Melypiccina
Ominide
7 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il sistema di produzione industriale, nato in Inghilterra circa 250 anni fa, ha rivoluzionato il mondo, imponendosi come modello dominante a livello globale.
  • L'industrializzazione è caratterizzata da un alto tasso di innovazione tecnologica, con scoperte che stimolano cambiamenti economici e sociali continui.
  • Le società industriali presentano una forte urbanizzazione e una complessa divisione del lavoro, con una popolazione che vive principalmente nelle città.
  • La famiglia e le istituzioni religiose perdono importanza, mentre la scienza e l'istruzione obbligatoria diventano pilastri fondamentali della società.
  • Nonostante la riduzione delle disuguaglianze sociali, le società industriali devono affrontare problemi come l'inquinamento e la disgregazione delle comunità tradizionali.

Indice

  1. Origini e diffusione dell'industrializzazione
  2. Urbanizzazione e crescita demografica
  3. Evoluzione della struttura sociale
  4. Ruolo della scienza e dell'istruzione
  5. Disuguaglianze e trasformazioni politiche
  6. Conflitti e società industriali
  7. Sfide e problemi delle società industriali

Origini e diffusione dell'industrializzazione

Il modo di produzione industriale, che iniziò in Inghilterra circa 250 anni fa, ha avuto un successo immenso, tanto che da allora si è diffuso in tutto il mondo assorbendo, trasformando o distruggendo nel suo incedere tutti gli altri tipi di società.
L’industrializzazione si basa sull’applicazione della conoscenza scientifica alle tecniche della produzione, ciò che permette di sfruttare nuove fonti di energia e di affidare alle macchine il lavoro che in precedenza veniva svolto dall'uomo o dagli animali.

Si tratta di una strategia della sussistenza estremamente efficiente, grazie alla quale una minoranza relativamente esigua della popolazione dà sostentamento alla maggioranza. Poiché le invenzioni e le scoperte si basano le tuie sulle altre, il tasso di innovazione tecnologica delle società industriali è molto alto. Le nuove tecnologie, come la macchina a vapore, il motore a combustione interna, l’energia elettrica e l'energia atomica, tendono a stimolare dei cambiamenti nell'economia e nelle altre istituzioni. Quindi, a differenza delle altre, la società industriale è in uno stato di costante e rapido cambiamento.

Urbanizzazione e crescita demografica

Le società industriali possono raggiungere dimensioni enormi, con una popolazione di decine o centinaia di milioni di individui. Sono anche fortemente urbanizzate. In tutte le società industriali avanzate la maggioranza della popolazione vive nelle città o nei loro dintorni, dove sono localizzati quasi tutti i posti di lavoro. Nei primi stadi dell'industrializzazione il tasso di crescita della popolazione è molto alto grazie alle nuove tecniche mediche e al miglioramento delle condizioni di vita che innalzano la speranza di vita, ma nelle fasi successive la dimensione della popolazione tende a stabilizzarsi per il diffondersi del controllo delle nascite. La divisione del lavoro diventa estremamente complessa, si creano decine di migliaia di nuove occupazioni. Cresce il numero degli status acquisiti rispetto a quello degli status ascritti: una persona può essere nata nella condizione di nobile o di contadino, ma può acquisire con la propria attività nuovi status, come quelli di insegnante, di uomo politico, di meccanico di automobili.

Evoluzione della struttura sociale

La famiglia e la parentela diventano progressivamente meno importanti nella struttura sociale. La famiglia perde molte delle funzioni che aveva prima, non è più un'unità produttiva né più le spetta la responsabilità principale dell'educazione dei giovani. Anche l'influenza dell'istituzione religiosa si restringe. Le persone non hanno più esperienze di vita comuni, e di conseguenza sviluppano valori e credenze diversi e in competizione tra loro. Inevitabilmente la religione tradizionale perde la posizione di fonte indiscussa di autorità morale.

Ruolo della scienza e dell'istruzione

La scienza invece appare come un’istituzione sociale nuova e importante perché l’innovazione tecnologica dipende dallo sviluppo e dall’affinamento della conoscenza scientifica. Ugualmente l’istruzione diventa un’istituzione a sé stante. La società industriale esige l’alfabetizzazione di massa, così, per la prima volta, l’istruzione scolastica diventa obbligatoria per tutti anziché essere un lusso per pochi.

