
Oggi, "Diritti a portata di banco", si occupa di un argomento che sta a cuore a tutti gli studenti, bravi e meno bravi: i voti, o meglio i criteri che i professori dovrebbero seguire nel valutare compiti in classe e le interrogazioni.
IL CASO - Come sempre, il nostro punto di partenza sono le richieste sul forum e oggi ci occupiamo in particolare dell'interessante domanda di g4ther: "Salve, è da un po' che mi chiedo se i professori possono scegliere un "voto massimo" per un compito, in quanto lo ritengono troppo semplice, o cosa.
Io ho sempre pensato che i voti sono da 0 a 10 quindi è scorretto che i docenti mettano massimo 6 o massimo 7, anche perché così facendo diminuiscono le probabilità di avere la sufficienza! Per quanto riguarda il "compito semplice", io ho sempre pensato che sono loro a scriverli i compiti in classe, quindi se lo fanno semplice sono stati loro a deciderlo... Ho trovato le seguenti informazioni: dall'anno scolastico 2008/2009 il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Maria Stella Gelmini ha reintrodotto il sistema di valutazione in decimi per tutti i livelli di scuola. Ogni voto possiede un indicatore... A questo punto ho pensato: "i professori diminuiscono i voti illegalmente?" e per questo ho deciso di scrivere qui per avere maggiori delucidazioni da qualche esperto in materia"...
COSA DICE LA NORMATIVA - La reintroduzione del sistema di valutazione in decimi, come ha rilevato il nostro utente, è intervenuta con la famosa "Riforma Gelmini", in particolare i testi normativi che interessano il nostro quesito sono il d.lgs. n. 297/94 e, sopratutto, il d.m. n. 122/09. All'art. 4 di questo provvedimento è stabilita la valutazione in decimi da 0 a 10 per le prove intermedie e finali degli alunni della scuola secondaria superiore. I criteri per la quantificazione di questi voti, cioè le linee guida per la scelta del giudizio (es. 8 = risposte pertinenti, approfondite e ben articolate) sono stabilite dai P.O.F. delle singole scuole che, in genere, adottano tutte criteri molto simili.
I VOTI LI DECIDONO I PROF - Chiarito questo punto, andiamo a rispondere a g4ther sui presunti "illeciti" commessi da quei professori che tendono a dare voti che al massimo arrivano a 8 e difficilmente scendono sotto il 3. A questo proposito ci viene in aiuto l'art. 1, punto 2 del d.m. 122/09 che definisce la valutazione come "espressione dell'autonomia professionale della funzione del docente", che infatti, esercitando una professione intellettuale è libero di decidere come insegnare e come valutare gli alunni. Il fatto che i voti debbano essere espressi in decimi significa che il professore non può mettere "30" o "A" a un compito in classe, ma solo un voto compreso tra 0 e 10. Essendo il docente titolare dell'insegnamento, spetta unicamente a lui decidere se un compito rientra nella categoria 8 o nella categoria 9, anche perchè il confine stabilito dal P.O.F., spesso è molto labile. Spetta sempre al professore, in virtù di quanto stabilito dal d.m., decidere quanto può valere al massimo un compito e contestarglielo è molto difficile, se non impossibile. Ricordiamo inoltre che spesso i professori tendono a non dare voti troppo alti per incentivare allo studio ed evitare che "ci si adagi sugli allori".
Il nostro utente, ci ha anche fornito un sistema di calcolo di come dovrebbero essere assegnati i voti; questo sistema è molto efficace per compiti a risposta chiusa, mentre se ci pensate, è alquanto aleatorio per un tema o un'interrogazione, dove è il docente, in forza della sua esperienza, ad assegnare il voto che ritiene più adeguato.
A MALI ESTREMI SI VA DAL PRESIDE - Anche se il professore ha tutto questo potere nell'assegnare i voti, non significa che non esistano rimedi contro i "soprusi" e le palesi ingiustizie.
Lo strumento è semplice: se si è sicuri che un professore valuti in modo distorto ed ingiusto, magari mosso da sentimenti di risentimento, bisogna esporre la situazione al Preside che, se riterrà fondate le rimostranze, aprirà un'indagine interna alla scuola e, se necessario, un procedimento disciplinare nei confronti del professore in questione.
È POSSIBILE CAMBIARE PROF? - Nel suo post, g4ther ci pone anche un altro quesito e cioè: "Inoltre, volevo chiedere se a fine anno, è possibile fare una richiesta per cambiare un professore (nel senso che l'anno prossimo vogliamo cambiarlo), in quanto sono successi diversi episodi, che da rappresentante di classe ho denunciato al vicepreside e ormai la prof. ci odia con tutto il cuore anche se non lo ammette. Volevo quindi sapere (oltre il fatto della valutazione delle prove scritte) se era possibile fare quest'altra richiesta e come farla (abbiamo pensato di fare a fine anno una lettera alla Preside, ma non sappiamo se va bene né tantomeno come farla)."
RECLAMI E PETIZIONI - Rispondere a questa domanda non è semplice in quanto abbiamo pochi elementi; non sappiamo infatti il motivo per cui è stata denunciata la prof e non sappiamo come si è comportata la Preside in seguito alla richiesta.
In generale comunque, se la situazione non migliora con il dialogo e con un comportamento paziente ed educato, i comportamenti della prof vanno ridenunciati alla Preside (magari dopo averne parlato in Assemblea di classe e avendo chiesto aiuto a qualche altro professore del Consiglio docenti).
Le modalità di richiesta possono essere diverse e, se scegliete la lettera scritta, questo articolo può essere utile; nel corpo della lettera è opportuno spiegare in modo chiaro e oggettivo, evitando toni accesi e passionali, il comportamento della professoressa e la conseguente richiesta di cambio. La stessa richiesta può essere formulata anche sotto forma di petizione, cioè con allegata una raccolta firme di tutti gli alunni della classe e dei genitori, oppure anche oralmente tramite i rappresentanti di classe in un colloquio privato con la Preside.
Tuttavia, consiglio questo provvedimento solo se la situazione con l'insegnante è insostenibile, perché avendo un po' di pazienza e con un dialogo costruttivo forse si possono ottenere risultati migliori e si può evitare l'ira della professoressa in questione.
Se avete altre domande, postatele sul Forum Diritti degli studenti
Elena Lauretti