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Concetti Chiave

  • Dopo la vittoria ad Ilerda, Cesare prese il controllo di Marsiglia, privandola delle sue risorse, e si recò in Gallia Cisalpina per riorganizzarla.
  • Nel dicembre del 49 a.C., Cesare si trovava a Roma, dove, in qualità di dittatore per otto giorni, si fece eleggere Console e prese provvedimenti per la crisi finanziaria.
  • Pompeo, con sei legioni in Macedonia e aspettandone altre dalla Siria, rifiutò il dialogo con Cesare e tentò di bloccare le sue truppe a Brindisi.
  • Nonostante il blocco navale di Pompeo, le truppe di Cesare riuscirono a salpare da Brindisi e a ricongiungersi con il loro comandante in Illiria.
  • Cesare tentò di intercettare le legioni di Metello Scipione, ma fallì, portando a un confronto indiretto con Pompeo, che preferì evitare lo scontro diretto.

Indice

  1. Cesare e la Spagna Betica
  2. Riorganizzazione e dittatura a Roma
  3. Pompeo e le tensioni in Macedonia
  4. Scontro navale e strategie militari
  5. Inseguimenti e strategie di Pompeo

Cesare e la Spagna Betica

Cesare, dopo la vittoria ad Ilerda, lasciò il tribuno Cassio a governare la Spagna Betica e raggiunse Marsiglia facendola capitolare e privandola di navi, armi, denaro e territorio.

Riorganizzazione e dittatura a Roma

Poi andò nella Gallia Cisalpina per riorganizzarla. In dicembre fu a Roma dove rimase solo otto giorni, sufficienti in qualità di dittatore a farsi eleggere Console per il 48 a.c. con Servilio, ad amnistiare gli esiliati, a porre qualche rimedio alla crisi finanziaria. Poi abdicò alla dittatura e raggiunse Brindisi per passare in Oriente.

Pompeo e le tensioni in Macedonia

Pompeo che si trovava a Tessalonica, in Macedonia con i senatori, aveva sei legioni e ne aspettava altrettante dalla Siria dove aveva mandato Metello Scipione. Tuttavia infastidiva molti dei Romani che lo accompagnavano, a cominciare da Cicerone, che mal tolleravano gli stretti rapporti con i vari regoli locali da cui accettava aiuti.

Scontro navale e strategie militari

Rifiutò ancora i tentativi di dialogo di Cesare, che era sbarcato il 4 gennaio del 48 a.C. in Illiria precedendo le sue truppe pronte a salpare da Brindisi. Per impedirne la partenza, Pompeo inviò una flotta con l’intento di imbottigliarle nel porto di brindisi: solo alla fine del mese i soldati di Cesare riuscirono a forzare il blocco navale e a salpare incontrandosi di nuovo con il loro comandante.

Inseguimenti e strategie di Pompeo

Cesare bloccò Pompeo a Durazzo ma a luglio una tempesta distrusse gran parte della sua flotta, permettendo al nemico di forzare le linee. Cesare aveva intanto spedito Domizio Enobarbo ad intercettare Metello Scipione che guidava le sei legioni reclutate in Siria. Il tentativo fallì e Enobarbo fu costretto a ripiegare in Tessaglia. Cesare decise di raggiungerlo e Pompeo preferì inseguirlo anziché tornare a Roma. Forse non voleva fare dell’Italia un campo di battaglia. Pensava di adottare una tecnica temporeggiatrici, evitando l’attacco convinto che Cesare privo di appoggi si sarebbe gradualmente indebolito. Ma i nobili che erano con lui volevano uno scontro decisivo, anche perché tolleravano a fatica lo stesso Pompeo.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le azioni principali di Cesare dopo la vittoria ad Ilerda?
  2. Dopo la vittoria ad Ilerda, Cesare lasciò il tribuno Cassio a governare la Spagna Betica, capitolò Marsiglia privandola di risorse, riorganizzò la Gallia Cisalpina, e a Roma si fece eleggere Console per il 48 a.C., amnistiò esiliati e affrontò la crisi finanziaria.

  3. Come reagì Pompeo alle mosse di Cesare?
  4. Pompeo, che si trovava in Macedonia, rifiutò i tentativi di dialogo di Cesare e cercò di bloccare le sue truppe a Brindisi. Tuttavia, i soldati di Cesare riuscirono a forzare il blocco navale e a riunirsi con lui.

  5. Qual era la strategia di Pompeo contro Cesare e come si sviluppò la situazione?
  6. Pompeo preferì una strategia temporeggiatrice, evitando l'attacco diretto, sperando che Cesare si indebolisse senza supporto. Tuttavia, i nobili con Pompeo volevano uno scontro decisivo, e la situazione si complicò con le manovre militari in Tessaglia.

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