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Concetti Chiave

  • Le cene ateniesi si dividevano in due fasi: una cena mista e un simposio esclusivamente maschile.
  • Il simposio era un evento che durava fino all'alba, caratterizzato da discussioni filosofiche e letterarie.
  • Le etère, donne colte e indipendenti, partecipavano al banchetto, rendendolo culturalmente vivace.
  • La musica, con strumenti come la lira e l’aulos, era essenziale per l'atmosfera del simposio.
  • Il vino, servito in diverse varianti e sempre diluito, era il re indiscusso del banchetto.

Indice

  1. Le cene ateniesi
  2. Il simposio e i suoi partecipanti
  3. Ruolo delle etère e della musica
  4. Il vino, protagonista del simposio

Le cene ateniesi

Le grandi cene ateniesi si dividevano in due parti: alla prima, considerata la cena vera e propria, partecipavano sia gli uomini che le donne (solo le etère); alla seconda convivevano solo gli uomini, che bevevano notevoli quantità di vino. I

Il simposio e i suoi partecipanti

Il banchetto (o “simposio”) durava spesso fino all’alba: i partecipanti discutevano degli argomenti più vari, come ci rivela anche il famoso dialogo del filosofo Platone, il Simposio, dove i convitati discutono dell’amore (fra gli invitati ci sono il filosofo Socrate, il poeta comico Aristofane, il poeta tragico Agatone, il padrone di casa, il medico Erissimaco e lo spregiudicato politico Alcibiade).

Ruolo delle etère e della musica

Il banchetto era allietato dalla presenza di etère, prostitute di alto livello che, al contrario delle donne comuni, erano colte, potevano gestire i propri averi e uscire liberamente.

La musica era un elemento fondamentale del banchetto. Gli strumenti usati erano la lira e l’aulos (il flauto). I convitati esibivano in brevi componimenti poetici (skolio).

Il simposio era un momento di piacere e di rilassamento: si banchettava comodamente sdraiati.

Il vino, protagonista del simposio

Signore del simposio era ovviamente il vino. Accompagnato da formaggio, olive, frutta secca e stuzzichini salati o piccanti, poteva essere servito freddo, ma anche caldo, profumato o aromatizzato; era sempre mescolato con acqua, talvota con il miele.

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