Marcello G.
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Sniffa Oki a scuola, in ospedale una ragazza di 15 anni articolo

Lo sballo non ha confini. Sembra che la nuova moda sia cercare sistemi sempre nuovi per andare fuori di testa, con droghe fai-da-te che spesso hanno effetti incontrollabili. L’ultimo episodio di trasgressione, però, ha dell’assurdo: “prendi” un antidolorifico e metti a rischio la tua vita. È quello che è successo a una studentessa del liceo biologico Mazzocchi di Pennile - una frazione di Ascoli Piceno - che qualche giorno fa, mentre si trovava a scuola, si è sentita improvvisamente male. Lo riporta il Corriere Adriatico.

IN OSPEDALE PER UN ANTIDOLORIFICO. Secondo quanto raccontato da alcuni ragazzi che frequentano l’Istituto, la 15enne poco prima aveva letteralmente “sniffato” due bustine di Oki, antidolorifico tra i più utilizzati per curare lievi malori. È stato il tempestivo intervento dei professori a scongiurare il peggio. Dopo le prime cure, infatti, è stato necessario chiamare il 118 e ricoverare la studentessa in ospedale. Anche perché non si sapeva quali altri effetti collaterali potesse avere il medicinale.

I PERICOLI DELLE DROGHE FAI-DA-TE. L’episodio lancia nuovamente l'allarme su una pratica molto diffusa negli ultimi tempi. Sempre più ragazzi – soprattutto delle scuole medie e delle prime classi delle superiori - sperimentano nuovi modi per sballarsi low cost. Sniffare farmaci apparentemente innocui, imitando il gesto che solitamente si fa con la cocaina, pare stia prendendo sempre più piede tra i teen, che magari non possono permettersi le droghe tradizionali e ripiegano su metodi più “artigianali”.

UNA PRATICA MADE IN U.S.A. Proprio l’Oki è finito recentemente sul banco degli imputati. Pare infatti che, se assunto “via naso”, riesca a dare una immediata sensazione di euforia. Una moda che viene dagli Stati Uniti e che sta prendendo piede anche in Europa. Mettendo K.O. parecchi adolescenti.

Marcello Gelardini

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