Matteo Bortone
Autore
vacanze scolastiche estive

Con la fine delle lezioni, torna puntuale il dibattito sulle vacanze scolastiche estive troppo lunghe. Un tema "stagionale" tanto quanto il dress code estivo. Non è un caso che l'argomento sia così caldo: se ne parla da anni, al punto che la Regione Emilia-Romagna sta per varare una riforma che introdurrà una pausa a febbraio, prolungando le lezioni fino a giugno.

Basta uno sguardo ai commenti sui social per rendersi conto di quanto il popolo della scuola sia diviso su questo punto: da un lato c'è chi chiede un adattamento dei periodi di sosta alle moderne esigenze familiari, dall'altro chi difende il diritto dei bambini al riposo e al gioco libero

Indice

  1. Il clima al centro del dibattito
  2. Proposte alternative come soluzione
  3. L’importanza del riposo e della famiglia

Il clima al centro del dibattito

Il motivo principale che divide i genitori è proprio la questione climatica. Le alte temperature, che ormai sono arrivate stabilmente nel nostro Paese durante i mesi estivi, mettono in difficoltà il normale svolgimento delle lezioni.

Molti genitori infatti, accusano gli istituti di non essere idonei a prolungare le attività didattiche, per la mancanza di un sistema adeguato di refrigerazione.

Sui social i commenti si sprecano. Una mamma scrive: “Non si può stare in classe a luglio senza condizionatori”, le fa eco un'altra: “Le scuole italiane sono tutte (strutturalmente) da rifare, cadono a pezzi e già a maggio si boccheggia”.

Poi ce n'è una terza che elenca quello che manca: “40 gradi, niente tende, niente giro d’aria e studenti mezzi nudi (talvolta) stramazzati sui banchi”, e poi precisa: “È comodo parlare dagli uffici con aria condizionata”.

Proposte alternative come soluzione

Per superare il problema del troppo caldo a scuola, permettendo così di impegnare in un periodo più lungo molti studenti, c’è qualcuno che avanza anche delle proposte.

Un genitore afferma: “Il calendario scolastico è organizzato in funzione delle esigenze degli alunni e non dei genitori o degli insegnanti… Se si dotassero le scuole di aria condizionata, si potrebbero fare altre attività”.

Un'altra signora invece ha un’idea diversa: “Le possono pure distribuire una settimana ogni due tutto l’anno, ma con spazi e ambienti idonei!”.

L’importanza del riposo e della famiglia

Non solo il clima, però, rappresenta un problema. Per molti genitori le vacanze estive sono importanti anche per concedere quella libertà per i propri figli, da dedicare allo svago, e per passare dei momenti tutti insieme in famiglia.

Di questo ne è convinta la mamma che dice: “Le vacanze estive non sono mai troppo lunghe… anzi la scuola dovrebbe iniziare il 1 ottobre e finire a maggio!”. I momenti con i propri figli sono per lei “la cosa più bella”.

Una sua "collega" sostiene poi: “Il cervello ha bisogno di ossigenare e riposare!!!”. Un terzo genitore, invece, è più critico con chi vuole le vacanze ridotte: “La scuola non è una ludoteca e nemmeno un servizio di baby-sitter” e aggiunge: “Tenere i bambini a scuola con 40 gradi sarebbe pura cattiveria”.

Infine il commento più duro, che senza mezzi termini afferma: “Che palleee!!! Se non avete tempo per stare con i figli e crescerli, non li fate” e continua “è un mondo troppo brutto per far nascere altre creature”.

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