
Sulla piattaforma TikTok è virale il video di un'alunna che si sfoga dopo avere ricevuto una nota tra i banchi di scuola. La ragazza, sanzionata dal prof di educazione fisica per via delle unghie troppo lunghe, si è lasciata andare a un duro sfogo, tirando in ballo la limitazione della libertà personale.
Secondo il docente, tuttavia, il regolamento vieterebbe alle studentesse di avere unghie troppo lunghe per svolgere le attività di educazione fisica: per questo motivo la studentessa è stata punita con la nota, oltre che con l'esclusione dall'attività fisica.
Ma la ragazza, che si sta formando nel mondo della nail art, non ci sta.
La difesa della studentessa
Come segnalato dal portale 'Webboh', la ragazza, che lavora nel settore della nail art e sta frequentando corsi di formazione, ha spiegato che le sue unghie non sono solo una scelta estetica, ma parte del suo percorso professionale: “La prof dovrebbe rispettare il fatto che per determinati corsi devo farle per forza”, ha scritto sui social, sottolineando l'importanza del suo impegno al di fuori della scuola.
La questione, però, si scontra con il regolamento dell’ora di educazione fisica, che vieta unghie troppo lunghe per motivi di sicurezza. La nota non è stata presa di buon grado, ma secondo i sostenitori del docente, il rispetto delle regole è fondamentale, soprattutto in un contesto scolastico.
I commenti degli utenti
La vicenda ha scatenato un acceso dibattito online, dove non sono mancate opinioni contrastanti. Da una parte, chi difende la studentessa evidenzia il diritto alla libertà personale:
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“Al di là dei corsi, è libera di farsi tutte le unghie che vuole”.
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“Quindi io non posso fare delle modifiche al mio aspetto perché la mia vita deve girare attorno alla scuola?”.
Dall’altra parte, molti sostengono l’insegnante e le regole scolastiche:
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“Lo dico da amante delle unghie lunghe, non puoi fare nessuna attività con la palla. Basket, pallavolo, pallamano… è giusto a quell’età avere le unghie più corte e sperimentare varie discipline sportive”.
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“La scuola è un primo approccio verso il mondo del lavoro. A lavoro ci sono delle regole e si deve garantire una professionalità, stessa cosa a scuola”.