Concetti Chiave
- Lo sviluppo scientifico-tecnologico è cruciale per la crescita economica e il benessere di un Paese, portando innovazione e migliorando la qualità della vita.
- La tecnologia ha un impatto maggiore rispetto al lavoro e al capitale nella crescita economica, ma richiede ingenti investimenti in Ricerca e Sviluppo.
- Paesi con risorse limitate spesso devono importare tecnologie, un processo costoso che può rallentare la crescita economica.
- La creatività scientifica è essenziale per l'innovazione, ma è ostacolata da un sistema che favorisce il conformismo e professionalismo.
- Nonostante la burocrazia dei brevetti, promuovere la curiosità scientifica è fondamentale per individuare e sviluppare vere innovazioni, come dimostra il progetto "WarkaWater".
Indice
- Importanza dello sviluppo scientifico-tecnologico
- Fattori della crescita economica
- Problemi dei paesi con risorse limitate
- Circolo vizioso tra economia e tecnologia
- Creatività scientifica e sistema burocratico
- Conformismo e creatività nella ricerca
- Sopravvivenza della creatività scientifica
- Curiosità scientifica e innovazione
- Problemi nel sistema dei brevetti
- Confusione nella proprietà intellettuale
- Incoraggiare la curiosità scientifica
- Innovazione e collaborazione internazionale
Importanza dello sviluppo scientifico-tecnologico
Lo sviluppo scientifico-tecnologico è un fattore fondamentale per la crescita economica di un Paese.
Esso contribuisce all’aumento del benessere, della salute e della qualità della vita della popolazione. Infatti, grazie alla ricerca scientifica si ottiene innovazione, essenziale per garantire il progresso della società e il relativo sviluppo di economia e benessere.Fattori della crescita economica
Sono essenzialmente tre i fattori che determinano, in proporzioni diverse, la crescita economica: il lavoro, il capitale investito e la tecnologia. Tra questi, la tecnologia incide profondamente e in misura maggiore rispetto al capitale investito e al lavoro. Allo sviluppo tecnologico, infatti, non ci sono, teoricamente, limiti, diversamente da quanto concerne l’investimento di capitale.
Dunque, a una rilevante diminuzione di crescita tecnologica, si accompagna sempre un grave rischio per l’economia di un Paese.
Problemi dei paesi con risorse limitate
Pe il ruolo fondamentale rivestito dallo sviluppo scientifico-tecnologico nel progresso della società, quindi, è necessario promuovere la ricerca con ingenti investimenti, sia mirati al miglioramento dell’istruzione, sia diretti al settore di Ricerca e Sviluppo, e quindi ad attività tese a produrre nuove tecnologie e conoscenze scientifiche. Qui sorge, perciò, un rilevante problema per tutti quei Paesi che, non disponendo di sufficienti risorse economiche da investire nel settore, sono costretti, per evitare di veder sfumare ogni possibilità di crescita economica, ad acquistare ed importare tecnologie da altri Paesi. Questa operazione risulta però altrettanto costosa e impegnativa, non solo a causa dell’acquisto di brevetti, ma anche per l’istruzione della popolazione alle nuove tecnologie.
Circolo vizioso tra economia e tecnologia
Lo sviluppo scientifico-tecnologico è, dunque, strettamente correlato al livello economico di un Paese, in quello che si potrebbe definire un circolo vizioso. Per la propria crescita economica, infatti, un Paese necessita di sviluppo tecnologico, che però a sua volta deve essere promosso con ingenti investimenti nel settore di Ricerca e Sviluppo, possibili solo grazie ad una florida economia. La ricerca scientifico-tecnologica, ad ogni modo, può permettere una vera crescita economica solo se produce innovazione, e questa non può basarsi solo sull’ampliamento delle nostre conoscenze ottenuto con modelli già noti. Seguendo questo schema, infatti, non otterremmo mai niente di nuovo, ma continueremmo solo a migliorare ciò che già sappiamo. È necessario, perché ci sia vera innovazione, che intervenga anche la creatività scientifica, quella capacità di discostarsi da ciò che è già noto, basandosi su un ordine diverso di conoscenze, per ottenere risultati del tutto nuovi e sconosciuti.
Creatività scientifica e sistema burocratico
Purtroppo, però, il sistema della ricerca scientifico-tecnologica deprime lo slancio amatoriale che è alla base della creatività scientifica. Questo sistema, infatti, non permette il concretizzarsi dell’ideale di una comunità scientifica in cui tutti gli scienziati siano animati da un comune ethos in cui sopravvivano i principi della creatività scientifica.
Ciò non avviene, innanzitutto, perché gli scienziati diventano professionisti inseriti in apparati burocratici e sono sempre più condizionati dall’esterno, da figure estranee alla comunità scientifica (Stato, industria, mercato, opinione pubblica). Inoltre, diventando professionisti, e quindi non più dilettanti, agiscono mossi da motivazioni intrinseche, come un profitto, un proprio tornaconto, e non più per motivazioni intrinseche quali passione per la scienza, “amore per la verità”.
Conformismo e creatività nella ricerca
Anche quando ambisce a riconoscimenti e attestati scientifici, lo scienziato è portato al conformismo, piuttosto che spinto all’innovazione, perché, essendo troppo critico o originale, rischia di non avere l’approvazione di chi lo deve giudicare. Questi, al contempo, è sia giudice che concorrente, perché, innanzitutto, teme che, elogiando un suo collega, il proprio prestigio diminuisca e, inoltre, se loda un lavoro che poi si rivela non corretto, ciò si potrebbe ripercuotere anche sulla sua reputazione.