Disuguaglianze e trasformazioni politiche

Nella prima fase dell’industrializzazione esiste un enorme divario tra il reddito dei ricchi e quello dei poveri: il contadino, trasformato in operaio urbano, vive quasi sempre in condizioni miserabili. Ma la tendenza generale delle società industriali va nel senso di una costante riduzione delle disuguaglianze sociali, per quanto vi siano delle notevoli eccezioni. Tramontano le monarchie ereditarie per lasciare il passo a istituzioni più democratiche. Cresce fortemente l’influenza dello Stato che interviene in molti settori come l’istruzione, l’assistenza, la regolamentazione dell’attività economica. Anche se la disponibilità a muovere guerra raggiunge nuove vette, le deflagrazioni effettive sono relativamente infrequenti.

Conflitti e società industriali

Uno studio condotto sulle società preindustriali europee ha accertato che per la durata di parecchi secoli, esse sono state in guerra in media una volta ogni due anni. All’opposto la maggior pane delle società industriali dell’Europa moderna sono state in guerra solo due volte nel corso di questo secolo e alcune di esse non lo sono state mai. Nelle società industriali avanzate la guerra è disastrosa perché comporta l'uso di armamenti micidiali e sconquassa l’economia. Le principali società industriali non sopravviverebbero a un conflitto nucleare. Nelle società industriali si assiste a una moltiplicazione dei gruppi secondari: società per azioni, partiti politici, burocrazie statali, organizzazioni speciali e associazioni di ogni genere. La vita sociale si svolge sempre di più nei gruppi secondari che in quelli primari. Di conseguenza, buona parte dell'interazione sociale è anonima e impersonale. La vasta gamma dei nuovi stili di vita e dei nuovi valori genera una cultura molto più eterogenea di quella degli altri tipi di società. Le caratteristiche generali delle società industriali tendono a essere molto simili, sia per effetto dei mezzi di comunicazione di massa, sia perché l’industrializzazione impone dovunque gli stessi requisiti alla struttura sociale e alla cultura.

Sfide e problemi delle società industriali

La società industriale sta diventando rapidamente la torma dominante nel mondo moderno. Il suo trionfo è dovuto alla capacità, mai registratasi in precedenza, di sfruttare l’ambiente naturale, ma questo successo ha fatto sorgere molti problemi. Le società industriali devono fare i conti con l’inquinamento, la scarsità di energia e di altre risorse, i problemi della popolazione, la distruzione delle comunità tradizionali, la disgregazione dei sistemi di parentela, il carattere anonimo della massa e il tasso di cambiamento pericolosamente rapido che minaccia costantemente di disorganizzare la struttura sociale esistente.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'impatto del modo di produzione industriale sulle società tradizionali?
  2. Il modo di produzione industriale ha trasformato o distrutto le società tradizionali, diffondendosi globalmente e assorbendo altri tipi di società.

  3. Come ha influenzato l'industrializzazione la struttura sociale e familiare?
  4. L'industrializzazione ha reso la famiglia e la parentela meno importanti, riducendo le loro funzioni tradizionali e diminuendo l'influenza della religione.

  5. Quali sono le conseguenze dell'industrializzazione sulla popolazione e sull'urbanizzazione?
  6. L'industrializzazione ha portato a un'urbanizzazione massiccia e a un iniziale aumento della popolazione, che poi tende a stabilizzarsi con il controllo delle nascite.

  7. In che modo le società industriali affrontano le disuguaglianze sociali?
  8. Le società industriali tendono a ridurre le disuguaglianze sociali, sebbene esistano eccezioni, e promuovono istituzioni più democratiche rispetto alle monarchie ereditarie.

  9. Quali sfide ambientali e sociali devono affrontare le società industriali moderne?
  10. Le società industriali moderne devono affrontare problemi come l'inquinamento, la scarsità di risorse, la disgregazione delle comunità tradizionali e il rapido tasso di cambiamento sociale.

Domande e risposte