Concetti Chiave
- La prima fase della tragedia alfieriana (1775-1777) è caratterizzata da un eroismo titanico e un pessimismo profondo, influenzato dalla lettura di testi classici come Plutarco.
- La tragedia "Filippo" esplora il tema del potere attraverso la figura di Filippo II di Spagna, rappresentando l'individualismo tragico di Alfieri.
- Durante la seconda fase (1777-1782), Alfieri sperimenta nuovi approcci, abbandonando i miti classici per trattare vicende rinascimentali e moderne.
- "Congiura dei pazzi" rappresenta un cambiamento significativo, con eroi che non trionfano più, riflettendo la mancanza di virtù eroiche nell'era moderna.
- Nelle opere della seconda fase, come "Ottavia" e "Timoleone", emerge una maggiore attenzione alla debolezza umana e alla pietà rispetto al passato eroico.
Indice
- Titanismo e Pessimismo nelle Tragedie
- Filippo II e l'Individualismo Alfieriano
- Rivalità Fraterna e Dolore di Antigone
- Debolezza Umana in Agamennone
- Virtù Romane e Speranza in Icilio
- Sperimentazioni e Miti Rinascimentali
- Debolezza e Pietà in Ottavia
- Libertà e Dominio in Timoleone
- Crisi dell'Individualismo in Mirra
Titanismo e Pessimismo nelle Tragedie
Le prime tragedie sono caratterizzate da titanismo dinamico alimentato dalla lettura di testi classici, in particolare Plutarco. Lo slancio è soffocato dalla concezione pessimistica sull’uomo.
Filippo II e l'Individualismo Alfieriano
Interpreta le veci del sovrano spagnolo Filippo II realizzato come tiranno, tematica poco dopo ripresa nella Tirannide. Filippo è determinato al potere, anche al costo di uccidere il figlio Carlo che gli si oppone e incarna la prima rappresentazione tragica dell’individualismo alfieriano.
Rivalità Fraterna e Dolore di Antigone
Riprende il mito classico della rivalità dei 2 fratelli Eteocle e Polinice, nati dall’incesto di Edipo con la propria madre. Il desiderio di regnare è brama di grandezza e individualismo che destinata all’infelicità. Il dolore è affidato ad Antigone, sorella dei 2 rivali.
Antigone rappresenta il sequel di Polinice. In lei non si manifesta più il titanismo come individualismo bensì come rifiuto sdegnoso della realtà che la condurrà alla morte.
Debolezza Umana in Agamennone
In Agamennone affiora la debolezza umana: la moglie fa uccidere il marito dall’amante. La moglie appare debole e smarrita, incapace di dominarsi sottolineando un profondo pessimismo.
L’Oreste riprende lo stesso mito di Agamennone: Oreste è il figlio e deve vendicare il padre ucciso. L’azione non è determinata dalla sua volontà ma è vittima di ossessioni, incubi e deliri che lo portano a metterla in pratica.
Virtù Romane e Speranza in Icilio
La tragedia è una rappresentazione delle virtù romane: Icilio si scontra contro il tiranno per l’amata Virginia. Negli eroi non vi sono perplessità o ripensamenti: vanno dritti allo scopo. Inoltre, l’opera trasmette un messaggio di speranza.
Sperimentazioni e Miti Rinascimentali
Alfieri iniziò un periodo di sperimentazioni revisionando i miti.
Ambientata nella Firenze di Lorenzo dei Medici, abbandona il mito classico per la vicenda rinascimentale.
Il suicidio di Raimondo dei Pazzi per opporsi al tiranno Lorenzo de’ Medici rappresenta il gesto estremo del vinto. Mentre nelle fasi precedenti l’eroe vince, qui perde. La vittoria era possibile nella Roma antica ma in età moderna mancano le virtù necessarie.
Intreccia lo stile romanzesco al melodramma.
Alfieri ritorna al mondo antico ma diminuisce la tensione eroica.
Debolezza e Pietà in Ottavia
La moglie Ottavia si oppone al marito tiranno Nerone ma viene fatta uccidere.
Compare la debolezza umana e la pietà (al posto dell’ammirazione delle opere precedenti)
Libertà e Dominio in Timoleone
Timoleone uccide il fratello Timofane per impedirgli di divenire un tiranno; tuttavia, non emerge il conflitto tra 2 uomini bensì rappresentano l’uno la libertà assoluta e l’altro l’assoluto dominio.
Tratta un’eroina infelice riprendendo temi patetici e elegiaci.
Crisi dell'Individualismo in Mirra
Terza fase: crisi definitiva dell’ individualismo eroico.
L’eroina nutre una passione incestuosa con il padre Ciniro. La lotta è interna a Mirra per frenare i propri impulsi irrefrenabili invano fino a condursi alla morte.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale delle prime tragedie menzionate nel testo?
- Come viene rappresentato Filippo II nelle opere di Alfieri?
- Qual è il ruolo di Antigone nella rivalità fraterna tra Eteocle e Polinice?
- Quali virtù sono rappresentate nella tragedia di Icilio?
- Come viene trattata la debolezza umana nelle tragedie di Agamennone e Ottavia?
Le prime tragedie sono caratterizzate da un titanismo dinamico, influenzato dalla lettura di testi classici come quelli di Plutarco, ma soffocato da una concezione pessimistica sull'uomo.
Filippo II è rappresentato come un tiranno determinato al potere, disposto a uccidere il figlio Carlo, incarnando la prima rappresentazione tragica dell'individualismo alfieriano.
Antigone rappresenta il dolore derivante dalla rivalità fraterna e il rifiuto sdegnoso della realtà, che la conduce alla morte, segnando un passaggio dall'individualismo al titanismo.
La tragedia di Icilio rappresenta le virtù romane, con eroi che non esitano nel loro scopo, trasmettendo un messaggio di speranza.
In Agamennone, la debolezza umana emerge attraverso l'incapacità della moglie di dominarsi, mentre in Ottavia, la debolezza e la pietà sostituiscono l'ammirazione delle opere precedenti.