
Gli studenti veneti sono i più bravi, in particolare rispetto a quelli del Sud, ma è nelle regioni meridionali che alla fine viene assegnato il maggior numero di 100 e lode. A dirlo, evidenziando addirittura il rischio di discriminazione, è il capogruppo del Pdl della Regione Veneto Dario Bond.
La questione ci ha molto colpito e vorremmo la vostra opinione.BOND: I VENETI RISCHIANO LA DISCRIMINAZIONE - Dario Bond ha così commentato i dati pubblicati sul Rapporto della Fondazione Agnelli che prende in considerazione i risultati delle prove Invalsi e quelli degli esami di maturità: “Il Rapporto della Fondazione Agnelli conferma in maniera inequivocabile che ci sono ancora troppe differenze di preparazione tra gli alunni del nord, del Veneto in particolare, che sono i più bravi, e quelli delle altre regioni d'Italia. Peccato che al momento degli esami, da noi i cento e lode siano rari, mentre fioccano in altre parti dello Stivale. Per questo ritorno sulla necessità di fare ordine e imporre un criterio davvero meritocratico, altrimenti gli studenti usciti dalle scuole venete continueranno a essere discriminati. Il voto di maturità o di laurea continua, infatti, ad avere un ruolo fondamentale nei concorsi o nell'accesso alla facoltà a numero chiuso”.
DIRITTO DI TUTTI ALLO STUDIO - Bond precisa di non voler fare una “battaglia folcloristica” e che il suo obiettivo è tutelare “l’interesse di tutti gli studenti italiani, dei veneti (che non meritano di essere discriminati) e degli altri, che hanno diritto a una preparazione migliore e a voti commisurati alle reali capacità”.
Cristina Montini