Concetti Chiave
- La rivoluzione alimentare tra il 1880 e il 1900 fu caratterizzata dalla meccanizzazione agricola e dall'uso di fertilizzanti, risolvendo il problema della scarsità di cibo.
- La spesa per l'alimentazione nelle famiglie italiane è diminuita drasticamente dal 1890 al 2000, passando dal 76% al 18% del reddito.
- L'emigrazione di 13 milioni di italiani contribuì a ridurre la domanda alimentare interna, alleggerendo la pressione sulla produzione locale.
- Crisi alimentari come la carestia delle patate in Irlanda e Polonia nel 1845 portarono a significativi flussi migratori verso gli Stati Uniti.
- La disponibilità alimentare ha mostrato effetti collaterali come l'obesità, con esempi storici di educazione alimentare e cambiamenti nelle percezioni sociali del peso corporeo.
Rivoluzione epocale dell’alimentazione umana
La rivoluzione epocale dell’alimentazione umana (1880-1900) fu favorita dalla meccanizzazione agricola e dall’inserimento dei fertilizzanti agricoli. Inoltre il cibo in questi anni non era più un problema fondamentale per l’uomo perché ce ne era abbastanza per tutti; secondo delle stime che mettono a confronto diversi periodi:
• nel 1890 una famiglia contadina spendeva il 76% del proprio reddito nell'alimentazione,
• nel 1939 una famiglia italiana spendeva il 56% del proprio reddito nell'alimentazione,
• nel 2000 una famiglia italiana spende 18% del proprio reddito nell'alimentazione.
Negli anni antecedenti la rivoluzione dell’agricoltura vi fu anche l’emigrazione di 13 milioni di Italiani che comportò una diminuzione del numero di “bocche da sfamare”.
Anche in altri paesi come Irlanda e Polonia nel 1845 vi fu una grande crisi alimentare dovuta alla carestia delle patate, le quali rappresentavano l’alimento principale almeno per le classi meno abbienti.
Il numero di morti arrivò a circa 1 milione e questo comportò un grande flusso migratorio verso paesi come gli Stati Uniti.In alcuni casi la disponibilità alimentare può comportare dei problemi come quello dell’obesità. A questo proposito è stato scoperto che già 120 anni fa, in Italia, furono creati dei centri per l’educazione alimentare. Anche in America abbiamo un esempio di come l’abbondanza alimentare comportò seri problemi alla popolazione; infatti, quando nel corso del 1900 molti Indios migrarono in America del Nord e cominciarono a mangiare come gli statunitensi molti di questi divennero obesi (la dieta americana è molto ricca in proteine e grassi animali).
L’alimentazione dipende anche da aspetti politico-sociali; spesso la differenza di classe si esibisce fisicamente. Meno di cento anni fa chi era in carne era considerato di rango maggiore, mentre attualmente è vero il contrario. Infatti, la differenza di classe non si fa più in base alla disponibilità alimentare, ma attraverso attenzioni spasmodiche verso la qualità dei cibi che si consumano.
Domande da interrogazione
- Quali furono i fattori principali che contribuirono alla rivoluzione epocale dell'alimentazione umana tra il 1880 e il 1900?
- Come è cambiata la spesa delle famiglie italiane per l'alimentazione dal 1890 al 2000?
- Quali furono le conseguenze dell'abbondanza alimentare in America del Nord nel 1900?
La rivoluzione epocale dell'alimentazione umana fu favorita dalla meccanizzazione agricola e dall'inserimento dei fertilizzanti agricoli, che permisero una maggiore disponibilità di cibo.
Nel 1890, una famiglia contadina spendeva il 76% del proprio reddito per l'alimentazione, nel 1939 il 56%, e nel 2000 solo il 18%, mostrando una significativa riduzione nel tempo.
L'abbondanza alimentare portò a problemi di obesità tra gli Indios che migrarono in America del Nord e adottarono la dieta americana, ricca di proteine e grassi animali.