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Concetti Chiave

  • Cesare era noto per la sua clemenza, ma molti tra coloro che ne beneficiarono si ribellarono contro di lui, culminando nel suo assassinio il 15 marzo del 44 a.C.
  • L'assassinio di Cesare fu una reazione emotiva dei congiurati che non avevano un'alternativa pronta al suo governo, portando lo Stato verso la guerra civile.
  • I congiurati commisero l'errore strategico di uccidere Cesare senza eliminare i suoi collaboratori chiave, come Marco Antonio, che mantenne il potere.
  • Marco Antonio comprese che la plebe e i veterani restavano fedeli a Cesare, rendendo difficile al Senato sostenere i congiurati.
  • La cospirazione contro Cesare è vista come un evento storico cruciale, dimostrando l'importanza di avere un piano successorio quando si tenta di rovesciare un leader.

Indice

  1. La ribellione contro Cesare
  2. L'errore dei congiurati
  3. Marco Antonio e la plebe

La ribellione contro Cesare

Cesare fu infatti molto clemente, ma in molti, tra quelli che furono oggetto della propria clemenza, si ribellarono a colui che ormai in tutti i sensi era un padrone assoluto dello Stato; alle idi di Marzo (il 15 del mese) del 44 Cesare fu trafitto dai pugnali dei congiurati mentre entrava in Senato (dunque, pur essendo geniale, non aveva saputo misurare la quantità di odio ed invidia che si addensavano intorno alla sua persona). Fu una reazione emotiva, in quanto i congiurati uccisero Cesare ma non seppero che cosa sostituire: chi sostituirgli, che cosa, quale alternativa logica, funzionale ed adeguata ai tempi dare a Cesare.

L'errore dei congiurati

Se si uccide un grande uomo bisogna sapere con che sostituirlo, altrimenti è del tutto inutile: la cospirazione contro Cesare non ha caso è uno dei grandi nodi della storia mondiale, l’uccisione di un dittatore senza aver creato un’alternativa resta un gesto fine a se stesso, che precipita lo Stato nella guerra civile, cosa che accadde subito dopo la morte di Cesare; fra l’altro i congiurati commisero un errore strategico: essi uccisero Cesare ma lasciarono in vita i suoi collaboratori più importanti, come per esempio Marco Antonio, che era il luogotenente del dittatore, console nel 44.

Marco Antonio e la plebe

I congiurati stessi non si erano resi conto che c’era un erede di Cesare, che all’epoca stava in Armenia, per poi organizzare la spedizione contro i Parti, che probabilmente sarebbe riuscito (con la sua genialità, prontezza, velocità ed i suoi soldi) ad espugnare al fianco di Cesare; Marco Antonio si rese conto che la plebe (compreso tutto l’insieme dei veterani di Cesare) non avrebbe facilmente dimenticato la sua affezione per questo grandissimo uomo e che la posizione del Senato, il quale tentava di tutelare la posizione dei congiurati (perché espressi dal suo seno), non sarebbe gradita né al popolo, né ai veterani.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'errore principale dei congiurati nell'uccisione di Cesare?
  2. I congiurati non avevano un'alternativa pronta per sostituire Cesare, il che ha portato lo Stato alla guerra civile.

  3. Chi era Marco Antonio e quale ruolo ha avuto dopo la morte di Cesare?
  4. Marco Antonio era il luogotenente di Cesare e console nel 44, e ha riconosciuto che la plebe e i veterani non avrebbero dimenticato facilmente Cesare.

  5. Qual era la percezione del Senato riguardo ai congiurati e come è stata vista dal popolo?
  6. Il Senato cercava di proteggere i congiurati, ma questa posizione non era gradita né al popolo né ai veterani di Cesare.

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