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di Cristina Montini
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Scuole in bilico articolo
Passare ore e ore a scuola potrà anche essere noioso, ma di certo non dovrebbe essere pericoloso. Tuttavia, in Italia, le condizioni in cui si trovano alcuni, per non dire molti, edifici scolastici desta non poche preoccupazioni.

COME TU M'INSEGNI - L'ultima puntata di Report, la trasmissione di inchiesta di Rai3 in onda la domenica sera, ha offerto una panoramica di molti dei problemi di cui soffre la scuola italiana. E tra questi malanni ne evidenziamo uno: l'edilizia scolastica, che è “in bilico”.

SCUOLE IN BILICO - Nell'inchiesta presentata da Milena Gabanelli sono emerse alcune realtà che proprio non vanno. Nella scuola elementare Pimentel Russo di Milano, ad esempio, se da una parte il comune è intervenuto per riparare delle infiltrazioni, dall'altra non ha imbiancato completamente l'istituto e ha lasciato il pavimento con mattonelle che “ballano”; nell'Istituto tecnico Santoni di Pisa piove dentro; e nella scuola elementare Maria Assunta di Napoli sono sono stati spesi ben 590 mila euro dal Comune per avere poi muri fatti con misure sbagliate, infiltrazioni, ruggine e un ascensore non funzionante. Ma cosa succede?

MANUTENZIONE URGENTE - Da un Rapporto di Legambiente “Ecosistema scuola 2009”, emerge che nel nostro paese le scuole che avrebbero un urgente bisogno di manutenzione sono il 38,14%. Ma intanto gli studenti continuano a frequentare lezioni, a stare seduti sui loro banchi, come se tutta questa urgenza non ci fosse.

CASA DELLO STUDENTE - E poi ci sono i casi in cui edifici funzionanti e sicuri ci sono, ma non vengono utilizzati. È il caso della Casa dello studente dell'Aquila. L'edificio crollato a causa del violento terremoto che ha scosso l'Abruzzo, in realtà non era l'unica struttura destinata agli studenti aquilani. Altre due Case dello studente erano state costruite, una nel 2002 e l'altra nel 2008, solo che questi edifici non sono mai stati utilizzati.

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ANTIECONOMICO, MA ANTISISMICO - Le due strutture terminate, hanno resistito alle scosse di terremoto dei giorni scorsi. Il problema, però, è che i posti disponibili, secondo il Comune, erano troppo pochi, solo 75, e quindi sarebbe stato antieconomico gestire tali strutture. Il Comune aquilano aveva fatto i lavori spendendo circa 2 milioni e mezzo di euro, soldi messi a disposizione della Regione con fondi vincolati al diritto allo studio e per questo motivo non possono essere destinate ad altri usi.

SCUOLE SICURE - Il piano "Scuole sicure" del governo è quindi sempre di più attuale. A gennaio il Governo, ha sottoscritto una intesa con Comuni, Province e Regioni, in base alla quale si era stabilito che entro 6 mesi il Governo avrebbe conosciuto lo stato in cui versano gli edifici scolastici d'Italia. In base all'intesa, in ogni regione si dovevano costituire gruppi di lavoro per organizzare i lavori. Ora, vista l'emergenza in Abruzzo, gran parte delle risorse che avrebbero potuto essere utilizzate per ricostruire o sistemare gli edifici scolastici abruzzesi.

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