
Una scuola di Roma è diventata protagonista di un episodio di defacing, ovvero l'alterazione non autorizzata dell'aspetto di un sito web.
Durante una ricerca su Google Maps per trovare il percorso più comodo verso la scuola in questione, una docente ha infatti trovato, accanto al nome dell'istituto, la denominazione digitale "Campo di concentramento".
Una dicitura inappropriata e di pessimo gusto, che ha scatenato una serie di eventi fino a coinvolgere la polizia e i dirigenti scolastici.Cos'è il defacing e le conseguenze
Il defacing è una sorta di attacco informatico che consiste nell'alterare in modo non autorizzato l'aspetto di un sito web o di una pagina Internet, come accaduto in questo caso per Google Maps.
Questo tipo di gesto, spesso motivato dal desiderio di provocare o di fare un dispetto, può però avere conseguenze gravi. Nell'episodio che ha coinvolto la scuola romana, la "bravata" non si era fermata ad un semplice scherzo: oltre alla scritta "Campo di concentramento", sulla posizione della scuola c'era anche un insulto diretto a una professoressa, visibile ingrandendo la mappa.
Il preside dell'istituto ha prontamente denunciato l'accaduto alle autorità, spiegando che tale episodio ha violato due leggi penali: accesso abusivo a un sistema informatico e diffamazione aggravata.
Chi sono i colpevoli? Gli studenti dietro la tastiera
Anche se l'identità dei responsabili resta sconosciuta, l'ipotesi più probabile è che a commettere l'atto siano stati degli studenti. Più precisamente, ragazzi delle scuole medie.
Un episodio, questo, che peraltro ha dei precedenti simili nello stesso istituto: poco tempo prima la scuola aveva dovuto affrontare anche un caso di cyberbullismo, in cui un gruppo di studenti prendeva di mira alcuni compagni su Instagram.
Il caso ha perciò messo in evidenza il bisogno urgente di una maggiore consapevolezza digitale tra gli alunni dell'istituto. Il presidente del municipio VI di Roma, Nicola Franco, ha espresso la sua preoccupazione per la gravità dell'accaduto, sottolineando che se a essere presa di mira fosse stata una persona più giovane l'impatto sarebbe potuto essere devastante.