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Concetti Chiave

  • Alla morte di Settimo Severo nel 211, Caracalla e Geta ereditarono l'impero, ma Caracalla uccise il fratello nel 212, consolidando il suo potere.
  • Caracalla assicurò il supporto dell'esercito con aumenti di paga, ma la sua gestione economica portò all'introduzione della moneta d'argento antoniniano.
  • La Costitutio Antoniniana estese la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell'impero, uniformando il sistema fiscale e legale.
  • Caracalla aspirava ad estendere i confini dell'impero come Alessandro Magno, iniziando una spedizione contro i Parti nel 216.
  • La sua morte avvenne nel 217 a causa di una congiura guidata da Macrino, che fu poi sconfitto grazie all'abile manovra politica di Giulia Domna.

Indice

  1. La successione di Settimo Severo
  2. Il governo di Caracalla
  3. La riforma fiscale di Caracalla
  4. L'ambizione di Caracalla e la sua fine

La successione di Settimo Severo

Alla morte di Settimo Severo, avvenuta in Britannia nel 211, si interruppe la fase di relativa stabilità assicurata all'impero dal suo lungo ed equilibrato regno. Gli succedettero i figli Caracalla e Geta, ma nel 212 Caracalla uccise il fratello minore, si liberò di alcuni fidati collaboratori del padre e si garanti' l'appoggio dell'esercito con aumenti di paga e nuovi privilegi.

Il governo di Caracalla

Tuttavia a causa del temperamento dispotico e della salute cagionevole, la sua attività di governo fu incostante e molto spazio fu concessa alla madre, Giulia Domna, e al consiglio di governo. Intanto un aumento della paga dei soldati lasciò le casse statali vuote: per questo motivo Caracalla cominciò a svilire la moneta, riducendone la percentuale di oro e mettendo in circolazione una moneta d'argento, l'antoniniano.

La riforma fiscale di Caracalla

Per accrescere il gettito fiscale Caracalla emise la Costitutio Antoniniana, con cui si estendeva la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell'impero: le tasse infatti, connesse allo sfruttamento della terra, erano versate soltanto da chi godeva della cittadinanza. Con la nuova legge le tasse sulla terra erano estese a tutti i provinciali, i quali però avrebbero dovuto continuare a versare anche gli altri tributi. Il risultato più importante di tale riforma fu la raggiunta parificazione tra Italia e province e quindi l'allargamento a tutto il territorio dell'impero della legislazione romana ordinaria. Questo agevolò la creazione di un'unica civiltà, caratterizzata dall'uso ufficiale della lingua latina, dal medesimo ordinamento giuridico e dagli stessi diritti e doveri per ogni cittadino.

L'ambizione di Caracalla e la sua fine

L'ambizioso progetto di Caracalla prevedeva anche l'estensione dei confini dell'impero, fino ai guerrieri, fino a eguagliare quelli raggiunti da Alessandro magno, del quale l'imperatore si credeva una reincarnazione. Pertanto, egli iniziò nel 216 una nuova spedizione contro i Parti, da sempre nemici di Roma. Caracalla non ebbe però la possibilità di concludere l'impresa perché venuto lì a mancare la voce dell'esercito nel 217 morì in una congiura ordita contro di lui da Macrino, prefetto del pretorio originario della Mauritania e gradito al Senato. Nonostante la situazione critica la famiglia imperiale riuscì a mantenere il potere grazie al Giulia Domna, la quale nel 218 d.C., impose come nuovo imperatore un suo giovane parente, Sestio Vario Avito Bassiano. Gli eserciti dei due contendenti si scontrarono ad Antiochia, dove Macrino, abbandonata dalla maggior parte dell'esercito fu sconfitto, catturato e messo a morte.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze immediate della morte di Settimo Severo per l'Impero Romano?
  2. Alla morte di Settimo Severo nel 211, l'Impero Romano perse la stabilità del suo regno, e i suoi figli Caracalla e Geta presero il potere. Tuttavia, Caracalla uccise Geta nel 212, portando a una serie di cambiamenti politici e militari.

  3. Quali misure economiche adottò Caracalla durante il suo regno?
  4. Caracalla aumentò la paga dei soldati, svuotando le casse statali, e introdusse l'antoniniano, una moneta d'argento. Inoltre, emise la Costitutio Antoniniana per estendere la cittadinanza romana e aumentare il gettito fiscale.

  5. Come si concluse il regno di Caracalla e chi prese il potere successivamente?
  6. Caracalla fu assassinato nel 217 in una congiura orchestrata da Macrino. Tuttavia, grazie a Giulia Domna, la famiglia imperiale mantenne il potere, imponendo Sestio Vario Avito Bassiano come nuovo imperatore nel 218.

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