Concetti Chiave
- I legionari romani erano disposti in tre file a scacchiera con hastati, princeps e triarii, ognuno con un ruolo specifico in battaglia.
- Le ali della cavalleria erano posizionate ai lati della fanteria e organizzate in squadroni e decurie per un'azione coordinata.
- L'accampamento militare romano era rettangolare con vie principali incrociate al centro, ospitando strutture chiave come il praetorium e le tribune.
- Le porte dell'accampamento includevano la porta pretoria verso il nemico e la porta decumana per gli approvvigionamenti, favorendo la logistica militare.
- Soldati romani costruivano macchine da guerra come arieti, baliste e catapulte per assediare e superare le difese nemiche.
Indice
Disposizione dei legionari
La disposizione in campo dei legionari prevedeva, in origine, 3 file di fanti, disposte a scacchiera: gli hastati (i più giovani, in prima fila), i princeps (soldati più esperti, in seconda linea), e i triarii (i veterani, in terza fila).
Armamento e tattiche
I soldati delle prime due file erano armati con spada e giavellotto, mentre i triarii erano muniti di una lunga lancia.
Ad aprire il combattimento, con azioni di disturbo, erano i velites, sono usati con armamento leggero. Ai lati dello schieramento della fanteria erano disposte due ali di cavalieri, divisi in squadroni a loro volta suddivisi in decurie.Struttura dell'accampamento
L'accampamento militare doveva ospitare un'intera legione è la sua costruzione sottostava regole precise. Di forma rettangolare, era circondato da un terrapieno e da una palizzata (vallum). Le tende dove erano alloggiate le truppe (contubernia) erano disposte lungo strade che incrociavano ad angolo retto: le due vie principali, il cardo, in direzione nord-sud, e il decumanus, in direzione est-ovest, si incrociavano al centro del campo: qui si trovavano la tenda del generale (praetorium), le tribune per i consigli di guerra e l'altare per i sacrifici.
Porte e sviluppo urbano
Su ogni lato dell'acampamento si apriva una porta: la porta pretoria era quella in direzione del nemico, mentre la porta decumana, al lato opposto, quella da cui entravano gli approvvigionamenti. Gli accampamenti sorgevano lontano dai centri abitati alcuni di essi, con il tempo, divennero permanenti, arricchendosi di mercati, teatri e terme e dando origine in seguito a centri urbani (Augusta Taurinorum, l'attuale Torino, è nata proprio da un insediamento militare).
Opere di fortificazione
Quando non combattevano, e sondati si occupavano delle opere di fortificazione della costruzione di macchine da guerra (impedimenta), poi trasportate sui carri. Queste macchine erano utilizzate soprattutto durante l'assedio: la più semplice era l'ariete, una grossa trave è lunga fino a 30 metri e dotata di una testa di ferro, con cui soldati riuscivano ad aprire una breccia nelle mura, che invece poteva essere scalate grazie ad ora di legna montate sul natel. Le baliste servivano a lanciare i giavellotti dentro le città nemiche e le catapulte scagliavano massi di oltre 50 chili aldilà delle mura.
Domande da interrogazione
- Qual era la disposizione tipica dei soldati romani in battaglia?
- Come era strutturato un accampamento militare romano?
- Quali attività svolgevano i soldati romani quando non erano in combattimento?
I soldati romani erano disposti in tre file a scacchiera: gli hastati in prima fila, i princeps in seconda e i triarii in terza. I velites, con armamento leggero, aprivano il combattimento.
L'accampamento era rettangolare, circondato da un terrapieno e una palizzata, con tende disposte lungo strade principali, il cardo e il decumanus, che si incrociavano al centro dove si trovava il praetorium.
I soldati si occupavano delle opere di fortificazione e della costruzione di macchine da guerra, come arieti, baliste e catapulte, utilizzate soprattutto durante gli assedi.