Concetti Chiave
- La famiglia istituzionalizzata svolge il ruolo di educare, formare e socializzare i figli, con un margine di rischio nel matrimonio civile.
- Il matrimonio è visto come uno stato di cooperazione, ma la parità tra i coniugi non è sempre presente in tutte le culture.
- Attualmente, la cooperazione matrimoniale è spesso più economica che sociale, concentrandosi sul risparmio piuttosto che sull'unione emotiva.
- Le competenze dei coniugi nel matrimonio sono spesso guidate da convenzioni sociali piuttosto che attitudini personali autentiche.
- Gli educatori devono evitare di imporre il loro modo di vivere ai giovani, per preservarne creatività e autonomia.
Famiglia istituzionalizzata
La famiglia istituzionalizzata ha il compito di educare, formare e socializzare i figli.Pronunciare il sì davanti al sindaco è un’azione umana che ha un suo margine di rischio, la Chiesa evita il problema sostenendo che il vincolo matrimoniale sia indissolubile mentre lo Stato ammette l'errore e ripara con il divorzio.Il matrimonio come stato di cooperazione indica che i due soggetti nel corso della storia si riconoscono tra loro come persone titolari di diritti e doveri in piena libertà di scelta e responsabilità.
Tale principio di cooperazione non è però realizzato in tutte le culture dove la donna assume all'interno della famiglia un ruolo marginale e sottomesso. La cooperazione però attualmente si realizza più come fatto economico che sociale, come momento di risparmio e non come fusione di due animi. In un rapporto i due attori utilizzano le proprie competenze che non sono dettate da attitudini personali come dovrebbe essere, ma da convenzioni sociali. I docenti non devono plagiare, cioè trasferire di peso il loro modo di vivere, operare, pensare alle NG: sarebbe un modo per eunuchizzare, per privare della creatività, della genialità, della fantasia e della immaginazione. Già di per sé la società (il sistema politico/economico) tenta di deprivare i soggetti di queste facoltà e di renderle non autonome.