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Concetti Chiave

  • Pietropolli Charmet analizza il narcisismo adolescenziale, confrontando Edipo e Narciso come simboli di due epoche diverse.
  • L'adolescente moderno, simile a Narciso, cerca l'approvazione altrui, rischiando ferite narcisistiche e comportamenti immorali.
  • Gli educatori, inclusi genitori e insegnanti, hanno il compito di sviluppare valori e responsabilità nei giovani, senza imporre regole autoritarie.
  • La società attuale, sovraccarica di stimoli, spesso inibisce la riflessione profonda, sfidando ulteriormente il ruolo degli educatori.
  • Un equilibrio tra affetto e norme è essenziale nell'educazione, per evitare comportamenti devianti e promuovere il rispetto delle regole.

Indice

  1. Il narcisismo adolescenziale
  2. L'influenza degli educatori
  3. Il ruolo della società e degli educatori
  4. L'importanza dell'educazione equilibrata

Il narcisismo adolescenziale

Nel suo saggio del 2008 "Fragile e spavaldo", lo psichiatra Gustavo Pietropolli Charmet sviluppa un tema già caro a Freud, ossia quello del narcisismo degli adolescenti. L'autore paragona due personaggi della mitologia classica all'adolescenza di due epoche diverse: Edipo, simbolo dell'adolescente medio del 900', che viveva in una società ricca di divieti che li portavano inevitabilmente a trasgredirli, e Narciso, che incarna l'adolescente di oggi, il quale cresce in un clima familiare affettuoso e protettivo.

Narciso è sia una figura positiva, in quanto ci fa capire quanto sia importante volerci bene, sia una figura negativa, in quanto la loro dipendenza dal riconoscimento altrui lo espone a quello che gli psichiatri chiamano"ferite narcisistiche". Spesso, è proprio la dipendenza dal riconoscimento altrui e il bisogno di farsi accettare in un gruppo di amici che porta alcuni ragazzi di oggi a compiere atti "sconcertanti", basti pensare all' episodio di un ragazzino di 13 anni che tira un calcio a un gattino, scaraventandolo su un muro, provocandone la morte, il tutto dinanzi ad un'indifferenza generale. Quest'atteggiamento incivile, immorale e del tutto privo di empatia, simboleggia però la visione della società odierna, nella quale esercitare violenza è da "forti", da "grandi", come ci testimoniano anche i tantissimi episodi di bullismo e cyber-bullismo che sono ormai all'ordine del giorno.

La domanda sorge spontanea :" Se questo bambino, come tanti altri, fosse cresciuto in una società in cui esercitare violenza fosse motivo di esclusione e non di acclamamento, avrebbe fatto la stessa cosa? Che ruolo giocano gli educatori in merito a questi episodi? "

L'influenza degli educatori

Innanzitutto, con il termine "educatore", non si fa solo riferimento agli insegnanti presenti nelle scuole, ma anche alla famiglia. Gli educatori hanno il compito di sviluppare le potenzialità degli utenti incoraggiando in loro atteggiamenti come l'impegno, il senso di responsabilità e la disciplina, affinché si possa raggiungere un livello di autonomia tale da rendere inutile il suo intervento. Quindi, gli educatori giocano un ruolo importante rispetto a tali episodi"sconcertanti" ma non decisivo, in quanto dev'essere l'utente a fare propria la tavola di valori proposta dagli educatori e a non farsi influenzare da stimoli negativi provenienti dall'ambiente esterno. Infatti, è molto semplice farsi fuorviare da agenti esterni, in quanto la società attuale è caratterizzata da un contesto socio-culturale e tecnologico iperattivo, sovraccarico di stimoli(provenienti soprattutto da internet)che sembrano non lasciare spazio alla riflessione sul proprio futuro. Sembra che si sia assopita la capacità di introspezione, lasciando prevalere la soddisfazione immediata di bisogni primari relativi al presente.

Il ruolo della società e degli educatori

Questi fattori rendono ancor più tortuosa la strada degli educatori, che hanno un nuovo compito, ossia quello di ridare un significato più profondo alle cose, significato che è stato sicuramente inaridito dalla nostra cultura troppo consumistica e superficiale. Infatti, se nella società del 900' l'educazione aveva prettamente un ruolo "normativo", nella società odierna si dà più attenzione alla psicologia degli utenti.

L'importanza dell'educazione equilibrata

Tuttavia, nell' educazione fornita dalla società odierna, lo stile affettivo tende a predominare su quello normativo al punto di metterlo in secondo piano, come abbiamo visto con l'episodio sconcertante trattato all'inizio del testo, che probabilmente è il frutto di un'educazione troppo"morbida", in cui i genitori hanno assecondato "capricci", senza dare dei limiti all'educando. Bisogna invece trovare una via di mezzo, in quanto anche l’educazione alle norme sociali è un’espressione d’affetto che gli educatori trasmettono agli utenti. L'educatore può infatti intervenire con divieti, che servono per dare dei limiti all'individuo, in modo da salvaguardare se stessi e gli altri. Tuttavia, per essere funzionali, i divieti non devono essere troppo restrittivi, perché ciò potrebbe portare ad una possibile trasgressione delle regole, come accadeva appunto nella società del 900' degli adolescenti "Edipo".

Inoltre, l'educatore deve spiegare il motivo dei divieti, e non imporli in modo autoritario senza dare una spiegazione razionale in quanto, in questo modo, sembrerebbero soltanto delle imposizioni senza motivo.

L'educatore deve dare l'esempio, rispettando in primis le regole imposte, come suggerisce lo psichiatra Jung.

Potremmo sintetizzare il ruolo degli educatori con una celebre frase di Maria Montessori :" Questo è lo nostro obbligo nei confronti del bambino: dargli il nostro raggio di luce, e seguire il nostro cammino."

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del saggio "Fragile e spavaldo" di Gustavo Pietropolli Charmet?
  2. Il saggio esplora il narcisismo degli adolescenti, paragonando le figure mitologiche di Edipo e Narciso per rappresentare gli adolescenti di diverse epoche.

  3. Come viene descritto l'adolescente moderno nel saggio?
  4. L'adolescente moderno è paragonato a Narciso, cresciuto in un ambiente affettuoso ma dipendente dal riconoscimento altrui, esponendosi a "ferite narcisistiche".

  5. Qual è il ruolo degli educatori secondo il saggio?
  6. Gli educatori devono sviluppare le potenzialità degli adolescenti, incoraggiando impegno e responsabilità, ma il loro ruolo non è decisivo poiché l'individuo deve interiorizzare i valori proposti.

  7. Quali sono le sfide che gli educatori affrontano nella società odierna?
  8. Gli educatori devono affrontare un contesto socio-culturale e tecnologico iperattivo, cercando di ridare significato profondo alle cose in una cultura consumistica e superficiale.

  9. Come dovrebbe essere bilanciata l'educazione secondo il saggio?
  10. L'educazione dovrebbe trovare un equilibrio tra affetto e norme sociali, evitando un approccio troppo "morbido" e spiegando razionalmente i divieti per evitare trasgressioni.

Domande e risposte