5' di lettura 5' di lettura
Stop alle assenze: sms per avvisare i genitori articolo
Tempi duri per gli studenti specializzati nella falsificazione delle firme dei genitori: potrebbe non bastare per nascondere le assenze scolastiche o le pagelle formato schedina. Come aveva infatti preannunciato il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, entro la entro un anno la stragrande maggioranza delle famiglie potrà vedere online la pagella scolastica dei propri ragazzi.
Non solo. Ai genitori che lo desiderino, la scuola potrà mandare un sms per segnalare l'assenza del figlio.

FINE DEI GIOCHI - Marinare, bigiare, fare filotto o sega, tanti nomi per indicare una sola cosa: assenza quando ti pare e piace. Il servizio di allerta via sms sarà sufficiente a fermare gli escamotage anti-sgamo? I diari sono pieni di esercizi di calligrafia per riprodurre al meglio la firma dei genitori, così da potersi giustificare in autonomia. Verrebbe da dire: prima o poi i genitori saranno chiamati a firmare una giustificazione autentica e quindi si accorgeranno delle assenze commesse a loro insaputa. Neanche questo è un problema: molti studenti simulano lo smarrimento del libretto delle giustificazioni. Così ne hanno due: uno per le assenze in "nero" e un altro per quelle ufficiali.

NUOVI MEDIA - Mettono qualche "paletto" studenti e genitori. "Le scuole - ha dichiarato il ministro Gelmini - hanno il dovere di comunicare alle famiglie l'andamento scolastico dei loro figli, oltre che negli incontri scuola-famiglia, anche attraverso un contatto quotidiano affidato sempre più spesso alle nuove tecnologie. In molte scuole italiane - fa notare - le pagelle, le assenze, il profitto scolastico, la valutazione del comportamento degli alunni vengono comunicate ai genitori via sms o via e-mail. Si tratta di esperienze fruttuose che avvicinano la scuola alla famiglia e che, proprio per i risultati eccellenti ottenuti, insieme al ministro Brunetta - conclude - abbiamo intenzione di estendere a tutte le scuole italiane".

STUDENTI PERPLESSI - Le associazioni degli studenti sono perplesse. Questi provvedimenti dovrebbero infatti aiutare a combattere l'assenteismo e la dispersione scolastica. Fenomeni però spesso legati a situazioni di disagio economico e degrado sociale: le famiglie stesse sono a conoscenza di questi comportamenti ma sono incapaci di opporsi o peggio ancora li favoriscono. Quindi l'sms o l'email non sembra essere in grado di risolvere il problema, quando sarebbe meglio offrire borse di studio e interventi di carattere più ampio per garantire il diritto allo studio anche a queste fasce della popolazione.

E I SOLDI? - I messaggini e le email hanno comunque un costo, come pure il personale che deve occuparsi ogni giorno di queste pratiche, visto che i registri scolastici non sono informatizzati e quindi ci dovrebbe essere un omino che quotidianamente si fa il giro delle classi, li controlla e poi invia i famosi messaggini. Con le scuole che cadono a pezzi, dove mancano i soldi per pagare le supplenze, ci si domanda dove si troveranno le risorse per questo?

SKUOLA.NET - A nostro avviso questo provvedimento può aiutare alcune famiglie a essere più partecipi della vita scolastica dei figli e può essere un buon deterrente per gli studenti. Anche se di fronte a un genitore un po' tardo di fronte alle nuove tecnologie, i giovani possono sempre trovare qualche escamotage per evitare che la comunicazione della scuola lo raggiunga. Purtroppo non pensiamo sia in grado di contrastare efficacemente il problema della dispersione scolastica: come dicevamo, in quei casi è necessaria un'azione che non deve coinvolgere solo la scuola ma tutti i settori della società per eliminare quelle situazioni di degrado che ne sono all'origine.

AMAZZONIA RINGRAZIA - In tempi di attenzione all'ecologia, le pagelle on-line rappresentano un segno di quest'epoca. Infatti questa nuova modalità di diffusione permetterà di risparmiare tonnellate di carta speciale, cioè chilometri quadri di foreste ma anche denaro che speriamo possa essere reinvestito nel settore sicurezza, dove le scuole sono in gran parte carenti. Chiaramente questa innovazione dovrà essere resa disponibile anche alle famiglie che non hanno la possibilità di una connessione ad internet, altrimenti tagliate fuori. Insomma ben vengano queste innovazioni, a patto che nessuno resti indietro!