Concetti Chiave
- Melchiorre Cesarotti, nato nel 1730 e morto nel 1808, è noto per le sue traduzioni dal greco e da lingue moderne, in particolare dei poemetti di Macpherson, che esaltano il gusto primitivo ed epico.
- Cesarotti ha scritto numerosi saggi letterari e filosofici, tra cui il famoso "Saggio sulla filosofia delle lingue" del 1785, che esplora i meccanismi delle lingue e propone un ruolo attivo per gli intellettuali nel progresso linguistico.
- L'autore ha contribuito significativamente alla teoria della traduzione letteraria, considerandola uno strumento prezioso per la conoscenza e la comprensione interculturale.
- Macpherson, nel 1760, pubblicò "Fragments of Ancient Poetry", attribuendo a Ossian un poema epico che ebbe un vasto successo, influenzando scrittori come Walter Scott e Goethe.
- In Italia, Melchiorre Cesarotti ha svolto un ruolo chiave nella traduzione e reinterpretazione delle opere di Macpherson, portando il fascino di Ossian al pubblico italiano.
Vita e opere di Cesarotti
Nasce da nobile famiglia padovana nel 1730 e muore nel 1808. E' stato traduttore dal greco e dalle lingue moderne: Divenuto celebre per la traduzione dei poemetti dello scozzese Macpherson dal gusto primitivo e epico, Cesarotti teorizza l'importanza dell'esercizio della traduzione letteraria, come preziosa operazione conoscitiva.
Contributi letterari e filosofici
Famoso è il saggio Sopra il diletto della tragedia, Sopra l'origine e i progressi dell'arte poetica (1762), Corso ragionato di greca letteratura (1781), ma il più famoso è senza dubbio il Saggio sulla filosofia delle lingue del 1785, in cui l'autore descrive i meccanismo che regolano il funzionamento della lingua parlata; dimostra l'equivalenza potenziale di tutte le lingue. Dato il carattere sociale che tale questione assume nella lingua italiana, Cesarotti propone all'intellettuale una funzione specifica e propulsiva di un progresso non occasionale.
Influenza di Macpherson e Ossian
Nel 1760 Macpherson pubblica un testo in inglese Fragments of Ancient Poetry collected in the Highlands of Scotland. Nel 1761 egli afferma di aver trovato un poema epico sull'eroe Fingal, scritto da un certo Ossian. Il nome Fingal o Fionnghall vuol dire bianco estraneo. Il poema ebbe un successo internazionale e molti scrittori subirono il fascino di tale opera, anche Walter Scott e J.W. von Goethe, la cui traduzione degli scritti di Macpherson compare in una scena de I dolori del giovane Werther. In Italia, autore di tale traduzione creativa e culturale è stato proprio Melchiorre Cesarotti.