Concetti Chiave
- Il Nilo ha reso l'agricoltura egiziana altamente produttiva grazie al limo fertile e a un avanzato sistema di canalizzazione.
- L'unificazione dei regni egizi intorno al 3100 a.C. segnò l'inizio della storia unitaria, con caratteristiche civili stabili nel tempo.
- La struttura statale dell'Egitto era fortemente centralizzata, con il faraone al vertice come figura divina e centro politico, religioso ed economico.
- Gli scribi rappresentavano un elemento chiave nella società, gestendo la scrittura, la contabilità, e conservando la memoria storica del regno.
- I Testi delle piramidi, tra i più antichi testi religiosi, mostrano l'evoluzione del concetto di immortalità, inizialmente riservato al faraone.
Indice
L'agricoltura e l'unificazione dell'Egitto
In Egitto grazie al limo, che rendeva fertile il terreno, e ai lavori di canalizzazione e controllo delle piene del Nilo, la produttività agricola divenne straordinaria e si potevano ottenere più raccolti di cereali in un anno.
Verso il 3100 a.C. comincia la storia vera e propria dell'Egitto, con l'unificazione dei due regni da parte di un re che la tradizione chiama Menes. È una storia unitaria, nel senso che alcune caratteristiche della civiltà egizia rimasero sostanzialmente stabili nel tempo.
Le fasi storiche dell'Egitto
Si individuano convenzionalmente quattro fasi, intervallate da periodi intermedi di crisi del potere monarchico o di dominio straniero: epoca arcaica o protodinastica (3100-2600 a.C. ca); Antico Regno (2600-2150 a.C. ca); Medio Regno (2050-1750 a.C.); Nuovo Regno (1540-1070 a.C.).
Il dominio straniero e la dinastia indipendente
Nel 525 a.C per due secoli l'Egitto cadde sotto il dominio dei persiani. Fu poi conquistato da Alessandro Magno nel 331 a.C., ma poco dopo, sul finire del IV secolo a.C., tornò ad avere una dinastia indipendente che regnò fino al 31 a.C., data della conquista romana.
Il centralismo e il ruolo del faraone
Un carattere essenziale dello Stato egizio fu il forte centralismo, basato su una rigida gerarchia che faceva capo al "signore dell'Alto e del Basso Egitto", il faraone. Centinaia di faraoni, divisi in 30 dinastie, governarono l'Egitto nella sua storia plurimillenaria.
Fin dalle prime dinastie questa figura assunse le caratteristiche di un dio. Il palazzo del faraone era il cuore politico, religioso ed economico del regno, il centro di un'amministrazione efficiente e ramificata.
La complessa organizzazione dello stato egizio si basava sul lavoro di numerosi funzionari. Una classe molto importante era quella dei sacerdoti, custodi dei culti e del di sapere religiose.
La società egizia e il ruolo degli scribi
La figura chiave della società egizia era lo scriba, l'unico a condividere con i sacerdoti la conoscenza della complessa scrittura. Gli scribi tenevano la contabilità e gli inventari delle proprietà, stilavano i contratti e la corrispondenza amministrativa, registravano gli scambi commerciali e l'andamento delle piene del Nilo. Gli scribi di palazzo erano in un certo senso anche degli storici, perché conservavano la memoria del regno mettendo per iscritto le gesta del faraone. La maggior parte di questi documenti era vergata su fogli di papiro, ma ci si serviva anche di tavolette di argilla.
I Testi delle piramidi e l'immortalità
I Testi delle piramidi, risalenti all'Antico Regno, sono i più antichi testi religiosi pervenutici e mostrano che in realtà solo il faraone aveva accesso all'immortalità. Soltanto dopo alcuni secoli anche i ceti elevati della società egizia ebbero questo privilegio, poi, a mano a mano, la vita dopo la morte divenne un "diritto" di tutti, ma soltanto coloro che potevano permettersi i costi della mummificazione e una tomba.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo del Nilo nell'agricoltura dell'Antico Egitto?
- Chi fu Menes e quale fu il suo contributo alla storia egizia?
- Qual era la struttura del potere nello Stato egizio?
- Qual era l'importanza degli scribi nella società egizia?
Il Nilo, grazie al limo che rendeva fertile il terreno e ai lavori di canalizzazione e controllo delle piene, permetteva una straordinaria produttività agricola, consentendo più raccolti di cereali in un anno.
Menes è il re che, secondo la tradizione, unificò i due regni dell'Egitto intorno al 3100 a.C., dando inizio alla storia unitaria dell'Egitto.
Lo Stato egizio era caratterizzato da un forte centralismo, con una rigida gerarchia che faceva capo al faraone, considerato un dio, e supportato da un'amministrazione efficiente e ramificata.
Gli scribi erano fondamentali nella società egizia, poiché gestivano la contabilità, gli inventari, i contratti, la corrispondenza amministrativa e registravano le gesta del faraone, conservando la memoria del regno.