Concetti Chiave
- Il governo di Cesare includeva la Gallia Cisalpina e la Gallia Narbonense, parte dell'odierna Francia meridionale.
- Nel 58 a.C., Cesare respinse le tribù germaniche oltre il Reno e sottomise la Gallia centrale al dominio romano.
- Cesare costruì un ponte sul Reno per intimidire i Germani e sbarcò due volte in Britannia, sottomettendo la parte inferiore dell'isola.
- Le ribellioni gallesi culminarono nella vittoria romana di Alesia nel 52 a.C., consolidando il dominio romano in Gallia.
- La Gallia assimilò rapidamente la civiltà romana, contribuendo significativamente alla civiltà europea.
Indice
Il governo di Cesare
Il territorio del quale Cesare aveva ottenuto il governo per cinque anni era composto dalla Gallia Cisalpina e dalla parte meridionale dell’odierna Francia, detta Gallia Narbonense per il nome della capitale, Narbona.
Le tribù della Gallia
Il resto della Francia (Gallia Transalpina), era popolato dalle fiere e combattive tribù degli Aquitani a sud, dei Galli o Celti al centro, dei Belgi a nord. Oltre il Reno premevano tribù germaniche, che nel 58 a. C., guidate da Ariovisto, passarono il Reno, spingendosi avanti le popolazioni della odierna Svizzera che penetrarono nella Gallia.
Le conquiste di Cesare
Chiamato dalle popolazioni invase, Cesare respinse gli occupanti oltre i loro confini e sottomise tutta la Gallia centrale al dominio romano.
Negli anni successivi Cesare combatté e vinse anche i Belgi e gli Aquitani, poi, volendo intimorire i Germani, fece costruire in soli dieci giorni un robusto ponte di legno sul Reno e si inoltrò nella Germania; quindi sbarcò per due volte nella Britannia (Inghilterra) e si spinse oltre l’attuale Londra, sottomettendo a Roma la parte inferiore dell’isola.
Ribellioni e vittorie romane
I Galli sottomessi a Roma tentarono varie ribellioni; la più notevole fu quella guidata da Vercingetorige ma tutto terminò con la brillante vittoria romana di Alesia (52 a.C.). Così, per opera di Cesare, in pochi anni Roma aveva esteso il suo dominio si tutta la Gallia, si era affacciata sul Reno, s’era protesa oltre la Manica. Queste imprese sono narrate da Cesare nei suoi “Commentari”.
L'eredità della Gallia
La Gallia assimilò ben presto la civiltà romana e la fece sua; questa terra, che si considerò sempre figlia di Roma, diede uno dei contributi più grandi alla civiltà europea.