Concetti Chiave
- La modernità è guidata dalla razionalizzazione, trasformando credenze, sistemi giuridici, politici ed economici.
- Max Weber sostiene che la razionalità ha trionfato solo in Occidente grazie a una religione che separa il sacro dal mondo.
- La razionalizzazione permette alla società di progredire superando i vincoli delle tradizioni religiose.
- La scienza è fondamentale nel processo di razionalizzazione, contribuendo al "disincanto del mondo".
- La modernità porta all'omogeneizzazione attraverso stati moderni, industrializzazione e innovazioni tecnologiche.
Indice
La spinta alla razionalizzazione
Ciò che guida il mondo della modernità è la spinta alla razionalizzazione, vale a dire a trasformare le credenze, l'assetto giuridico, politico, economico, la scienza e l'arte. Uomini e donne immersi nel mare dei pregiudizi e delle superstizioni, degli usi e dei costumi particolari e storici, di tradizioni e di valori irrazionali, e a volte immorali, provinciali, uomini e donne sottomessi ad autorità tradizionali, tiranniche e opprimenti, tutti elementi che impediscono il cammino verso la modernità, vanno trasformati in veri esseri umani, raffinati, civili, educati, uniformati, assimilati.
Il trionfo della razionalità in Occidente
Secondo Max Weber il trionfo della razionalità si è verificato solo in Occidente perché solo in Occidente si è affermata una religione che colloca il sacro su un piano trascendente rispetto al mondo; la realtà umana e naturale non è più pertanto "sacra", ma è una realtà oggettiva, sulla quale la volontà umana può agire liberamente. La società, senza più i vincoli della tradizione religiosa, può progredire verso la modernità. Pensiamo, per rendere più concreto questo passaggio, a tutti quei Paesi in cui la dimensione religiosa e quella politica si sovrappongono (in generale molti Paesi islamici); elementi di modernità trovano molti ostacoli al loro inserimento nel tessuto sociale e cultural.
Il ruolo della scienza nella razionalizzazione
Sempre secondo Weber, la scienza ha avuto un ruolo decisivo nella razionalizzazione (un processo che corrisponde a quello che Weber ha definito il "disincanto del mondo"). Non più eterogeneità, dunque, ma omogeneizzazione. Modelli statali, industrializzazione, liberi mercati, scolarizzazione, tecnologia, terapie mediche e programmi di vaccinazione e così via. All'insegna della razionalità.