Concetti Chiave
- Gli Etruschi abitavano il centro Italia, sfruttando un territorio ricco di risorse naturali come metalli, legname e prodotti agricoli.
- La civiltà etrusca si sviluppò dalla civiltà villanoviana e dalle migrazioni dall'Oriente, evolvendosi in società urbane con classi sociali distinte.
- La loro economia prosperava grazie ai commerci di metalli e prodotti mediterranei, attirando l'interesse di Greci e Fenici.
- La società era dominata da un'aristocrazia benestante, con le donne godendo di privilegi significativi rispetto ad altre culture contemporanee.
- Politicamente, le città-stato etrusche erano indipendenti, governate inizialmente da monarchie e poi da repubbliche oligarchiche.
Indice
La civiltà villanoviana e l'origine etrusca
Gli Etruschi erano situati nel centro Italia, fra l’Appennino tosco-emiliano e il Lazio settentrionale, in un’area particolarmente adatta alle coltivazioni mediterranee (grano,vite, olio). Vi erano in quantità legname e pietre da costruzione ma soprattutto giacimenti minerari.
Nei secoli X-IX in questo territorio era situata la civiltà villanoviana. I villanoviani vivevano in capanne e non vi erano distinzioni sociali, e lo si può capire dalle tombe ritrovate che si presentavano molto simili.
Tra il IX e il VIII secolo a.C. si passò dall’incinerazione all’inumazione; anche nella società si stava distinguendo una classe per prestigio e ricchezza e al posto dei villaggi iniziarono a sorgere città. La civiltà etrusca nacque da questa civiltà villanoviana e dalle migrazioni di piccoli gruppi dell’Oriente che si insediarono in Italia per scambi commerciali.
L'economia e la società etrusca
Essendo situati in un territorio ricco di metalli, poichè la richiesta di questi materiali cresceva sempre di più, gli Etruschi divennero un polo di attrazione mercantile metallurgica specialmente per i greci e i fenici. Con gli scambi commerciali affluirono nei suoi porti numerosi prodotti del Mediterraneo orientale che avviarono una notevole prosperità economica e un forte impulso al progresso culturale.
La nobiltà godeva di uno straordinario grado di benessere, gli artigiani e i commercianti godevano di un discreto benessere e i contadini, invece, erano pesantemente sottomessi ai nobili. Le donne etrusche avevano nella loro società una posizione privilegiata e godevano di molte libertà rispetto a gran parte dei popoli di quell’epoca.
Il potere politico e la cultura etrusca
La ricca aristocrazia deteneva il potere politico. Ogni città costituiva uno Stato indipendente governato da un sovrano. Poi, a partire dal VI secolo a.C. , le monarchie furono sostituite da repubbliche oligarchiche e il potere fu esercitato dall’intera nobiltà. Gli Etruschi non furono mai uno Stato unitario.
L’alfabeto utilizzato dagli Etruschi era derivato da quello greco e anche l’arte fu soggetta all’influenza greca, ma ci furono anche elementi originali degli Etruschi come la porta ad arco che usavano in modo sistematico. I centri urbani erano spesso edificati sopra alture, sia per la difesa sia per sfuggire alla malaria.
Religione e declino degli Etruschi
Le divinità adorate da questo popolo alcune erano tratte dal mito greco, altre erano di origine locale, le maggiori corrispondevano a divinità greche. La divinazione fu molto importante per gli Etruschi, interpretavano la volontà degli dèi attraverso le viscere degli animali. L’oltretomba lo immaginavano in modo diverso secondo le epoche.
La maggiore causa del declino di questa civiltà fu tra il V e il III secolo quando Roma, ormai potente, demolì tutte le città etrusche.
Domande da interrogazione
- Qual era il territorio occupato dagli Etruschi?
- Come si formò la civiltà etrusca?
- Qual era l'organizzazione politica degli Etruschi?
- Quali furono le cause del declino della civiltà etrusca?
Gli Etruschi erano situati nel centro Italia, tra l'Appennino tosco-emiliano e il Lazio settentrionale, in un'area adatta alle coltivazioni mediterranee e ricca di risorse naturali come legname, pietre e giacimenti minerari.
La civiltà etrusca si formò dalla civiltà villanoviana e dalle migrazioni di piccoli gruppi dall'Oriente, che si insediarono in Italia per scambi commerciali, portando alla nascita di città e una società con distinzioni di prestigio e ricchezza.
Ogni città etrusca costituiva uno Stato indipendente governato da un sovrano, e dal VI secolo a.C. le monarchie furono sostituite da repubbliche oligarchiche, con il potere esercitato dall'intera nobiltà.
La principale causa del declino della civiltà etrusca fu la crescente potenza di Roma, che tra il V e il III secolo demolì tutte le città etrusche.