Concetti Chiave
- Le cene ateniesi si dividevano in due fasi: una cena mista e un simposio esclusivamente maschile.
- Il simposio era un evento che durava fino all'alba, caratterizzato da discussioni filosofiche e letterarie.
- Le etère, donne colte e indipendenti, partecipavano al banchetto, rendendolo culturalmente vivace.
- La musica, con strumenti come la lira e l’aulos, era essenziale per l'atmosfera del simposio.
- Il vino, servito in diverse varianti e sempre diluito, era il re indiscusso del banchetto.
Indice
Le cene ateniesi
Le grandi cene ateniesi si dividevano in due parti: alla prima, considerata la cena vera e propria, partecipavano sia gli uomini che le donne (solo le etère); alla seconda convivevano solo gli uomini, che bevevano notevoli quantità di vino. I
Il simposio e i suoi partecipanti
Il banchetto (o “simposio”) durava spesso fino all’alba: i partecipanti discutevano degli argomenti più vari, come ci rivela anche il famoso dialogo del filosofo Platone, il Simposio, dove i convitati discutono dell’amore (fra gli invitati ci sono il filosofo Socrate, il poeta comico Aristofane, il poeta tragico Agatone, il padrone di casa, il medico Erissimaco e lo spregiudicato politico Alcibiade).
Ruolo delle etère e della musica
Il banchetto era allietato dalla presenza di etère, prostitute di alto livello che, al contrario delle donne comuni, erano colte, potevano gestire i propri averi e uscire liberamente.
La musica era un elemento fondamentale del banchetto. Gli strumenti usati erano la lira e l’aulos (il flauto). I convitati esibivano in brevi componimenti poetici (skolio).
Il simposio era un momento di piacere e di rilassamento: si banchettava comodamente sdraiati.
Il vino, protagonista del simposio
Signore del simposio era ovviamente il vino. Accompagnato da formaggio, olive, frutta secca e stuzzichini salati o piccanti, poteva essere servito freddo, ma anche caldo, profumato o aromatizzato; era sempre mescolato con acqua, talvota con il miele.