
IL PRESIDE - Il Preside Mauro Borghi dell'Istituto Professionale di Giaveno (To), dove è accaduto tutto ciò, ha tenuto a sottolineare - in un'intervista esclusiva a Skuola.net che potete leggere qui - che si tratta di una punizione a scopo educativo e non punitivo, perchè il ragazzo "disturbava durante la lezione e utilizzava il cellulare".
GLI STUDENTI - Ma gli studenti su Skuola.net hanno denunciato tutti i casi a cui assistono quotidianamente: in tantissimi avete parlato dei professori che rispondono tranquillamente al cellulare durante la lezione, anche solo per parlare di una cena in famiglia - come racconta federica90GG - mentre pierox14 pur sottolineando l'errore commesso dai ragazzi nel "messaggiare" durante le lezioni, fa notare che esistono casi ben più gravi all'interno delle scuole, come per esempio lo spaccio: in questi casi - a sua opinione - l'azione di contrasto è spesso tardiva.
IL MINISTRO -

La linea dura non ha mai portato da nessuna parte, tant'è vero che nel caso della sospensione dello studente piemontese, è partita la mobilitazione delle associazioni studentesche contro il provvedimento del Dirigente Scolastico.