
La Maturità 2025 è alle porte e, come sempre, inizia il conto alla rovescia fatto di notti insonni, gruppi studio e crisi esistenziali. Ma mentre migliaia di studenti si preparano ad affrontare per la prima volta uno degli esami più temuti della vita scolastica, a Firenze c’è chi quella stessa Maturità sceglie, volontariamente, di riviverla.
Nessun obbligo e nessun errore come nel film “Immaturi”, ma solo un'iniziativa nata dietro la spinta della passione per la scuola e del ricordo di un bel periodo.
Così, nel Liceo Classico Galileo del capoluogo toscano, storico istituto fondato nel 1878, che ha formato nomi come Oriana Fallaci e Mario Luzi, torna - dopo il successo della prima edizione 2024 - la “Rimaturità”, una prova simbolica che riunisce ex studenti di ogni età, accomunati dal desiderio di rimettersi in gioco, e dalla voglia di respirare ancora una volta l’atmosfera unica di quelle aule.
Indice
Tutti di nuovo al "Galileo" per una prova di latino
L'appuntamento è stato fissato per venerdì 16 maggio, quando lo storico istituto fiorentino ha ospitato i suoi ex allievi.
L'esame anche quest’anno ha previsto una prova unica: la traduzione di un brano di prosa latina.La materia non è scelta a caso, ma viene estratta a dicembre dalla dirigente scolastica, Liliana Gilli, durante la presentazione dell'evento.
I partecipanti hanno avuto a disposizione due ore di tempo. E per lo svolgimento della prova hanno potuto contare solo sul dizionario, due fogli protocollo timbrati e una penna nera.
Due livelli, zero competizione
La Rimaturità però né un esame vero e proprio né una gara, ma prevede comunque due livelli di difficoltà. Chi sceglie il livello base vedrà la propria traduzione corretta dai ragazzi attualmente iscritti al liceo. Chi punta in alto, invece, nel livello avanzato affronterà una prova in stile esame vero e proprio, con i docenti del Galileo impegnati (su base volontaria) nella correzione.
Chi partecipa può anche decidere di non ricevere una valutazione, anche perché l’obiettivo non è mai il voto ma è di ritrovare un senso di comunità, con l’incontro tra vecchie e nuove generazioni.
Un modo originale anche per rivalutare le materie classiche, come spiega la preside, troppo spesso relegate al ruolo di “vecchie glorie” del sapere, ma in realtà capaci di dialogare con il presente.
Una medaglia per un ricordo speciale
La consegna dei riconoscimenti è prevista per ottobre. Tutti i partecipanti riceveranno una medaglia commemorativa, realizzata da un maestro orafo. Un oggetto prezioso che raffigura il celebre portone d’ingresso del liceo, un vero e proprio simbolo di una scuola che ha formato tantissime personalità illustri come: Mario Luzi, Tiziano Terzani, Oriana Fallaci, Margherita Hack, Giovanni Spadolini e Giosuè Carducci.
Il successo della prima edizione
La "Rimaturità" del liceo classico Galileo torna, dunque, anche nel 2025 grazie al successo dello scorso anno, che ha visto il ritorno tra i banchi di scuola di ben 207 persone, le cui età spaziavano dai 20 agli 80 anni.
Alcuni di loro non avevano potuto sostenere l'esame di maturità in presenza a causa del Covid, mentre altri lo avevano affrontato nel lontano 1954. Tra i partecipanti spiccavano anche professionisti come avvocati e commercianti, aspiranti consiglieri comunali e perfino due sacerdoti.
Era presente anche l'ex bidello del liceo, che aveva prestato servizio dal 1989 al 1999, il quale ha voluto fare visita ai suoi vecchi studenti.