
Gli esami sono vicinissimi, ma la voglia di studiare si allontana sempre di più. Sembra quasi una legge fisica, o peggio, un malefico incantesimo che strega maturandi in gran quantità: più si accorcia il tempo per studiare e più alcuni studenti invece di stare chini sui libri si ritrovano a perder tempo prezioso facendo cose inutili.
Ecco i modi più comuni.PENSIERI IN LIBERTÀ - A volte trovare la voglia di studiare è un’impresa ancor più difficile che lo studiare in sé. C’è chi rimane con lo sguardo fisso nel vuoto per lunghissimi istanti con la mente che si lascia andare ai pensieri più disparati, ma che ovviamente non c’entrano niente con quello che si dovrebbe studiare. E quando finalmente si torna con i piedi per terra e ci si accorge di quanto tempo sia trascorso in inutili vagheggi, inizia a salire la strizza di non riuscire a completare il ripasso per l’esame.
STUDIO APPARENTE - Ma ancor più spesso il maturando rimane con gli occhi fissi e il capo chino sul libro intento nello “studio apparente”. Anche in questo caso, infatti, la mente sta da tutt’altra parte. Passano così i minuti, e anche le ore, davanti alla stessa pagina scritta, ma con il risultato di non averci capito nulla.
INVECE DI STUDIARE STO QUI A… - E poi c’è la “perdita di tempo attiva” ovvero ritardare sempre di più il momento di inizio dello studio perché ci si sta dedicando ad altre attività. Tv, computer e videogiochi sono le tentazioni più forti dello studente.
- Rimanere incantati a guardare la tv fino alla pubblicità, per poi alzarsi solo quando il film è terminato
- Pensare “questa è l’ultima partita e poi studio”, ma continuare a giocare almeno un’altra decina di “ultime partite”
- Fare un giro veloce in internet per controllare la posta e ritrovarsi a chattare fino a tardi con gli amici
- Tenere il cellulare lì a portata di mano e controllare ogni 5 minuti se qualcuno vi ha cercato (come se la suoneria non funzionasse!)
E tutto questo nella piena consapevolezza di stare lì a perder tempo, ma senza riuscire a smettere.
LE CAUSE MISTERIOSE - Ma esiste un antidoto a questo oscuro sortilegio? Oltre al fatto che ormai non ne potete più di pensare a questa maturità e il caldo ci mette il carico da novanta, la verità è che il nostro organismo ha bisogno di pause durante lo studio, in particolare durante quello massiccio che si fa in occasione di un esame. Se non glielo concediamo noi, troverà il modo di prenderselo ugualmente, facendo diminuire la capacità di concentrazione e, quindi, facendovi perder tempo. Meglio, allora, programmare delle brevi, ma frequenti pause, proprio come vi abbiamo già consigliato nella guida “Come prepararsi all’esame di maturità”. Con questo metodo darete la possibilità ai vostri neuroni di “sgranchirsi e stiracchiarsi” un pochino prima di riprendere a studiare un po’ più rigenerati.
UN MOTIVO PER STUDIARE – Un’altra ragione sta nella necessità di essere motivati a studiare. Quando si studia, infatti, per rimanere concentrati o, comunque, per ritrovare l’attenzione perduta, è bene essere stimolati, avere, cioè, una motivazione a studiare… e se la sete di conoscenza non fosse più sufficiente, la paura di essere bocciati all’esame non vi pare una motivazione particolarmente convincente?!
Cristina Montini