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Studente bocciato alla Maturità

Il suo nome è Nadir ed è l’unico studente della sua scuola a essere stato bocciato alla Maturità. Proprio per questo ma anche per la sua storia - è infatti un ragazzo di origini pakistane che è arrivato a sostenere l'esame solo grazie alla sua costanza e al suo senso di sacrificio - da giorni il suo nome (di fantasia) rimbalza su giornali, social e gruppi di attivisti.

Vi abbiamo già raccontato i dettagli della sua clamorosa vicenda, ma ora Nadir ha deciso di parlare in prima persona. Due giorni fa è tornato a scuola, al Belluzzi-Fioravanti di Bologna, per incontrare il preside e per iscriversi di nuovo in quinta superiore. Un passaggio necessario per non perdere l’anno, e per poter finalmente conseguire quel diploma che, come raccontano i suoi compagni, ha sempre desiderato con tutte le forze.

Il giorno dell’orale, in tanti erano andati a sostenerlo, a testimonianza di un percorso fatto di impegno e determinazione. Ora, però, Nadir chiede solo che venga fatta chiarezza.

Indice

  1. Il diritto a essere valutati nel modo giusto
  2. Due anni di svantaggio in più

Il diritto a essere valutati nel modo giusto

Dopo l'articolo comparso cul 'Corriere' il ragazzo ha infatti dichiarato "sono state scritte cose non precise senza sentire me, i miei compagni o i miei professori". Nadir non parla di ingiustizia in senso generico.

Sempre al 'Corriere' ha rivendicato un diritto ben preciso, legato alla normativa scolastica: "Voglio essere chiaro. Io non chiedo compassione, ma puro e semplice rispetto della normativa scolastica che prevedeva, nel mio caso, l’applicazione piena anche in sede d’esame del piano didattico personalizzato per svantaggio linguistico con relativi strumenti compensativi".

Il PDP per svantaggio linguistico è uno strumento pensato per aiutare gli studenti NAI (Nuovi Arrivati in Italia), che affrontano una doppia fatica: imparare l’italiano e, nello stesso tempo, seguire tutte le altre materie.

Due anni di svantaggio in più

Nadir, per questo, è intenzionato ad andare fino in fondo, ma con lucidità e rispetto delle regole. Non escludendo la possibilità di fare ricorso. Ma, a prescindere da come andrà questo passaggio, non sarà facile privare Nadir del suo sogno di prendere il diploma. Non è solo una questione di orgoglio personale. Per studenti come lui, una bocciatura può significare non solo perdere uno o due anni di tempo ma concrete possibilità di migliorare la propria vita

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