ellenistico nella storia umana?
  2. Il periodo ellenistico è stato fondamentale per lo sviluppo della cultura e dei commerci, segnando un'epoca di grande progresso artistico e tecnico e favorendo l'incontro tra culture diverse.

  3. Quali furono gli aspetti negativi dell'ellenismo?
  4. L'ellenismo portò alla scomparsa della figura del "cittadino" e alla centralizzazione del potere in monarchie assolute, con una società fortemente elitaria che escludeva i ceti più poveri dalla vita politica.

  5. Come avvenne la diffusione della lingua greca durante il periodo ellenistico?
  6. La lingua greca si diffuse come lingua comune tra i ceti dominanti, mentre le masse contadine continuarono a parlare dialetti locali, contribuendo comunque a uno scambio unico di idee, come dimostrato dalla "Bibbia dei Settanta".

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