xdrizzle
Ominide
4 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Bauman highlights the global citizens' instability and constant exposure to risk due to the liquefaction of social thought and actions.
  • The social crisis gives rise to new forms of solidarity intended to address human life's precariousness in global contexts, leading to individual isolation.
  • Bauman agrees with Crozier's view that control lies with those who create more uncertainty for others, as organized groups in modern times operate on this principle.
  • Neoliberal theories, according to Bourdieu, aim to dismantle collective structures opposing the "pure market" logic, leading to deregulation and weakening political institutions.
  • The result of increased capital fluidity is job flexibility and insecurity, causing global citizens' solitude and impotence, exacerbated by temporary employment contracts.

Bauman: crisi del sociale e solidarietà

Bauman afferma che le conseguenze che si riflettono sui cittadini globali in seguito alla liquefazione del pensiero e delle azioni sociali sono
a) una condizione d’instabilità permanente e b) l’esposizione costante al rischio.
La crisi del sociale genera nuove forme di solidarietà volte ad affrontare la precarietà della vita umana nei contesti globali-> questo provoca l’ingresso dell’individuo in una nuova forma di solitudine che provoca risultati immediati di risparmio economico ma limita le opportunità che si possono apprendere dal sociale.
Bauman, all’inizio della lettura si conforma al pensiero di Crozier, il quale afferma che il dominio e il controllo delle situazioni appartengono a coloro la cui libertà di manovra produce maggiore incertezza negli altri più di quanta gli altri ne producano in loro, perché gli altri sono relativamente più vincolati nelle proprie scelte e tengono per sé l’incertezza che producono.
Da ciò può sembrare che tutti i gruppi organizzati, in tutta l’era moderna, si siano “organizzati” seguendo proprio questo principio di Crozier.

La vera novità è la sollecitazione costante ad abbattere le difese, ad abolire tutte quelle istituzioni destinate a limitare il grado di incertezza.
Invece di “serrare i ranghi” nella guerra contro l’incertezza, praticamente tutte le istituzione preposte all’azione collettiva elogiano (insieme ai neoliberalisti) le libere forze di mercato e il libero scambio (cause prime dell’incertezza esistenziale, cioè dell’incertezza come “condizione naturale dell’uomo”) e sostengono la necessità politica di lasciar liberi il capitale e la finanza, rinunciando al rallentarne o regolarne i movimenti.
Pierre Bourdieu ha definito l’essenza delle teorie neoliberali come un programma per distruggere le strutture collettive capaci di contrapporsi alla logica di “mercato puro”.
Secondo Bauman, la “deregolamentazione” priva del loro potere le istituzioni politiche che potrebbero, in teoria, opporsi alla libera circolazione del capitale e della finanza.
Inoltre, con la sottoscrizione dell’ “Accordo multilaterale sugli investimenti” (“slega” le mani dei governi nazionali alle imprese extraterritoriali), uno per uno vengono rimossi tutti gli ostacoli reali e potenziali alla libera circolazione del capitale-> sempre più libera è la circolazione dei capitali, sempre più flessibile e precario è quindi il lavoro e, sempre più solo e impotente è il cittadino globale.

Il risultato comune è il dominio assoluto della flessibilità teso alla precarizzazione e quindi alla neutralizzazione delle persone della sponda nemica viste come resistenza.


Sul piano psicologico,sociale, l’impatto della flessibilità consiste nel rendere precaria la posizione delle persone prese di mira mantenendole precarie con la sostituzione dei contratti a tempo indeterminato con assunzioni a termine.
Queste tecniche di assoggettamento producono, quindi, una situazione di incertezza endemica e permanente. In questo mondo “darwiniano”, della lotta di “tutti contro tutti”, eseguire cecamente i compiti fissati dalle imprese genera incertezza e conseguente paura e stress.
L’arma decisiva è la minaccia costante del licenziamento e quindi la perdita dei mezzi di sussistenza e dei diritti acquistati.

In tutte le società la solidarietà è servita da protezione e da garanzia di certezza, instillando fiducia, sicurezza di sé e coraggio, indispensabili all’esercizio della libertà.
La vittima principale dei neoliberalisti è stata proprio questa solidarietà.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le conseguenze della "liquefazione" del pensiero e delle azioni sociali secondo Bauman?
  2. Bauman sostiene che la liquefazione del pensiero e delle azioni sociali porta a una condizione di instabilità permanente e a un'esposizione costante al rischio per i cittadini globali.

  3. Come descrive Bauman la nuova forma di solitudine che emerge dalla crisi del sociale?
  4. La nuova forma di solitudine, secondo Bauman, deriva dalla creazione di nuove forme di solidarietà che, pur offrendo risparmi economici immediati, limitano le opportunità di apprendimento dal sociale.

  5. Qual è la critica di Bauman alle istituzioni preposte all'azione collettiva?
  6. Bauman critica le istituzioni per elogiare le libere forze di mercato e il libero scambio, che aumentano l'incertezza esistenziale, invece di combattere l'incertezza stessa.

  7. Come descrive Bauman l'impatto della deregolamentazione sulle istituzioni politiche?
  8. Bauman afferma che la deregolamentazione priva le istituzioni politiche del potere di opporsi alla libera circolazione del capitale e della finanza, rendendo il lavoro più flessibile e precario.

  9. Qual è l'effetto della flessibilità sul piano psicologico e sociale secondo Bauman?
  10. La flessibilità, secondo Bauman, rende precaria la posizione delle persone, mantenendole in uno stato di incertezza e paura costante, con la minaccia del licenziamento come arma decisiva.

Domande e risposte