hogwarts_failure
Ominide
5 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Tiberio, secondo imperatore romano, si distinse per il talento militare e una gestione oculata delle finanze pubbliche, ma concluse la sua vita in isolamento a Capri.
  • Nerone, salito al potere a 17 anni, passò da una gestione collaborativa con il Senato a una dittatoriale, con eventi come il grande incendio di Roma e la costruzione della Domus Aurea.
  • La dinastia Flavia iniziò con Vespasiano, che introdusse la Lex de impero Vespasiani, riducendo le spese pubbliche e iniziando la costruzione del Colosseo.
  • Tito, figlio di Vespasiano, è noto per la distruzione del tempio di Gerusalemme nel 70 d.C., evento commemorato nell'arco di Tito.
  • Domiziano, il cui regno fu segnato da una svolta autocratica, consolidò le frontiere ma cadde vittima di una congiura nel 96 d.C., sostenuta dal Senato e dai pretoriani.

Indice

  1. Tiberio e la dinastia giulio-claudia
  2. Nerone e il quinquennio felice
  3. La gestione autoritaria di Nerone
  4. Vespasiano e l'età Flavia
  5. Tito e la distruzione del tempio
  6. Domiziano e la svolta autocratica

Tiberio e la dinastia giulio-claudia

Tiberio è stato il secondo imperatore, dopo Augusto, appartenente alla dinastia giulio-claudia. Alla nascita ebbe il nome di Tiberio Claudio Nerone. Fu adottato da Augusto e il suo nome di Tiberio Giulio Cesare, ottenendo poi , alla morte del padre, il titolo di "Augusto", succedendogli ufficialmente nel ruolo di princeps.

In gioventù, Tiberio, si distinse per il suo talento militare e, una volta salito al trono, fu un buon amministratore, che mirò a contenere la spesa pubblica, e portò avanti pericolose campagne di espansione, puntando a stabilizzare i confini. Quando Tiberio, per ragioni militari, si ritirò a Capri, lasciò la capitale al suo prefetto del pretorio, Elio Seiano. Quest'ultimo ne approfittò per salire sul trono imperiale, venendo però scoperto e condannato. La sua vita si concluse in isolamento a Capri nel 37 d.C.

Nerone e il quinquennio felice

Salito al potere appena diciassettenne, Nerone fu guidato dai due consiglieri, il prefetto del pretorio Afranio Burro e il Filosofo Seneca, e dalla madre Agrippina. Gli anni dal 54 e 59 a.C. sono chiamati "quinquennio felice", perché, grazie a Seneca, che era senatore, l'imperatore coinvolse il senato nella gestione dello stato.

La gestione autoritaria di Nerone

Nerone passò a una gestione autoritaria e assoluta: si liberò della madre e di Seneca, costretto a lasciare la vita pubblica e a uccidersi con l'accusa di aver aderito alla congiura dei Pisoni contro l'imperatore. L'immagine del principe era molto popolare presso la plebe, soprattutto grazie a spettacoli e giochi pubblici, malvisti dal senato. Nel 64 a.C., un incendio distrusse gran parte del centro romano. Si sospettava che fosse stato ordinato da Nerone, il quale incolpò una piccola comunità cristiana. Egli sfruttò gli enormi spazi lasciati dall'incendio per realizzare la residenza monumentale della casa d'oro, Ovvero la Domus aurea, il suo nuovo palazzo. Nerone represse una vasta Insurrezione in Giudea, inviando il generale Flavio Vespasiano. L'inasprimento della repressione determinò una serie di rivolte. Le truppe spagnole, guidate dal vecchio senatore Galba, proclamarono l'imperatore il loro comandante in Nerone fu dichiarato Nemico pubblico, togliendosi la vita nel 68 d.C.

Vespasiano e l'età Flavia

Il potere di Vespasiano creò, lasciato in eredità ai suoi due figli, definì l'età Flavia. Tito Flavio Vespasiano non aveva legami di parentela con il fondatore del principato e non apparteneva all'aristocrazia romana, provenendo da una famiglia del ceto equestre. A Vespasiano si deve la Lex de impero Vespasiani, che precisava per la prima volta quali erano le prerogative del principe e stabiliva che questo non era vincolato al rispetto della legge.

Avviò una politica di rigoroso contenimento delle spese, rimediando allo spettro di denaro pubblico dell'età neroniana. Egli prese Infatti le distanze da Nerone: demoni parte della Casa d'oro, restituendo alla città Le superfici utilizzate, e nell'area destinata alla realizzazione di un laghetto, avviò La costruzione di un monumentale anfiteatro, il Colosseo. Il principe fece costruire il Limes, una linea fortificata che mirava a difendere i confini dell'impero.

Tito e la distruzione del tempio

Alla morte di Vespasiano, il trono passò al suo figlio maggiore, Tito, che, nel 70 d.C., partecipò alla distruzione del tempio di Gerusalemme durante la repressione in Giudea . L'evento fu celebrato nell'arco di Tito, non lontano dal Colosseo.

Domiziano e la svolta autocratica

Domiziano, fratello minore di Tito, diede al suo regno una decisiva svolta autocratica, comportando la repressione di ogni forma di dissenso e l'avvio di persecuzioni a vari livelli, soprattutto verso cristiani ed ebrei, ritenuti delle minacce per la Pax deorum. Egli si rivelò un amministratore accorto e attento alle spese e consolidò le frontiere in alcune aree critiche. I successi di Domiziano non bastarono per evitargli lo stilista aperta del Senato per il suo sviluppo apertamente assolutistico. Nel 96 d.C., Domiziano cadde vittima di una congiura appoggiata da Senato e pretoriani.

Domande da interrogazione

  1. Chi è stato il secondo imperatore romano e come è salito al potere?
  2. Tiberio è stato il secondo imperatore romano, succedendo ad Augusto. È salito al potere ufficialmente come princeps dopo essere stato adottato da Augusto e aver ottenuto il titolo di "Augusto" alla morte del padre adottivo.

  3. Quali furono le principali azioni di Nerone durante il suo regno?
  4. Durante il suo regno, Nerone passò da una gestione dello stato che coinvolgeva il senato a una gestione autoritaria, eliminando oppositori come sua madre e Seneca. È noto per aver incolpato i cristiani per l'incendio di Roma nel 64 d.C. e per aver costruito la Domus Aurea su vasti spazi lasciati dall'incendio.

  5. Come ha influenzato Vespasiano la struttura politica e urbana di Roma?
  6. Vespasiano ha introdotto la Lex de impero Vespasiani, che definiva le prerogative del principe, e ha avviato una politica di contenimento delle spese pubbliche. Ha anche iniziato la costruzione del Colosseo e distanziato il suo governo da quello di Nerone, restituendo alla città le superfici precedentemente occupate dalla Domus Aurea.

  7. Qual è stato il contributo di Tito alla dinastia Flavia e alla storia di Roma?
  8. Tito, figlio di Vespasiano, ha contribuito alla dinastia Flavia partecipando alla distruzione del tempio di Gerusalemme e alla repressione in Giudea nel 70 d.C. Questo evento è stato celebrato nell'arco di Tito, vicino al Colosseo.

  9. In che modo Domiziano ha differito dai suoi predecessori e qual è stata la causa della sua caduta?
  10. Domiziano ha dato una svolta autocratica al suo regno, reprimendo ogni forma di dissenso e avviando persecuzioni, soprattutto verso cristiani ed ebrei. Nonostante fosse un amministratore accorto, la sua politica assolutistica lo portò a essere malvisto dal Senato, cadendo infine vittima di una congiura appoggiata da Senato e pretoriani nel 96 d.C.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino