
Con la fine delle lezioni, torna puntuale il dibattito sulle vacanze scolastiche estive troppo lunghe. Un tema "stagionale" tanto quanto il dress code estivo. Non è un caso che l'argomento sia così caldo: se ne parla da anni, al punto che la Regione Emilia-Romagna sta per varare una riforma che introdurrà una pausa a febbraio, prolungando le lezioni fino a giugno.
Basta uno sguardo ai commenti sui social per rendersi conto di quanto il popolo della scuola sia diviso su questo punto: da un lato c'è chi chiede un adattamento dei periodi di sosta alle moderne esigenze familiari, dall'altro chi difende il diritto dei bambini al riposo e al gioco libero.
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Il clima al centro del dibattito
Il motivo principale che divide i genitori è proprio la questione climatica.
Le alte temperature, che ormai sono arrivate stabilmente nel nostro Paese durante i mesi estivi, mettono in difficoltà il normale svolgimento delle lezioni.Molti genitori infatti, accusano gli istituti di non essere idonei a prolungare le attività didattiche, per la mancanza di un sistema adeguato di refrigerazione.
Sui social i commenti si sprecano. Una mamma scrive: “Non si può stare in classe a luglio senza condizionatori”, le fa eco un'altra: “Le scuole italiane sono tutte (strutturalmente) da rifare, cadono a pezzi e già a maggio si boccheggia”.
Poi ce n'è una terza che elenca quello che manca: “40 gradi, niente tende, niente giro d’aria e studenti mezzi nudi (talvolta) stramazzati sui banchi”, e poi precisa: “È comodo parlare dagli uffici con aria condizionata”.
Proposte alternative come soluzione
Per superare il problema del troppo caldo a scuola, permettendo così di impegnare in un periodo più lungo molti studenti, c’è qualcuno che avanza anche delle proposte.
Un genitore afferma: “Il calendario scolastico è organizzato in funzione delle esigenze degli alunni e non dei genitori o degli insegnanti… Se si dotassero le scuole di aria condizionata, si potrebbero fare altre attività”.
Un'altra signora invece ha un’idea diversa: “Le possono pure distribuire una settimana ogni due tutto l’anno, ma con spazi e ambienti idonei!”.
L’importanza del riposo e della famiglia
Non solo il clima, però, rappresenta un problema. Per molti genitori le vacanze estive sono importanti anche per concedere quella libertà per i propri figli, da dedicare allo svago, e per passare dei momenti tutti insieme in famiglia.
Di questo ne è convinta la mamma che dice: “Le vacanze estive non sono mai troppo lunghe… anzi la scuola dovrebbe iniziare il 1 ottobre e finire a maggio!”. I momenti con i propri figli sono per lei “la cosa più bella”.
Una sua "collega" sostiene poi: “Il cervello ha bisogno di ossigenare e riposare!!!”. Un terzo genitore, invece, è più critico con chi vuole le vacanze ridotte: “La scuola non è una ludoteca e nemmeno un servizio di baby-sitter” e aggiunge: “Tenere i bambini a scuola con 40 gradi sarebbe pura cattiveria”.
Infine il commento più duro, che senza mezzi termini afferma: “Che palleee!!! Se non avete tempo per stare con i figli e crescerli, non li fate” e continua “è un mondo troppo brutto per far nascere altre creature”.