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di Zose
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Concetti Chiave

  • Con Ottaviano, la repubblica romana evolve in un principato, con lui che assume titoli e poteri monarchici.
  • Augusto riforma le istituzioni statali, distinguendo tra cariche senatorie e imperiali e introducendo nuovi ruoli come i prefetti.
  • Promuove il culto della sua persona, legandosi agli intellettuali dell'epoca e consolidando il consenso attraverso la cultura e la religione.
  • Augusto garantisce un periodo di pace e stabilità dopo le guerre civili, espandendo e difendendo i confini dell'Impero.
  • Dopo la sua morte, il potere dinastico evidenzia la natura autocratica dell'impero, con i successori presentati come tiranni da storiografi.

Indice

  1. La trasformazione della repubblica
  2. Il consenso e la cultura
  3. Le campagne militari di Augusto
  4. La successione e il senato

La trasformazione della repubblica

Con Ottaviano la repubblica si trasforma in principato. Ottaviano assume i titoli di prunceps, imperator e pater patriae; il cognome di Augusto; la carica di pontefice massimo. Pur lasciando apparentemente intatte le magistrature repubblicane, Ottaviano esercita di fatto un potere monarchico, concentrando nelle sue mani cariche e titoli che gli danno il potere dell'esercito, il controllo della politica estera e quello delle attività del senato. Augusto riforma le istituzioni dello Stato dividendo le cariche tra l'ordine equestre e quello senatorio e introduce nuove cariche, i prefetti. Riorganizzando inoltre il sistema delle province distinguendole tra senatorie e imperiali.

Il consenso e la cultura

L'imperatore è molto attento all'organizzazione del consenso intorno alla sua persona. Assunto il ruolo di restauratore della religione tradizionale, favorisce in Oriente la propria divinizzazione e in Occidente il sorgere di culti tribali al suo Genio tutelare. Inoltre, per mezzo del suo potente collaboratore Macenate, lega a sè i più illustri intellettuali del suo tempo: dai poeti Virgilio e Orazio allo storico Tito Livio. Dopo decenni di guerre civili Augusto assicura ai Romani un periodo di pace, che si traduce in una maggiore stabilità dei confini.

Le campagne militari di Augusto

A tal fine Augusto intraprende una serie di campagne militari, che assicurano a Roma il controllo della penisola iberica e la sottomissione delle tribù stanziate lungo i passi alpini. In Europa centrale il problema germanico rimane in parte irrisolto, specie dopo la sconfitta delle truppe imperiali a Teutoburgo, mentre in Oriente il problema partico è risolto per via diplomatica.

La successione e il senato

Alla morte di Augusto l'equilibrio da lui costruito si spezza. Di fronte a una successione di tipo dinastico, il senato prende atto del carattere autocratico del potere imperiale. Di qui, tutta una produzione storiografica che presenta i successori di Augusto, i Giulio-Claudii, come feroci e corrotti tiranni; di qui una catena di congiure, però, non portano alla restaurazione degli ordinamenti repubblicani.

Domande da interrogazione

  1. Quali titoli e cariche assume Ottaviano per consolidare il suo potere?
  2. Ottaviano assume i titoli di princeps, imperator e pater patriae, il cognome di Augusto e la carica di pontefice massimo, esercitando di fatto un potere monarchico.

  3. Come Augusto gestisce il consenso e la stabilità durante il suo principato?
  4. Augusto organizza il consenso intorno alla sua persona promuovendo la religione tradizionale, favorendo la divinizzazione in Oriente e legando a sé intellettuali come Virgilio e Orazio, assicurando un periodo di pace e stabilità.

  5. Quali problemi territoriali affronta Augusto e come li risolve?
  6. Augusto affronta il problema germanico, irrisolto dopo la sconfitta a Teutoburgo, e risolve diplomaticamente il problema partico, mentre assicura il controllo della penisola iberica e delle tribù alpine.

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