Concetti Chiave
- Costantino emerse dalle lotte post-Diocleziano, rifondando Bisanzio in Costantinopoli e governando l'Oriente.
- Nel 313, l'editto di Milano concesse libertà religiosa, ponendo fine alle persecuzioni cristiane e rafforzando la figura di Costantino come sovrano tollerante.
- Costantino consolidò il suo potere autocratico, escludendo l'aristocrazia e il senato, e il suo governo fu caratterizzato dal cesaropapismo.
- Dopo la morte di Costantino, l'impero affrontò guerre civili, con tentativi di restaurazione pagana da parte di Giuliano l'Apostata e divisione definitiva sotto i figli di Teodosio.
- Il V secolo segnò la caduta dell'Impero d'Occidente a causa delle invasioni barbariche e la deposizione dell'ultimo imperatore, Romolo Augustolo, portando all'inizio del Medioevo.
Indice
L'ascesa di Costantino
Le guerre tra i numerosi aspiranti al trono dopo l’abdicazione di Diocleziano segnarono il fallimento dell’ordinamento tetrarchico. Da queste sanguinose lotte emerse Costantino.
Egli governò l’Oriente, rifondando la città di Bisanzio (oggi Istanbul) che assunse il nome di Costantinopoli e divenne la nuova capitale dell’Impero, lasciando per un certo periodo a Licinio l’Occidente.
Editto di Milano e tolleranza religiosa
Costantino e Licinio emanarono nel 313 l’editto di Milano con il quale veniva consentita la libertà religiosa anche al cristianesimo ponendo così fine ad ogni forma di persecuzione.
Il mostrarsi imperatore tollerante, devoto agli dei tradizionali ma anche molto vicino al cristianesimo gli dava credibilità agli occhi del popolo.Costantino e il cesaropapismo
Costantino accentuò quindi l’immagine di sacralità della sua persona e di fatto si era trasformato in un autocrate estromettendo del tutto l’aristocrazia e il senato da incarichi di rilevanza politica.
Si parla di cesaropapismo per definire l’atteggiamento di accordo tra l’imperatore e il papa.
Guerre civili e imperatori successivi
Alla morte di Costantino fecero seguito guerre civili e molti imperatori si alternarono sul trono, tra di essi vi sono Giuliano l’Apostata che tentò vanamente la restaurazione della cultura e della religione pagana, e i fratelli Valentiniano III e Valente che subirono una terribile sconfitta ad Adrianopoli contro dei barbari.
Divisione dell'impero e invasioni barbariche
Una certa stabilità si ebbe durante il regno di Teodosio, egli patteggiò ripetutamente con i barbari e con il celebre editto di Tessalonica obbligò i sudditi dell’impero a convertirsi al cristianesimo.
Alla sua morte Teodosio lasciò l’impero ai due figli Arcadio e Onorio, dividendolo in Oriente e Occidente, sancendo così un’irreversibile divisione dell’impero.
Se l’impero d’Oriente, detto poi bizantino durerà fino all’anno 1453, il V secolo segnò invece la caduta di quello d’Occidente. Numerose furono le invasioni da parte di popolazioni barbariche: per ben due volte Roma fu saccheggiata, dai Visigoti, fronteggiati dal generale Stilicone, e dai Vandali. Pericolose furono le invasioni degli Unni guidate dal re Attila, che furono fermate o dall’intervento del papa Leone Magno o dal generale romano, Ezio. Tali eventi portarono alla creazione dei cosiddetti regni romano-barbarici.
Caduta dell'Impero d'Occidente
Dopo una lunga fase di instabilità politica del potere romano l’agonia terminò con la deposizione del giovane Romolo Augustolo per mano del capo mercenario barbarico Odoacre, che governò l’Italia con il titolo di patrizio. Ma quanto fosse precaria questa condizione lo dimostrano gli eventi successivi: la sconfitta di Odoacre da parte del re ostrogoto Teodorico diede inizio a nuove e ripetute invasioni che segnarono la fine dell’Impero e l’inizio del Medioevo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze dell'abdicazione di Diocleziano sull'Impero Romano?
- Quali furono le azioni significative di Costantino durante il suo regno?
- Come si concluse l'Impero Romano d'Occidente?
- Quale fu l'impatto dell'editto di Tessalonica sull'Impero Romano?
L'abdicazione di Diocleziano portò a guerre tra aspiranti al trono e al fallimento dell'ordinamento tetrarchico, da cui emerse Costantino come figura dominante.
Costantino rifondò Bisanzio come Costantinopoli, emanò l'editto di Milano per la libertà religiosa, e si trasformò in un autocrate, escludendo l'aristocrazia e il senato da incarichi politici.
L'Impero Romano d'Occidente cadde nel V secolo a causa di invasioni barbariche, culminando con la deposizione di Romolo Augustolo da parte di Odoacre e la successiva sconfitta di Odoacre da parte di Teodorico.
L'editto di Tessalonica, emanato da Teodosio, obbligò i sudditi a convertirsi al cristianesimo, segnando un'importante svolta religiosa nell'Impero.