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Sospeso per il cellulare? Non siamo d'accordo! articolo
Sospensione per chi usa il cellulare? Gli studenti dicono di no. Era forse normale aspettarselo, ma i nostri utenti si sono espressi chiaramente nel sondaggio promosso dal nostro portale, (clicca qui per vederlo): l'80% degli studenti ritiene infatti che il caso dello studente piemontese, sospeso e probabilmente bocciato a fine anno, sia esagerato e che non si debba colpevolizzare eccessivamente gli studenti, quando il problema è diffuso anche tra i docenti.

IL PRESIDE - Il Preside Mauro Borghi dell'Istituto Professionale di Giaveno (To), dove è accaduto tutto ciò, ha tenuto a sottolineare - in un'intervista esclusiva a Skuola.net che potete leggere qui - che si tratta di una punizione a scopo educativo e non punitivo, perchè il ragazzo "disturbava durante la lezione e utilizzava il cellulare".

GLI STUDENTI - Ma gli studenti su Skuola.net hanno denunciato tutti i casi a cui assistono quotidianamente: in tantissimi avete parlato dei professori che rispondono tranquillamente al cellulare durante la lezione, anche solo per parlare di una cena in famiglia - come racconta federica90GG - mentre pierox14 pur sottolineando l'errore commesso dai ragazzi nel "messaggiare" durante le lezioni, fa notare che esistono casi ben più gravi all'interno delle scuole, come per esempio lo spaccio: in questi casi - a sua opinione - l'azione di contrasto è spesso tardiva.

IL MINISTRO
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Sospeso per il cellulare? Non siamo d'accordo! articolo
Nonostante l'ex Ministro Fioroni abbia proprio inserito una norma contro l'utilizzo dei cellulari, il modo migliore per prevenire i problemi, tanto per cambiare, è il buon senso.
In alcuni casi basterebbe ignorare chi scrive un messaggio, come accade nel mondo Universitario, mentre nei casi più gravi si può provare a parlare col ragazzo interessato, cercando di giungere con lui a un compromesso: fargli capire cioè l'importanza dell'attività formativa e del rispetto, concedendo nei tempi persi l'utilizzo dei telefonini.
La linea dura non ha mai portato da nessuna parte, tant'è vero che nel caso della sospensione dello studente piemontese, è partita la mobilitazione delle associazioni studentesche contro il provvedimento del Dirigente Scolastico.