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Concetti Chiave

  • Clistene riorganizzò la popolazione dell'Attica in dieci tribù, non più basate sul luogo di residenza, e creò un consiglio popolare di 500 membri, la bulé.
  • I membri della bulé venivano eletti per sorteggio e restavano in carica un anno, eleggendo gli arconti e i dieci strateghi, i comandanti dell'esercito e della flotta.
  • L'ostracismo era un provvedimento per prevenire la tirannide, permettendo di esiliare per dieci anni i politici considerati troppo influenti.
  • La democrazia ateniese escludeva le donne, gli schiavi e gli stranieri dai diritti politici, riservandoli ai soli cittadini maschi liberi.
  • Le donne erano subordinate all'autorità maschile e prive di diritti ereditari, mentre gli schiavi e i meteci, nonostante il loro contributo economico, erano esclusi dai diritti politici.

Indice

  1. Riforme di Clistene
  2. Ruolo della bulé
  3. Ostracismo e democrazia ateniese
  4. Condizione delle donne
  5. Ruolo degli schiavi

Riforme di Clistene

Clistene modificò completamente il criterio di suddivisione della popolazione dell'Attica organizzandola in dieci tribù definite non più in base al luogo di residenza. Alla riorganizzazione della popolazione Clistene affiancò la creazione di un consiglio popolare composto da 500 membri e chiamato bulé.

Ruolo della bulé

I membri della bulé venivano eletti per sorteggio dalle dieci tribù e restavano in carica un anno.

La bulé eleggeva gli arconti uno per tribù e dieci strateghi, vale a dire i comandanti dell'esercito e della flotta.

Ostracismo e democrazia ateniese

L'ostrascismo vale a dire un provvedimento con cui per evitare rischi di tirannide l'assemblea poteva allontanare dalla città per dieci anni i personaggi politici ritenuti eccessivamente influenti(l'ostrakon era la tavoletta di coccio su cui i cittadini scrivevano il nome di chi volevano mandare in esilio). Atene realizzò dunque il primo esempio di costituzione democratica della storia. Una democrazia però ancora imperfetta in quanto i diritti politici erano riservati solo ai cittadini maschi di condizione libera mentre ne erano escluse le donne gli schiavi e gli stranieri.

Condizione delle donne

La condizione sociale delle donne era di pesante emarginazione e subordinazione: erano del tutto soggette all'autorità del padre e del marito, non potevano possedere un patrimonio e non avevano il diritto di ereditare beni. La moglie poteva essere ripudiata dal marito anche senza motivo in questo caso però il marito era tenuto a restituire la dote alla famiglia della sposa.

Ruolo degli schiavi

Gli schiavi costituivano un importante fonte di ricchezza nelle poleis greche al punto che il loro numero arrivò a costituire quasi un terzo della popolazione totale. Essi erano impiegati ovunque sia al servizio dello stato sia presso i privati. Chi era schiavo era meno di qualsiasi diritto e tale rimaneva era tuttavia possibile l'affrancamento cioè la liberazione che avveniva per generosa concessione del padrone o per riscatto. Lo schiavo liberato in ogni caso non diventava un cittadino a pieno titolo in quanto rimaneva soggetto al controllo dell'antico padrone. Un altro gruppo sociale importante escluso dai diritti politici era quello costituito dagli stranieri chiamati meteci(immigrati).

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali riforme introdotte da Clistene per la nascita della democrazia ad Atene?
  2. Clistene riorganizzò la popolazione dell'Attica in dieci tribù non basate sul luogo di residenza e creò un consiglio popolare, la bulé, composto da 500 membri eletti per sorteggio. Introdusse anche l'ostracismo per prevenire la tirannide.

  3. Quali erano le limitazioni della democrazia ateniese secondo il testo?
  4. La democrazia ateniese era imperfetta poiché i diritti politici erano riservati solo ai cittadini maschi liberi, escludendo donne, schiavi e stranieri.

  5. Qual era la condizione sociale delle donne e degli schiavi nella società ateniese?
  6. Le donne erano emarginate e subordinate, senza diritti patrimoniali o di eredità. Gli schiavi erano una fonte di ricchezza, privi di diritti, ma potevano essere liberati, pur senza diventare cittadini a pieno titolo.

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