4' di lettura 4' di lettura
Studente 15enne porta 14 bombe carta a scuola

Halloween è una festa che, per molti studenti, significa travestimenti, dolcetti, e un pizzico di brivido. 

Ma per qualcuno, quel brivido è diventato qualcosa di molto più pericoloso: un ragazzo di appena 15 anni è stato fermato con uno zaino pieno di bombe carta, pronte per essere vendute ai compagni in occasione della festa di fine ottobre. 

La notizia, riportata da ‘Ansa’, ha lasciato tutti con la bocca aperta.

La situazione sarebbe potuta facilmente degenerare fino a diventare una vera e propria strage.

Indice

  1. Bombe carta a scuola: una storia (sur)reale
  2. L'intervento del preside
  3. Il ritrovamento degli ordigni
  4. Un pericolo sventato per un soffio

Bombe carta a scuola: una storia (sur)reale

Un 15enne è stato fermato dalla Procura per i minorenni di Lecce per trasporto e detenzione di materiale esplodente. E no, non è uno scherzo di Halloween finito male: è una vicenda molto più seria, che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia.

Il ragazzo è stato accusato di aver portato a scuola, per due volte, il 30 e il 31 ottobre scorsi, 14 bombe carta con una "potenzialità lesiva devastante e letale". Secondo la Procura, quegli ordigni erano in grado di compiere "una strage".

Le bombe carta, di cui 7 da 30 grammi e altre 7 da 50 grammi, erano nascoste nello zaino del ragazzo, il quale aveva in mente di venderle ad altri studenti in occasione di Halloween

Non è poi tanto difficile immaginare come questa situazione potesse degenerare: i candelotti esplosivi avrebbero potuto innescarsi per sbaglio, persino con la sola cenere di una sigaretta o a contatto con oggetti metallici. Il rischio, insomma, era altissimo.

L'intervento del preside

Tutto è cominciato quando il preside della scuola ha sentito alcune voci preoccupanti sulla possibile presenza di bombe carta nell’istituto

L’allarme è stato lanciato immediatamente, e il personale scolastico ha iniziato le ricerche. È stato proprio durante queste ricerche che il ragazzo, spaventato dall'idea di essere scoperto, ha gettato da una finestra la busta contenente i candelotti esplosivi.

Il ritrovamento degli ordigni

Gli ordigni sono stati successivamente trovati nel giardino della scuola. I carabinieri, giunti sul posto, hanno condotto le indagini e, una volta identificato il ragazzo, lo hanno interrogato. 

Il giovane ha ammesso di aver portato i candelotti per venderli ai compagni, e che alcuni di loro avevano già pagato per acquistarli. 

La gravità della situazione è stata tale da portare al suo collocamento in una comunità minorile penale, dopo l’interrogatorio di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari.

Un pericolo sventato per un soffio

La Procura per i minorenni, in una nota, ha descritto questo evento come un episodio di estrema gravità. "Gli esiti sono stati fortunatamente scongiurati", si legge nella nota, ma si sottolinea anche come la situazione "avrebbe tranquillamente potuto tramutarsi in una strage".

Quel giorno, in classe erano presenti 28 studenti su 30, e se i candelotti fossero esplosi, avrebbero causato "esiti mortali, amplificati dal luogo chiuso". Il rischio non riguardava solo i compagni di classe, ma anche lo stesso ragazzo che, forse inconsapevolmente, si è messo in una situazione di estremo pericolo.