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Concetti Chiave

  • Pompeo rimase a Roma per ristabilire l'ordine e fu nominato consul sine collega, preparandosi a confrontarsi con Cesare.
  • Nel 49 a.C., Cesare varcò il Rubicone con le sue legioni, dando inizio a una nuova guerra civile contro Pompeo.
  • Pompeo, sorpreso dalla rapida mossa di Cesare, abbandonò l'Italia e si trasferì in Epiro, dove aveva una forte base di supporto.
  • Cesare sconfisse gli alleati di Pompeo in Spagna, assicurandosi di non essere attaccato alle spalle.
  • Nella Battaglia di Farsalo, nel 48 a.C., Cesare annientò le truppe pompeiane nonostante la loro superiorità numerica.

Indice

  1. Pompeo e il disordine a Roma
  2. La mossa di Cesare e la guerra civile
  3. La strategia di Cesare e la battaglia di Farsalo

Pompeo e il disordine a Roma

Pompeo, anziché andare in Spagna, era rimasto a Roma perché la città era in preda al disordine e perché sperava, egli stesso alimentando il disordine, di diventare l’ago della bilancia: infatti, il Senato si rivolse a lui, anche stimolato dall’ideale ciceroniano e nel 52 a.C., per ristabilire l’ordine, nominò Pompeo consul sine collega; Pompeo riuscì sbrigativamente a ristabilire l’ordine, facendo strage di bande armate che si aggiravano in città, ma soprattutto (con questo titolo anti-tradizionale) si preparò ad affrontare Cesare: infatti nel 49 a.C., quando finiva il suo pro-consolato, Cesare avrebbe sperato che l’accordo con Pompeo ancora funzionasse e quindi immaginava o di essere eletto console, o di avere una proroga del suo pro-consolato.

La mossa di Cesare e la guerra civile

Quindi Pompeo, ormai completamente spostato verso l’oligarchia, intimò a Cesare di tornare: egli diede così ordine ai suoi legionari di varcare il Rubicone (il limite della provincia della Gallia cisalpina), cosciente che in questo modo dava inizio ad una nuova guerra civile (perché, come Silla un tempo, sarebbe entrato nel Pomerium [il limite sacro di Roma] con le armi); la fulminea mossa di Cesare colse i pompeiani impreparati: Pompeo abbandonò l’Italia e si trasferì in Epiro, in quanto la sua base d’appoggio, la sua clientela maggiore era in Oriente, là dove aveva operato per tanti anni, anche se una parte delle sue forze era in Spagna, perché aveva avuto il pro-consolato della Spagna ulteriore.

La strategia di Cesare e la battaglia di Farsalo

Si apersero così due fronti e Cesare, come nel suo stile, procedette con grande velocità: per non essere aggredito alle spalle dagli amici di Pompeo, anzitutto andò in Spagna e li sconfisse, poi si recò in Tessaglia (Grecia) dove, nella Battaglia di Farsalo (48 a.C.), annientò le truppe pompeiane sebbene fossero molto più numerose delle sue.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la strategia di Pompeo per ristabilire l'ordine a Roma?
  2. Pompeo rimase a Roma per alimentare il disordine e diventare l'ago della bilancia. Fu nominato consul sine collega dal Senato e ristabilì l'ordine eliminando le bande armate.

  3. Come reagì Cesare all'intimazione di Pompeo di tornare a Roma?
  4. Cesare ordinò ai suoi legionari di varcare il Rubicone, iniziando così una nuova guerra civile, cogliendo i pompeiani impreparati e costringendo Pompeo a ritirarsi in Epiro.

  5. Quale fu l'esito della Battaglia di Farsalo?
  6. Nella Battaglia di Farsalo, Cesare sconfisse le truppe pompeiane, nonostante fossero numericamente superiori, consolidando la sua posizione nella guerra civile.

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