
Da Modena arrivano notizie circa un curioso fenomeno: insegnanti, collaboratori scolastici, ma anche studenti, lamentano dei furti avvenuti nei pressi dei distributori automatici delle merendine.
Secondo quanto si legge su 'Orizzontescuola.it', tutto è nato dalle segnalazioni di alunni e insegnanti che, pur introducendo denaro all'interno dei distributori, vedevano i loro soldi sparire misteriosamente, rimanendo quindi a bocca asciutta.
Nonostante il display segnalasse infatti l'avvenuto accredito, il prodotto non veniva rilasciato.
E, sebbene non ci siano prove concrete, i sospetti fanno tutti pensare che, alla base dei furti, possa esserci lo zampino di un'app.
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L'app per gli acquisti ai distributori automatici: perchè è rischiosa
L'app in questione è fornita da una ditta che gestisce i distributori automatici nelle scuole e negli uffici pubblici. Essa consente agli utenti di caricare un borsellino elettronico sul proprio smartphone, che può essere utilizzato per acquistare prodotti tramite il distributore, beneficiando anche di sconti e promozioni.
Sebbene l'app sia comoda e legale, secondo le segnalazioni, alcuni studenti avrebbero trovato un modo per approfittarne.
In che modo? Trattandosi di un'app funzionante via Bluetooth basta semplicemente attivare la funzione sul proprio device nei pressi del distributore e attendere che qualcuno inserisca moneta contante nella fessura dell'erogatore.
Ed è quanto avvenuto nelle scuole coinvolte, stando alle segnalazioni: gli studenti si sarebbero appostati nei pressi dei distributori, sottraendo il credito da remoto nel momento esatto in cui il cliente effettuava l'acquisto.
Distributori automatici: la ditta corre ai ripari
Per questo motivo, dopo le numerose segnalazioni da parte delle scuole, da quanto riporta 'Orizzontescuola.it', la ditta che gestisce i distributori ha quindi deciso di sospendere temporaneamente l’app, bloccando la possibilità di utilizzare i borsellini elettronici.
Sui distributori è stato affisso un avviso che informa gli utenti che l’app è "temporaneamente fuori servizio" e che invita a contattare il servizio clienti per eventuali rimborsi.
Una decisione presa per evitare ulteriori furti e per dare il tempo di indagare sull'accaduto. Il gestore ha anche avviato delle verifiche per cercare di identificare i diretti responsabili.
L'influenza dei tutorial online
Fenomeni simili, seppur in forme diverse, non sono nuovi. In rete, infatti, esistono numerosi tutorial che spiegano come eludere i sistemi dei distributori automatici.
Alcuni di questi tutorial mostrano tecniche come l'utilizzo di banconote con strisce di nastro adesivo, che permettono di ritirare la banconota dopo che è stata letta dal lettore elettronico, ottenendo così il prodotto senza pagare.
Sebbene questi comportamenti siano chiaramente illegali, molti video continuano a circolare online.
Nel caso specifico dell'app, il furto avviene in modo più sofisticato, ma il principio resta lo stesso: sottrarre denaro in modo fraudolento, danneggiando i clienti che caricano il proprio credito elettronico.