Mayc1989
Genius
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Concetti Chiave

  • Parini concepisce la poesia come fondamentale per costruire una società equilibrata, combinando ideali classici e illuministici.
  • La poesia è definita come l'arte di imitare o dipingere in versi per suscitare emozioni e diletto nel lettore o ascoltatore.
  • La poesia offre un piacere reale e fisico, distraendo l'uomo dalla noia attraverso passioni artificiali.
  • Per Parini, la poesia deve basarsi sulla verità e guidare l'uomo verso la virtù, usando la ragione per moderare il piacere.
  • Verso la fine della sua vita, Parini evolve la sua poetica verso il neoclassicismo, ispirandosi alla "nobile semplicità" e "quieta grandezza" di Winckelmann.

Indice

  1. Il ruolo della poesia secondo Parini
  2. La definizione di poesia di Parini
  3. La poesia come strumento di felicità
  4. La poesia tra verità e virtù
  5. L'evoluzione della poetica di Parini

Il ruolo della poesia secondo Parini

Il Parini avvertì sempre il valore e il ruolo della poesia nella costruzione di una equilibrata società, secondo i suoi ideali a un tempo classici e moderatamente illuministici. Nel “Discorso sopra la poesia” (1761) si definisce la prima sintesi organica di questa duplice ascendenza culturale, fra umanesimo antico e sensismo settecentesco.

La definizione di poesia di Parini

Il Parini afferma che la poesia è “l’arte di imitare o di dipingere in versi le cose in modo che sien mossi gli effetti di chi legge od ascolta, acciochè ne nasca diletto

La poesia come strumento di felicità

L’uomo ama vivere “lietamente”, eccitando “ciò che il diletta”: la poesia crea “un vero, reale e fisico diletto”, eccitando in noi “passioni artificiali”, le quali ci distolgono soprattutto dall’insopportabile noia.

La poesia tra verità e virtù

La poesia deve essere fondata sul vero che per il Parini è senz’altro anche utile; l’uomo deve cercare la felicità ma servendosi della ragione moderatrice, che frena la degenerazione del piacere orientandolo verso la virtù.

Diversamente dal Vieri e dal Beccaria, Parini ritiene che il rinnovamento della letteratura non possa avvenire a scapito del rigore della lingua e dello stile.

L'evoluzione della poetica di Parini

Negli ultimi anni della sua esistenza il Parini venne sviluppando coerentemente, senza rotture o involuzioni, la propria poetica verso forme e modi della sensibilità e dell’estetica del neoclassicismo, canonizzati nelle ben note formule winckelmanniane della “nobile semplicità” e della “quieta grandezza”.

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