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aula scolastica

I prof possono perdere l'amore per l'insegnamento? La risposta è: sì, se ritengono che non ci siano più i presupposti per svolgere la loro professione. Quella che infatti è anche una vera e propria passione si scontra spesso con una realtà che non è all'altezza della fantasia.

Carenza di strumenti e risorse, stipendi non all'altezza della missione e difficoltà nelle interazioni con il gruppo classe, rendono il mestiere del docente davvero faticoso, di sicuro non adatto ai deboli di cuore.

E quando arriva quella goccia che fa traboccare il vaso, spesso si preferisce tirare i remi in barca.

E' ciò a cui sta pensando da qualche giorno una prof di un liceo di Seregno, in provincia di Monza: lo scorso 15 gennaio, la docente è stata infatti picchiata da un suo alunno e da allora si è chiusa in casa, abbandonando di fatto la cattedra.

E mentre i genitori dell'alunno lo hanno ritirato dalla frequenza scolastica, gli altri studenti hanno inviato decine di messaggi di affetto nei confronti della prof.

Indice

  1. L'aggressione: la prof colpita con un pugno e uno schiaffo
  2. Lo studente ritirato da scuola
  3. I messaggi di solidarietà degli studenti

L'aggressione: la prof colpita con un pugno e uno schiaffo

L'aggressione risale a mercoledì 15 gennaio. L'insegnante era sola in classe con il ragazzo, che le avrebbe dato un pugno e uno schiaffo. Quando altri studenti sono entrati, l'hanno trovata sanguinante e sotto choc e hanno chiesto aiuto agli altri docenti.

Uno di loro l'ha accompagnata al pronto soccorso. Come riportato da Ansa, dal liceo fanno sapere che il ragazzo – trasferitosi da poco nella scuola – non aveva insegnanti di sostegno.

Nonostante una certa “fragilità psicologica”, infatti, lo studente non aveva mai dato problemi: tanto che, appena la settimana precedente, aveva incassato un bel 9 in condotta.

Lo studente ritirato da scuola

Il preside della scuola ha fatto sapere che i genitori hanno ritirato l'alunno dalla frequenza scolastica, mentre domani ci sarà un consiglio di classe, della classe che frequentava il ragazzo, "durante il quale i docenti potranno confrontarsi sull'accaduto e su come affrontare la sua rielaborazione, per tutti".

I messaggi di solidarietà degli studenti

Rimane il fatto che la prof, da allora, non è più tornata a scuola. Secondo quanto riportato da colleghi a lei vicini, addirittura, “starebbe pensando di smettere di insegnare”. Per questo motivo, ma anche per dimostrarle vicinanza in questo momento così difficile, i suoi alunni hanno voluto inviarle dei messaggi di affetto e solidarietà.

"La scuola non è la stessa senza di lei",  "Spero che un giorno possa ritrovare l'amore per la sua passione: l'insegnamento. Speriamo di rivederla"; "E' in un momento come questo che speriamo possa sentire l'affetto di tutti gli studenti che ha seguito in questi anni" questi solo alcuni dei pensieri scritti da ragazze e ragazzi, nel tentativo di convincere la prof a tornare dietro la cattedra.