
Mica hanno tempo da perdere per studiare, dormire o lavarsi. Gli studenti moderni nel tempo libero preferiscono andarsene in giro per la città o navigare sul web. Vi riconoscete in questa descrizione? Qualcuno storcerà il naso, eppure l’Istat vi vede proprio così.
SI HA MENO TEMPO PER... - Pare che i vostri genitori fossero più studiosi e laboriosi di voi. L’Istat, infatti, nel dossier “Cambiamenti nei tempi di vita e attività del tempo libero” pubblicato ieri 6 dicembre, sostiene che, rispetto a 20 anni fa, gli studenti di oggi impieghino, al giorno, meno tempo per:
Meno 21 min per le attività all’aperto
Meno 19 min per l'istruzione e la formazione:
Meno 16 min per le attività fisiologiche (cioè, per dormire, mangiare, lavarsi…)
Meno 9 min per la lettura
Meno 6 min per Tv e video
Meno --- per i lavoretti retribuiti (pare non lavori quasi più nessuno studente!)
AVETE PIÙ TEMPO LIBERO A DISPOSIZIONE - Una generazione destinata all’ignoranza, alla sciatteria e alla pigrizia? Vogliamo ben sperare che non sia così. Eppure i casi possono essere due: o vi siete velocizzati nel prepararvi la mattina prima di uscire e avete ottimizzato il tempo di studio a scuola (magari utilizzando i consigli di Skuola.net) oppure nella vostra vita c’è qualcosa che vi interessa di più. Anche perché i ragazzi adesso – lo dice sempre l’Istat – hanno a disposizione più tempo libero: + 33 min al giorno in media.
MI RILASSO E VADO SU INTERNET - E allora, si può sapere come li impiegate tutti questi minuti in più? L’Istituto per la statistica ci da la sua versione dei fatti: vi dedicate di più alla socialità (+25 min) e ci mettete di più per gli spostamenti (+23 min), ma soprattutto, impiegate una parte sempre più consistente del vostro tempo libero su internet (+24 min). Che poi, se andiamo a vedere, passate “solo” l’8% dello svago giornaliero sul pc, ma se si considera che mouse e tastiera li usate anche per studio e informazione, il tempo passato a fissare uno schermo arriva anche al 41% nell’arco di una giornata. D’altronde siamo nell’era della digitalizzazione, non ci stupisce.

LEGGETE! - Tirata d’orecchi anche per quanto riguarda la lettura di quotidiani, riviste e libri. Non vi piace leggere? Non volete essere informati di quello che succede intorno a voi e delle decisioni che qualcuno prende al posto vostro? Se state leggendo questa news probabilmente questo monito non sarebbe da indirizzare a voi, ma ricordatevi ugualmente che “Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi” (cit. Michel Houellebecq).
Cristina Montini