Sopravvivenza della creatività scientifica
Da tutto questo si potrebbe dedurre che la creatività scientifica ha poche speranze di coesistere con il sistema scientifico-tecnologico. Come osservato, però, sono entrambi fondamentali e irrinunciabili. Ma è possibile conciliarli?
A prima vista il problema sembra senza soluzione, condannando l’umanità a rinunciare alla creatività scientifica, estinguendola con lo scorrere del tempo.
In realtà essa sopravvive, nascondendosi nell’ombra. Infatti, anche se la creatività scientifica non può più rivestire il ruolo fondamentale di spinta alla ricerca posseduto in passato, può comunque sopravvivere ai margini del sistema di produzione scientifico, in quelle persone che operano come professionisti in esso, ma che al di fuori praticano la scienza per amore e passione.
Curiosità scientifica e innovazione
A mio parere, la curiosità scientifica rimane un elemento molto importante per stimolare l’innovazione e lo sviluppo, ma al tempo stesso i dati mondiali indicano come ci sia stato negli ultimi anni un aumento esponenziale di brevetti depositati per la maggior parte da aziende multinazionali e altre figure improntate al successivo profitto e quindi non stimolate soltanto da passione e amore per la scienza. Questo farebbe concludere che sia dunque possibile garantire l’innovazione e lo sviluppo indipendentemente dalla curiosità scientifica. Dopotutto, come già sottolineato, essa diventa un tassello sempre più piccolo dello sviluppo scientifico-tecnologico.
Problemi nel sistema dei brevetti
È però necessario evidenziare che una ragguardevole percentuale dei brevetti depositati non consiste in vere innovazioni, e per la maggior parte questi vengono considerati non realmente meritevoli di tutela brevettuale. Infatti, causa la mole spropositata di lavoro, gli uffici brevetti svolgono solo in parte il compito di selezione delle invenzioni effettivamente degne di brevetto. Si stima, appunto, che per ogni brevetto il tempo di attesa in Italia si aggiri ormai attorno ai sei anni, e che vi siano circa 370.000 domande ancora inevase nell’Unione Europea.
Spesso, perciò, non si riesce a valutare concretamente che ogni domanda risponda ai criteri di originalità e utilità pratica richiesti per un brevetto, ma la si autorizza comunque.
Confusione nella proprietà intellettuale
È, inoltre, necessario accertarsi che l’invenzione proposta non sia già stata realizzata o divulgata da altri, ma anche questo, come si può immaginare, è un passaggio teoricamente infinito. Proprio su questa falla si basano quindi le grandi multinazionali che depositano brevetti riguardanti l’applicazione industriale di proprietà di piante e sementi conosciutissime nei paesi del Sud del Mondo, rendendole così privatizzate e inaccessibili ai nativi.
Incoraggiare la curiosità scientifica
Con tutta questa confusione nel settore della proprietà intellettuale, si rischia, dunque, a mio parere, di non individuare le vere innovazioni, e di rallentare così lo sviluppo.
Secondo me, quindi, è necessario cercare in ogni modo di incoraggiare la curiosità scientifica, vera fucina di innovazioni, e agevolare gli scienziati mossi da questo sentimento nella diffusione e tutela delle proprie invenzioni. Solo stimolando questo puro sentimento di amore per la scienza e la scoperta potremo ottenere sempre più vere innovazioni che garantiscano lo sviluppo, non solo del proprio Paese, ma del mondo intero.
Innovazione e collaborazione internazionale
In proposito, basta osservare il meraviglioso frutto della collaborazione di due architetti e due scienziati, di continenti diversi, che insieme hanno creato il “WarkaWater”, una sorta di torre che raccoglie l’acqua estraendola dall’aria, destinata ad essere costruita in molti villaggi dell’Etiopia, a costi davvero bassi.
Una vera innovazione, creata senza pensare soltanto al proprio profitto, ma al beneficio di un’intera popolazione.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dello sviluppo scientifico-tecnologico nella crescita economica di un Paese?
- Quali sono i principali fattori che determinano la crescita economica?
- Perché la creatività scientifica è importante per l'innovazione?
- Quali sono le sfide che la creatività scientifica affronta nel sistema scientifico-tecnologico attuale?
- Come si può promuovere la vera innovazione secondo il testo?
Lo sviluppo scientifico-tecnologico è fondamentale per la crescita economica, contribuendo al benessere, alla salute e alla qualità della vita della popolazione, e promuovendo l'innovazione necessaria per il progresso della società.
I principali fattori sono il lavoro, il capitale investito e la tecnologia, con quest'ultima che ha un impatto maggiore rispetto agli altri due.
La creatività scientifica è essenziale perché permette di discostarsi da ciò che è già noto, basandosi su un ordine diverso di conoscenze per ottenere risultati nuovi e sconosciuti.
La creatività scientifica è ostacolata dal sistema che deprime lo slancio amatoriale, con scienziati che diventano professionisti condizionati da fattori esterni e motivati da profitto piuttosto che da passione.
È necessario incoraggiare la curiosità scientifica e agevolare gli scienziati mossi da passione nella diffusione e tutela delle proprie invenzioni, per ottenere innovazioni che garantiscano lo sviluppo globale.